Salute

Il lutto perinatale si supera insieme

A Lugano un gruppo di auto-aiuto dedicato ai genitori di bambini mai nati
La «fontana dei bambini mai nati», inaugurata in settembre al Parco della Pace di Locarno.
Andrea Stern
Andrea Stern
15.10.2023 15:37

Perdere il bambino che si porta in grembo è un’esperienza tragica a livello fisico, ma anche e soprattutto per la mente. «Quando è successo a me - racconta Valentina Greco -, speravo di trovare qualcuno che mi ascoltasse, qualcuno che mi indirizzasse a un aiuto psicologico. Invece in ospedale ho trovato il nulla cosmico. Ho dovuto purtroppo constatare che il territorio era sguarnito di una rete di supporto e che il personale ospedaliero era impreparato sul tema. È stata un’esperienza molto dolorosa».

Valentina Greco ha la fortuna di essere conduttrice di basic bonding nell’ambito del Pronto soccorso emozionale e di poter contare su una solida rete sociale. Ha così trovato la forza per superare il lutto. «Ma mi rendo conto che non tutte le donne dispongono delle mie stesse risorse - osserva -. Per questo è nata in me la volontà di offrire qualcosa per aiutare chi si confronta con una perdita perinatale».

Il risultato è la nascita di un gruppo di auto-aiuto che prenderà il via proprio domani, lunedì 16 ottobre, presso la sede dell’Associazione Nascere Bene Ticino, a Lugano. «Non vogliamo di certo sostituirci all’aiuto psicologico con un terapeuta - spiega Greco -. Però il gruppo di auto-aiuto può rivelarsi prezioso poiché offre la possibilità di trovarsi e confrontarsi con altre persone che hanno lo stesso bagaglio. Già solo il fatto di raccontarsi a persone che hanno vissuto la stessa esperienza può essere di grande aiuto. O se qualcuno non se la sente di parlare, può anche solo ascoltare le storie degli altri. Anche questo può essere terapeutico».

In principio furono gli Alcolisti anonimi

Il principio non è nuovo. Tutti conoscono gli Alcolisti anonimi, nati negli anni ‘30 negli Stati Uniti come luogo di incontro per persone desiderose di superare la propria dipendenze dalla bottiglia. Di seguito sono nati tanti altri gruppi di auto-aiuto in vari ambiti. Solo in Ticino se ne contano una settantina, che vanno dall’abuso di farmaci al tumore al seno. Mancava però un gruppo di auto-aiuto dedicato ai genitori che hanno subito un lutto perinatale, almeno nel Sottoceneri visto che nel Sopraceneri è già attivo da qualche tempo il gruppo Genitori di una stella.

«I gruppi di auto-aiuto sono un metodo terapeutico molto utilizzato nei Paesi nordici e in Svizzera tedesca, mentre nelle culture meridionali sono molto meno diffusi - osserva Delta Geiler Caroli, fondatrice dell’Associazione Nascere Bene Ticino -. Forse qui c’è più timore a confidarsi apertamente. D’altra parte tutto ciò che riguarda il parto è ancora un po’ tabù. Eppure parlarne può essere solamente utile».

Il ruolo del «facilitatore»

Certo, affinché il gruppo funzioni bene ci vuole un moderatore che abbia la giusta sensibilità e l’empatia per permettere a tutti di esprimersi senza il timore di essere giudicati. «Il termine ufficiale è ‘membro facilitatore’ - spiega Geiler Caroli -. Non è una persona che fornisce diagnosi o dispensa insegnamenti. È semplicemente qualcuno che ha vissuto sulla propria pelle l’esperienza del lutto perinatale e si mette a disposizione del gruppo per favorire la condivisione dei vissuti».

Questa persona è Valentina Greco, che negli scorsi mesi ha seguito una formazione specifica al fine di affinare le competenze per condurre il gruppo. «Si tratta di una rete di sostegno amorevole e comprensiva - aggiunge Geiler Caroli -, dove vige il rispetto tra i partecipanti che sono tutti allo stesso livello, compresa la conduttrice che ha vissuto la stessa esperienza».

Tutte le donne, ma anche gli uomini, sono invitati a partecipare agli incontri gratuiti, senza impegno né vincoli. Il primo appuntamento è per lunedì 16 ottobre alle 17 a Lugano. Per maggiori informazioni: www.nascerebene.ch.

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