La designer svizzera che ha conquistato il set

Vogue Italia ha definito la sua borsa «la più stupefacente della quarta serie di Emily in Paris». E se lo scrive la bibbia italiana della moda c’è da crederle. The Whole, questo il nome del piccolo capolavoro artistico ed ingegneristico apparso nelle mani di Minny, la migliore amica della protagonista della famosa serie Tv di Netflix, porta la firma di una designer di Zurigo, Kristina Thaden. Creare una borsa in pelle piegata a ventaglio, non è stata un’impresa semplice. Ci sono voluti tre anni di ricerca per trasformare il modello immaginato dalla quarantaquattrenne zurighese in un prototipo.

Tuttavia, Kristina Thaden è una persona che non molla. Ce ne rendiamo conto quando riusciamo ad intercettarla al telefono, tra una videochiamata e l’altra. Quando ha un’idea non si fa scoraggiare «e quando i dubbi mi assalgono, mi dico aspetta domani prima di gettare la spugna! Così l’indomani l’umore cambia e io proseguo dritta sulla mia strada». Seguendo questa filosofia, pian piano Kristina Thaden è riuscita a ritagliarsi uno spazio tra i giganti del lusso. Ma nulla di paragonabile a quanto accaduto dopo l’entrata in scena di Emily nella vita professionale della designer svizzera.

«Non so come abbiano fatto ad arrivare al mio marchio, probabilmente attraverso Instagram. So solo che un giorno, lo staff che si occupa dei costumi della serie Tv mi mandò una email chiedendomi di inviargli cinque borse a Parigi. Io gliele spedii tenendo incrociate le dita. Quando venni a sapere che avevano girato alcune scene con una delle mie produzioni toccai il cielo con un dito. La mia felicità esplose letteralmente quando mi fecero sapere che erano addirittura tre le borse uscite dal mio atelier che avevano scelto di utilizzare: oltre al modello The Whole, figuravano pure The Love Curve, i cui manici formano un cuore e la rossa Litte Rocket, attorno alla quale hanno addirittura costruito l’intero look di Emily in una scena».

Thaden non fornisce numeri sul boom di vendite. «Posso solo dire - racconta - che la serie tv è uscita tra agosto e settembre e nel giro di pochi giorni le nostre borse disegnate in Svizzera erano già tutte sold out. Oggi sul nostro sito c’è una lunghissima lista di preordini e siamo tutti sotto pressione con la produzione, ma ce la faremo».

La zurighese non è approdata subito alla moda. Alle spalle ha una carriera variegata, che l’ha portata dal mondo della radio, dove a 14 anni faceva la speaker, a quello del teatro, dove vestì i panni della regista, passando pure da un’importante esperienza imprenditoriale. Un bagaglio professionale che si rivelò prezioso quando, anni fa, scoprì l’amore per la pelle.

«All’epoca - spiega - non sapevo nulla di pelletteria, eppure mi lanciai, aprii la mia azienda e puntai sui miei disegni che avevo collezionato negli anni precedenti».

Oggi celebrità come Margot Robbie, Zendaya e Camila Cabello si contendono le borse di Kristina. Pure Amal Clooney, la nota avvocatessa e giurista moglie di George Clooney, è una fan delle sue creazioni.

«Quale consiglio potrei dare ai giovani? Dapprima la resilienza: non bisogna scoraggiarsi; poi suggerisco di crearsi una rete professionale, perché il successo si basa spesso su relazioni e rapporti; l’ultimo ma non per questo meno importante consiglio che darei alle nuove generazioni è quello di essere curiosi: quando non sapete, chiedete; fate domande e non sentitevi stupidi se manifestate la vostra ignoranza. Privilegiate l’ascolto rispetto alla parola. C’è sempre qualcosa da imparare, soprattutto quando vi muovete professionalmente ad altissimi livelli».