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«Con lo sci nautico si ha la sensazione di volare»

Raggiunta la boa dei cinquant’anni per il Club Sci Nautico Ceresio che sfreccia leggero incontro al domani
© Gabriele Putzu
Marco Ortelli
27.10.2024 06:00

Il 3 ottobre scorso, a 50 anni quasi esatti dalla sua nascita avvenuta… l’indomani, venerdì 4 ottobre 1974, alla Residenza Du Lac di Paradiso - attuale metamorfosi dell’Hotel Du Lac, storica sede del Club Sci Nautico Ceresio CSNC, - abbiamo incontrato due soci fondatori: Corrado «Koni» Kneschaurek e Francesco Bettosini (un terzo, Flavio Audemars, per motivi contingenti non ha potuto presenziare), e tre presidenti del club: lo stesso Kneschaurek, Paolo Suter e «RicPres» (come ama essere chiamato). L’obiettivo, farsi trainare dallo scafo della memoria verso i campi acquatici del passato con ritorno al futuro. «C’è evidentemente ancora un aspetto di nostalgia», il commento di Corrado Kneschaurek, con riferimento al «fu» albergo di famiglia, chiuso nel 2011 e spianato dalle ruspe nel 2021. «Sembra di tornare a casa…», la prima reazione di Francesco Bettosini all’impatto con l’ex sede. Superata la boa introduttiva, i nostri interlocutori ci conducono… in «sala parto».

Galeotto non fu il canotto

Galeotta fu una scuola, segnatamente la Club Migros, che agli inizi degli anni ’70, tra i vari corsi offriva anche la pratica dello sci nautico. «Sì ma dove? era la domanda che attanagliava il maestro del corso, Paul Pache, che ruotando su sé stesso era alla disperata ricerca di una sede e di un posto barca», commenta Paolo Suter. Entra allora in gioco l’albergo Du Lac, diretto da Corrado Kneschaurek, che mette a disposizione le infrastrutture. «Un gruppo di appassionati cominciò così a radunarsi - riprende «Koni», e tra un’uscita sul lago calmo che sembrava de l’huile - secondo l’espressione di Pache - e un bicchiere di vino bianco fermo - era Fendant - nacque l’idea di fondare il Club». Il 4 ottobre 1974, con la nomina di un comitato e la stesura degli statuti viene piantato il seme del Club Sci Nautico Ceresio. La partecipazione all’assemblea della Federazione svizzera di sci nautico nel gennaio 1975 lo fa germogliare, con una dozzina di entusiasti sciatori a fungere da pionieri di questo sport.

Sì, sciare...

Sono anni intensi d’azione i primi del CSNC. Oltre ai soci, una dozzina inizialmente fino ad arrivare a 120 durante il «boom», a fungere da motore del club si staglia la figura di Paul Pache. «Faceva il monitore di sci a Davos in inverno per poi occuparsi di sci nautico da noi in estate», racconta Paolo Suter. «Quando dal mio ufficio udivo il rombo della sua Ford Mustang stracolma di materiale sapevo che la stagione stava per iniziare» - commenta Corrado Kneschaurek -». «Mi sembra importante aggiungere che il nostro club è stato il primo ad avere un monitore, osserva Francesco Bettosini -. In tutta la Svizzera, in genere, erano i papà a trainare i figli…». Pache migliora gli stili, introduce il monosci e le figure, vengono inseriti i test e organizzate le prime gare sociali. «Nacque una sezione giovanile integralmente alimentata dai figli degli entusiasti iniziatori», riprende Bettosini, padre del plurititolato Marco. Il CSNC entra nella sua età dell’oro.

