Prevenzione stradale

C'è radar e radar

«Non capisco bene come mai si sia voluto far passare il messaggio che la polizia di Lugano effettua più controlli di velocità della Cantonale» dice Karin Valenzano Rossi
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Andrea Stern
Andrea Stern
30.04.2023 09:45

C’è radar e radar. Un appostamento di una ventina di minuti con una pistola laser fuori da una scuola elementare di Lugano non avrà lo stesso effetto di un apparecchio semi-stazionario depositato per una settimana sul ciglio della strada del Monte Ceneri. Il primo produrrà tutt’al più qualche multa, il secondo potrebbe generarne centinaia, se non migliaia.

È quindi fuorviante mettere tutti i controlli di velocità sullo stesso piano, come è stato fatto nelle tabelle che vi abbiamo presentato domenica scorsa. Quelle tabelle, realizzate dal Dipartimento delle Istituzioni, attribuivano alle polizie comunali quasi l’80% dei controlli radar effettuati sulle strade ticinesi e mostravano come la sola polizia della Città di Lugano eseguisse più controlli di velocità dell’intera polizia cantonale.

Impressione distorta

È tutto vero. Ma, come detto, c’è radar e radar. «Non capisco bene come mai si sia voluto far passare il messaggio che la polizia di Lugano effettua più controlli di velocità della Cantonale - afferma Karin Valenzano Rossi, capodicastero sicurezza della Città diLugano -. È un messaggio chiaramente incompleto che fornisce un’impressione distorta».

Perché se è vero che le polizie comunali eseguono più controlli radar della polizia cantonale, è anche vero che i controlli delle prime sono nettamente più brevi e puntuali di quelli della seconda.

In base ai dati forniti dal comando della polizia di Lugano emerge che in questi primi quattro mesi gli agenti cittadini hannoeseguito 105 controlli di velocità, per  un totale di 146 ore. Nello stesso periodo di tempo la polizia cantonale ha effettuato 49 controlli con i suoi radar semistazionari, per un totale di ben 4’986,5 ore di controllo. 

Sproporzione abissale

«Se si considerano le ore di utilizzo dei radar – riprende ValenzanoRossi – la nostra polizia comunale effettua soltanto il 2,8% di attività di controllo della velocità rispetto alla polizia cantonale».

Una sproporzione abissale che si ritrova anche nei dati degli incassi da multe per eccesso di velocità. Come pubblicato dal nostro giornale due settimane fa, nel 2022 il Cantone ha incassato 13,37 milioni di franchi  grazie ai radar fissi, semistazionari e mobili, un importo da record.

La Città di Lugano, i cui agenti dispongono unicamente di radar mobili e laser, ha invece incassato poco più di mezzo milione, 538’910 franchi per l’esattezza. Una cifra superiore all’anno precedente ma inferiore al periodo pandemico, quando i radar luganesi erano arrivati a fruttare 673’330 franchi in un anno. Comunque poca cosa rispetto ai milioni confluiti nelle casse delCantone.

Richiesti dai cittadini

«A volte capita che la nostra polizia pianifichi dei controlli anche laddove sa benissimo che le infrazioni saranno poche o nulle - spiega Valenzano Rossi -. L’obiettivo non è fare multe ma garantire la sicurezza sui tratti stradali più sensibili, per i quali molto spesso sono gli stessi cittadini a chiederci di intervenire».

La municipale racconta che quasi ogni volta che partecipa a una commissione di quartiere le viene chiesto di fare dei controlli di velocità su una determinata strada.

«Noi verifichiamo la situazione, poi di solito mettiamo un radar amico e solo alla fine, se necessario, effettuiamo dei controlli radar», spiega ValenzanoRossi per illustrare la cautela con cui, a suo dire, opera la polizia della Città di Lugano.

«Capisco che per il Cantone potrebbe essere interessante prendersi l’esclusiva dei controlli radar, anche a livello di introiti - conclude la municipale -. Ma io sono convinta che sia buona cosa che a gestire i controlli a livello locale sia chi il territorio lo conosce meglio, ovvero le polizie comunali». 

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