Bentancur: «Adesso mi aspetto delle scuse»

«Ora che è stata fatta chiarezza, dal Municipio di Bellinzona mi attendo però delle spiegazioni e anche delle scuse». È un Pablo Bentancur che non ci sta quello che in settimana ha scritto all’Esecutivo della Turrita, dopo che il dipendente della Città di Bellinzona che aveva denunciato l’estate scorsa il patron dell’ACB ha ritirato la querela per i reati di lesioni semplici, vie di fatto, diffamazione, calunnia e ingiuria. «In agosto il Municipio di Bellinzona si è comportato molto ingiustamente con me - sottolinea Bentancur a La Domenica, facendo riferimento a una lettera ricevuta dall’Esecutivo -. Praticamente mi ha anche dato dello scorretto e dell’antisportivo. Non credo avrebbe fatto la stessa cosa con un altro cittadino. Perché si è accontentato del racconto dell’altra persona, che davanti al Procuratore pubblico poi ha ritrattato ammettendo di avere avuto una percezione inesatta dei fatti. Prima di scrivermi in agosto il Municipio non mi ha neppure chiesto la mia versione, insomma mi ha «condannato» senza sentirmi».
Da qui la richiesta di spiegazioni e di scuse. Il patron è convinto.«È un fatto molto grave, stiamo parlando di un ente pubblico. Io non ce l’ho con chi mi ha querelato ingiustamente, sportivamente alla fine gli ho anche stretto la mano.Ma ora che è stata fatta chiarezza, dal Municipio, come detto, mi attendo però delle spiegazioni e anche delle scuse. È il minimo che possa fare. Se no, qualcuno penserà che implicitamente il Municipio si riconosce anche con chi nello stadio del Comune ogni due domeniche insulta pesantemente me, i miei famigliari e anche altre persone, con frasi anche a sfondo razzista che ogni tanto si sentono e che nulla hanno a che vedere con lo sport». Tutto questo anche perchè, aggiunge, «con il mio lavoro, le mie risorse e l’impegno di ragazzi della Città ho contribuito a riportare il nome di Bellinzona nello sport professionistico. Non voglio riconoscenza, ma trovo ingiuste queste situazioni e queste violenze».
L’altra querela
Intanto, sempre dal punto di vista penale, resta ancora aperto un altro procedimento. E in particolare la querela per lesioni semplici, questa volta sporta da Bentancur nei confronti di un consigliere comunale dell’MPS, che lo scorso settembre avrebbe scagliato un pugno al patron dell’ACB. «Alla domanda a sapere se e a che punto si trova il procedimento penale che riguarda il pestaggio di Bentancur e in cui questo è vittima, quale suo patrocinatore risponderei che non ritengo di dovermi esprimere su procedimenti in corso», annota l’avvocato Pierluigi Pasi.