In San Lorenzo il commiato solenne da Giuseppe Motta
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«La Cattedrale, ieri, era stipata di fedeli, accorsi a rendere ancora una volta omaggio e suffragio a Giuseppe Motta. Nella chiesa [...] era eretto il catafalco e attorno erano raccolti numerosi delegati delle autorità consolari e cantonali. Il Vice-Console d’Italia, i Consoli di Francia, di Germania, d’Inghilterra, d’Olanda ed altre rappresentanze consolari, i Consiglieri di Stato Celio e Martignoni, il Presidente del Gran Consiglio, on. Tarchini, gli on.li Antonio Riva e Riccardo Rossi per la Deputazione federale, rappresentanze della Municipalità di Lugano e del Consiglio comunale, il rettore del Liceo, Francesco Chiesa, e una lunga schiera di delegati e presidenti delle maggiori associazioni cattoliche». Con queste parole, nell’edizione del giorno successivo, il «Corriere del Ticino» iniziava la cronaca sulla cerimonia funebre con cui il Ticino, nella Cattedrale di San Lorenzo a Lugano, il 1. febbraio del 1940 diede l’ultimo, solenne saluto a Giuseppe Motta, nato ad Airolo il 29 dicembre 1871 e morto a Berna il 23 gennaio del 1940, quand’era ancora in carica come consigliere federale per il Partito conservatore. Fu il 14 dicembre del 1911 che venne eletto nel governo della Confederazione e fino al 1919 diresse il Dipartimento federale delle finanze e delle dogane. In seguito e sino alla morte fu poi alla testa del Dipartimento politico, ossia degli Affari esteri, e si impegnò affinché la Svizzera aderisse alla Società delle Nazioni, precorritrice dell’ONU e che Motta presiedette nel 1924.
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