Il pugno (negato) di Colombo
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Per un’ora sembra andare tutto liscio. Sembra. È il 3 settembre 2024. In un ufficio di piazza Simen a Bellinzona è riunito l’allora comitato dell’Associazione calcio Bellinzona (ACB) che si occupa del settore giovanile (solo un mese dopo l’organismo verrà completamente rinnovato). Alla riunione sono stati anche invitati il presidente della prima squadra, Brenno Martignoni Polti e Pablo Bentancur, il patron. Per un’ora sembra andare tutto liscio, fino a quando qualcuno inizia a parlare degli striscioni esposti dalla tifoseria più dura e pura allo stadio comunale, i “Boys”. Striscioni di contestazione che prendono di mira proprio Martignoni e Bentancur e più in generale la gestione di Bentancur. I toni - racconta chi è presente - salgono in pochi secondi. Pochi secondi in cui le versioni di quel che accade divergono. Perché da una parte Bentancur sostiene di essere stato colpito con un pugno in volto da un membro di comitato, il consigliere comunale dell’MPS Martino Colombo. Dall’altra Colombo smentisce seccamente di aver colpito al volto e con un pugno il patron granata. Di sicuro, Bentancur viene accompagnato al pronto soccorso, dove viene curato e sottoposto a esami. Il medico di turno lo giudica inabile al lavoro al 100% per alcuni giorni.
Passano tre mesi e a inizio dicembre Bentancur decide di sporgere querela penale nei confronti di Martino Colombo, che dell’ACB è super tifoso. Lesioni semplici, questa l’accusa, che si prospetta nella denuncia. E 300 mila franchi è la richiesta di risarcimento danni.
«Non mi risulta alcuna querela penale nei miei confronti e quindi non posso esprimermi in merito», afferma Colombo a La Domenica. Prima di precisare: «Non mi è arrivata nemmeno una citazione a comparire in polizia. Quel che posso dire è quel che ho già detto pochi giorni dopo la riunione di comitato». E cioè che Colombo, contrariamente all’accusa, non ha sferrato alcun cazzotto a Bentancur.
Del pugno in faccia al patron dell’ACB ne hanno riferito i media alcuni giorni dopo la riunione del 3 settembre. La querela è stata depositata a inizio dicembre. Martino Colombo, che in Consiglio comunale a Bellinzona è subentrato a Giuseppe Sergi, oggi non fa più parte del comitato dell’ACB che si occupa del settore giovanile. Si è dimesso formalmente a metà ottobre, quando l’assemblea generale del sodalizio ha deciso appunto di cambiare le persone del comitato. Che oggi è formato da Brenno Martignoni Polti, Pablo Bentancur, Roberto Mercoli e Adriano Meoli.