Iconici sandali ticinesi

Camminare in modo lento, leggero e spensierato. E se il vero lusso è godersi la vita con calma, dicono i saggi, a Lugano è nato l’emblema di questo stile di vita. Attraverso un paio di sandali firmati Amblēme. Un termine che deriva da due parole: amble che significa camminare a passo tranquillo e rilassato per piacere, ed emblema, una rappresentazione distintiva che serve come simbolo di una particolare qualità o concetto. Insomma, quella camminata forse un po’ nostalgica, o che rimanda all’andamento di un cavallo, o di un levriero, non trotto, non galoppo. Amblēme è il nome di un brand, ma anche una parola che racchiude il suo spirito. A parlarne è la protagonista di questa storia, Stefanie Fusi, che inizia con un sogno. Quello di disegnare un sandalo adatto ad ogni piede femminile.

Il sogno di una bimba
Mettiamo bambina ama camminare a piedi nudi, in mezzo alla natura e alla libertà. Che cresce fuori dai centri ticinesi, in campagna. «Mi è sempre piaciuto indossare dei sandali, sandali piatti perché lasciano il piede libero, sono comodi e amo quella sensazione - spiega la stilista -, da lì ho pensato di creare un sandalo che avesse le caratteristiche di una vera e propria scarpa», dice. Il suo obiettivo è quello di creare un prodotto versatile, che si adatti a diverse occasioni d’uso e che faccia sentire la donna a suo agio in ciò che indossa. Dal mattino quando esce di casa e va in ufficio, alla sera quando dopo il lavoro va ad un vernissage. Una donna intellettuale, che non ama scoprire la sua femminilità con centimetri di pelle, e che vuole «non sentirsi mai troppo e nemmeno troppo poco. Se ti senti a tuo agio in ciò che indossi affronti anche la vita, la giornata in un altro modo», osserva.

Un punto di riferimento
Una idea femminile ma che si ispira a abitudini maschili e diventa un punto di riferimento. «Quello che mi rende più soddisfatta, che mi gratifica di più è che credo di avere pochissimi clienti che hanno soltanto un paio di Ambleme - spiega la fondatrice -, questo significa che sono riuscita a creare un punto di riferimento. In una nicchia molto specifica che è quella del sandalo piatto per me doveva essere una tipologia di riferimento, creare un prodotto evergreen che si avvicina molto alla tipologia di acquisto maschile». Perché si sa, l’uomo quando si trova bene acquista il solito marchio, nel solito posto. E sa che troverà sempre quello che cerca. Una scelta che va oltre alle mode, oltre ai trend. E identifica un prodotto timeless: senza tempo. Che ci sarà sempre e che ogni stagione viene riproposto in altri colori in altre varianti ma è quello.

L’idea ticinese
Se l’idea è tutta ticinese, per realizzare il suo sogno, Stefanie si affida a piccoli artigiani del varesotto che curano ogni dettaglio del prodotto, dalla suola rinforzata alla tomaia in pellami di primissima scelta o in raso di seta. «Ho fatto un grandissimo lavoro sulla suola, una grande ricerca creando un sottopiede rinforzato con un sistema in memory foam che ammortizza ed è confortevole durante tutto l’arco della giornata», racconta. Il design dei modelli è pensato per abbracciare e valorizzare il piede femminile, senza ostentare la femminilità. La donna per cui Stefanie disegna i suoi modelli iconici «ha una femminilità più sottile, più delicata», definisce.
La distribuzione avviene principalmente online, attraverso il sito del brand, ma anche in alcune boutique selezionate e in alcuni hotel con cui Stefanie collabora creando delle collezioni personalizzate. «Credo che le collaborazioni oggi siano la chiave: credo fortemente che l’unione faccia la forza visto che il mercato è sempre più affollato! Collaborare significa creare qualcosa di unico mettendo insieme il potenziale che le due entità hanno», afferma. Tra queste «è stato molto bello collaborare con l’Hotel Tremezzo di Como, per cui ho creato un sandalo in raso di seta nella loro tonalità di arancione».

Sicuro e sostenibile
La qualità del prodotto è tale da renderlo duraturo nel tempo e sostenibile dal punto di vista ambientale ed etico. «Direi di acquistare meno, ma meglio: forse sono controcorrente? Ma trovo così bello acquistare dei prodotti unici e artigianali di qualità», confida la stilista.
Controtendenza, in un mondo fatto di griffe giganti sempre in primo piano, probabilmente la donna che indossa questi sandali non ha bisogno di un marchio per esprimere il proprio carattere. «Sei tu che metti in primo piano la tua personalità rispetto a comprare il marchio che si definisce come status symbol: il mio sandalo non ha marchi visibili è discreto ma ha la sua riconoscibilità», dice Stefanie.
E la qualità del prodotto è tale da renderlo - senza dubbio - un «evergreen».