Trofeo internazionale del Ceresio

In coro, i presenti, assumendo i panni dei contabili, raccontano che «i premi delle gare internazionali erano cubetti di porfido del lungolago cittadino. Si passò poi ai tradizionali boccalini ticinesi, e c’era chi voleva partecipare alla gara solo per portarsi a casa il tazzìn» - sorridono. Paolo Suter: «Il primo trofeo internazionale dei 16 poi disputati venne organizzato nel 1977. Slalom a Melide, figure davanti al Du Lac di Paradiso. Si svolsero anche show davanti al Parco Ciani e in Riva Caccia venne persino «rapita» una sposa». Uno sport che non incontrò subito i favori delle autorità. Corrado Kneschaurek: «Nel golfo era ad esempio proibito sciare a meno di 150 metri dalla riva. Ottenere i permessi era impresa ardua, occorrevano pazienti manovre di convincimento». Negli anni, come il lago calmo del mattino, anche il lavoro diplomatico prese a filare liscio comme de l’huile. In quel periodo d’oro, durante il quale i virgulti di casa crescevano e conquistavano titoli nazionali ed europei con Gabi e Franco Cattaneo, Marco Bettosini, Cristina Muggiasca, Tita Bottinelli, Mirko Audemars e Sacha Fopp… Crebbero anche i soci rendendo necessario l’allestimento di un piano uscite per un massimo di tre alla settimana. «Creò non poche discussioni interne», interviene RicPres, dal 2008 alla guida del CSNC, assistito da Sabina Geiser Foglia (vice presidente), record woman in quanto a militanza nel comitato, 23 stagioni consecutive a partire dal 2002.

Il futuro, e un’ipotesi…

È con Ric Pres che ci avviamo alla boa conclusiva dell’incontro. Quale la situazione attuale e le prospettive per il CSNC? «Tra il 2008 e il periodo pre Covid, diciamo fino al 2018, abbiamo avuto una crescita di soci e migliorato la situazione finanziaria». L’attrattività dello sci nautico nel tempo ha dovuto fare i conti con parecchi antagonisti, dal windsurf al wakeboard al kite surf, al kite foil surf… «Noi però, fino a quando riusciremo a sciare, andiamo avanti - prosegue RicPres -. Non è un momento facile. Fatichiamo a trovare dei successori». La chiusura del Du Lac ci aveva portato a peregrinare sino a Morcote per trovare una sede». Fino all’11 settembre 2023, quando Riva Paradiso, posto barca 19, diventa l’approdo del CSNC. «Qui ci preme ringraziare il sindaco di Paradiso Ettore Vismara, grazie al quale, da settembre 2023, davanti al secondo pontile sulla destra del debarcadero abbiamo la nostra base. Certo, non abbiamo ancora uno spogliatoio dove poterci cambiare, l’intento però è installare qualcosa sul bellissimo giardino che si affaccia sulla riva. Fosse pure una cabina telefonica - analoga a quella che funge ora da libreria - da avvolgere con un telo per potersi cambiare…». Quasi un ritorno… al futuro, quando gli sci d’acqua erano di legno…

Svolgendo il telo del Club Sci Nautico Ceresio per la foto di gruppo, chiediamo ai soci e presidenti presenti della bellezza di questo sport. Necessaria per Paolo Suter: «Essendo affetto da asma e raffreddore del fieno, comunque votato allo sport ma solo a quello invernale, quando ho scoperto che in mezzo al lago ero esente da quei sintomi fastidiosi mi sono subito appassionato allo sci nautico». Votata all’amicizia per Corrado Kneschaurek: «Credo che alla base di tutto ci fosse, ci sia il piacere di fare un’attività sportiva, ancora meglio se in compagnia di amici, così poi dopo lo sport ci sta anche uno sprizzino…». Improntata alla fisicità per Francesco Bettosini: «È uno sport completo, tutti i muscoli vengono sollecitati al massimo ed è necessario avere anche una buona condizione fisica, perché tutto si risolve in 15 minuti d’azione intensi». Poetica per RicPres: «Al mattino, quando il lago è piatto, nel momento in cui faccio le curve e mi specchio nel lago, ho la sensazione di volare sull’acqua…».

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