Curiuosità d'antan sulla senape nera e bianca

Vi andrebbero oggi un po’ di note storiche e scientifiche sulla senape? Eccovele tratte dal «Corriere del Ticino» dell’11 marzo 1958, da un trafiletto firmato da Luigi Donini. «La voce “senape” deriva da latino “sinapsis” e anche dal greco “sinaapi”. Due sono le sorte di senape e cioè: quella nera e quella bianca. La prima è denominata in botanica “Brassica nigra Koch” ed è un’erba perenne assegnata alla famiglia delle Crocifere. È di origine asiatica, benchè taluni la ritengano originaria dell’Egitto. La coltivazione di questo tipo è molto diffusa. Cresce però anche spontaneamente nell’Europa meridionale, nell’Africa settentrionale e nell’America del Nord. [...] La senape bianca è denominata scientificamente «Sinapsi alba L.». Con questo tipo di senape si prepara la mostarda. Nella lingua francese è detta “moutarde” e anche “sénevé” Anche con la senape nera si prepara la mostarda, che viene denominata “mostarda inglese”. In medicina la pianta è preziosa poichè serve per la preparazione di senapismi (vescicanti). I semi si usano ancora come anestetici locali e rivulsivi. Con la farina ottenuta dai semi si ottiene la farina di senape che serve per la preparazione di carte senapate, molto utili per combattere certi malanni. Dalla senape si ottiene la essenza, che è un liquido incolore, trasparente, caustico, avente odore acuto e sgradevole. La si usa per combattere le nevralgie in genere». Ogni tanto, andando a spasso nel tempo e leggendo i giornali d’antan, ci sta anche qualche curiosità.
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