In venti col mal di denti

Ci sono denti così dolorosi, che per toglierli non basta il dentista. Ci vuole un avvocato. O più avvocati. Lo sanno bene gli ex pazienti di uno studio odontoiatrico del Luganese che nelle scorse settimane hanno hanno scelto le vie legali dopo una serie di presunti danni dovuti a operazioni - secondo loro - mal fatte. Viti storte, corone che cadono, impianti mal sistemati. Sarebbero almeno una ventina i mandati affidati a diversi avvocati da altrettanti clienti insoddisfatti (a dir poco) per il lavoro svolto dal medesimo professionista.
«Un’odissea di oltre un anno»
Non sarebbe la prima volta. Anche se gli errori medici in Ticino sono piuttosto insoliti - e ancor più lo sono i provvedimenti disciplinari nei confronti dei professionisti - quelli in ambito odontoiatrico rappresentano una sotto-categoria particolarmente delicata. E potenzialmente molto dolorosa. «Per me è stato un vero inferno», racconta una paziente del Luganese che si è rivolta allo studio in questione un anno e mezzo fa per realizzare cinque corone. «Sembrava una cosa semplice, da poche sedute. Non lo avessi mai fatto».
In circa un anno di trattamento la donna ha contato «una novantina» di visite effettuate a fronte di complicazioni che si sarebbero manifestate di volta in volta. «In alcuni periodi facevo anche tre o quattro visite a settimana, fine settimana compresi». Al termine - dopo 16 corone sostituite e re-impiantate, e un parere «molto negativo» da parte di un altro studio dentistico sull’esito finale - ha deciso di rivolgersi a un legale. E di non fare altri interventi prima della decisione di un giudice.
Ad altri pazienti sarebbe andata anche peggio. Con infezioni e danni permanenti, oltre ai disagi causati da trattamenti protratti nel tempo e allo stress di avere un «cantiere» sempre aperto in bocca. A far precipitare ancor più le cose sarebbe stata però, a gennaio, una mossa inaspettata da parte del dentista «incriminato». Quella di chiudere lo studio e abbandonare la professione, nonostante l’età relativamente giovane.
Da dentista ad agente immobiliare
La conferma dal Registro di commercio arriva a metà maggio: a nome del dentista viene registrata una nuova attività in un settore completamente diverso. Intermediazione immobiliare. Un cambio di rotta - questo sì, decisamente insolito - che ha lasciato gli ex pazienti senza alternative, oltre che di stucco. A far scoppiare il bubbone (anzi l’ascesso) il fatto che diverse cartelle cliniche «problematiche» sarebbero finite a carico di un altro studio dentistico, subentrato al precedente rilevandone l’attività. Un’eredità «spinosa» che avrebbe spinto i successori a chiedere una compensazione economica all’ex collega.
«Al momento è in corso una trattativa extra-giudiziale per trovare una soluzione rapida», spiega l’avvocato Luca Gandolfi, che patrocina lo studio dentistico subentrante e circa metà dei pazienti coinvolti (dieci su venti). «È chiaro che, trattandosi di situazioni dolorose e che necessitano di un intervento risolutore, è nell’interesse di tutti evitare una causa legale dai tempi potenzialmente lunghi».
«Tutto da dimostrare»
Dal canto suo però l’ormai ex professionista (ma risulta ancora iscritto all’ordine dei medici dentisti) ha contestato le richieste di risarcimento presentate finora. «Abbiamo sollecitato tutta una serie di chiarimenti precisi e dettagliati e li stiamo ancora aspettando», spiega l’avvocato Yasar Ravi, che rappresenta il dentista-immobiliarista. «È evidente - precisa - che dato l’ambito si tratta di situazioni complesse e ogni aspetto va sottoposto a perizia».
Che la materia sia complessa, è difficile negarlo. Gli errori in ambito odontoiatrico «possono capitare» e lo stesso avvocato Ravi ha seguito di recente due casi relativi ad altri medici della regione, dalla parte però dei pazienti. «Un episodio dovrebbe arrivare a sentenza a breve, un altro si è già concluso». Un 67.enne di Agno è stato risarcito l’estate scorsa su decisione della Pretura di Lugano per due protesi difettose montategli nel 2015. Sette anni di mal di denti (letteralmente) per un risarcimento che «come spesso avviene è più esiguo di quanto la gente immagini», sottolinea Ravi. «Il nostro sistema giuridico è molto restrittivo in materia di responsabilità civile». Tolto il dente, insomma, non è detto che il dolore se ne vada. Anche con una sentenza a favore.
Due segnalazioni all'OMDCT
L’Ordine dei medici dentisti del canton Ticino (Omdct) ha ricevuto nelle scorse settimane due segnalazioni sui presunti danni causati dal dentista in questione. «In entrambi i casi abbiamo suggerito alle persone di rivolgersi alla giustizia ordinaria» spiega il presidente Lorenzo Ferretti. In attesa di chiarimenti il medico resta iscritto all’Ordine ed è autorizzato a esercitare secondo il registro Medreg. L'Ufficio di sanità del DSS, contattato, non entra in dettagli specifici ma sottolinea che gli accertamenti disciplinari su medici dentisti in Ticino sono una decina all'anno, e circa uno su dieci sfocia in una sanzione.