Salute

«L’agopuntura pone il paziente al centro e tratta oltre 100 patologie»

A tu per tu con Emanuela Zamprogno, medico agopuntore a Lugano – «L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia l’impiego dell’agopuntura nel trattamento di più di 100 diverse patologie»
La dottoressa Emanuela Zamprogno dal 2022 "tratta" i pazienti in uno studio privato a Lugano.
Marco Ortelli
19.11.2023 06:00

In uno studio del Luganese ci siamo sottoposti a una seduta di agopuntura. Si metta a suo agio (in mutande, ndr) e si stenda bocconi sul lettino. La porta della stanza si riapre. Passati in rassegna i dolori, la dottoressa Emanuela Zamprogno procede - previa domanda se ne abbiamo timore - con l’infilzamento degli aghi. Come nella «celebre» pubblicità degli anni ’80 il commento «già fatto» è pertinente. Quasi indolore. «L’ago di agopuntura - ci spiegherà la dottoressa Zamprogno al termine della seduta - si compone di due parti: una di acciaio che viene infissa in specifici punti e un manico costituito da un metallo diverso (di solito rame o argento). L’ago di agopuntura si comporta come un elettrodo transcutaneo e causa delle modifiche sia nel tessuto in cui viene infisso (effetto locale) sia in tessuti distanti da esso attraverso la rete dei meridiani (effetto a distanza). L’ago posizionato modifica la distribuzione elettrica, inserendo più aghi in punti specifici dei meridiani, si veicolano le cariche di energia e ridistribuendole secondo la patologia del paziente».

Una cura vicina che arriva da lontano

Mentre gli aghi «lavorano» nel corpo - la sensazione corporea è un formicolìo, come una corrente che dal collo raggiunge i polpacci e il piede, con un piccolo crampo al piede sinistro - la mente si domanda quale trattamento sia mai quello al quale ci stiamo sottoponendo ignari di tutto se non che venga chiamato «medicina complementare» o «alternativa». Puntuale la risposta della specialista. «L’agopuntura è una delle metodiche della Medicina Tradizionale Cinese in uso ancora oggi in Cina ed utilizzata da diversi anni anche in Occidente abbinata alla medicina Tradizionale. Viene praticata dal V millennio e si basa sul riequilibrio energetico delle energie contrapposte».

Ecco in parte spiegati forse quel formicolìo, quella corrente. Approfondiamo l’aspetto energetico, del resto siamo energia… «La Medicina Cinese descrive l’uomo e l’energia di cui è costituito (il Qi) come correlato integralmente alle energie dell’universo e quando questo equilibrio viene alterato si originano le malattie - spiega la dottoressa -. L’energia si manifesta in due forme opposte ma complementari tra loro, Yin e Yang. Lo Yin rappresenta gli aspetti materiali mentre lo Yang gli aspetti psichici e funzionali».

Lo scopo della medicina cinese, quindi «è ripristinare la corretta circolazione energetica all’interno dell’organismo attraverso l’infissione di aghi sottili in piccole aree della superficie corporea allo scopo di ristabilire un equilibrio laddove un evento patogeno lo ha alterato».

Con l’uomo - il paziente - al centro. «A differenza della Medicina Occidentale che mette al centro della cura la manifestazione clinica della malattia (alterazioni organiche), l’agopuntura pone il paziente al centro occupandosi non solo delle manifestazioni cliniche della malattia ma anche dello squilibrio energetico che essa provoca».

«Cosa» cura

La dottoressa Emanuela Zamprogno elenca i principali campi d’applicazione dell’agopuntura. «L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia l’impiego dell’agopuntura nel trattamento di più di 100 diverse patologie e questo elenco è sicuramente destinato ad ampliarsi in virtù della frequenza con cui l’agopuntura viene inserita in nuove sperimentazioni cliniche. I principali campi di utilizzo sono le patologie osteoarticolari, rinite allergica, disturbi della menopausa, ansia-stress, insonnia, fibromialgia, cefalea, colon irritabile. Ulteriori campi di applicazione sono i sintomi legati al Long Covid, agopuntura oncologica, agopuntura in medicina dello sport e agopuntura antiaging». Particolare attenzione è stata data negli ultimi anni a diversi studi condotti sull’applicazione dell’agopuntura a pazienti oncologici tanto che l’OMS ne ha riconosciuto l’efficacia e consigliato il suo utilizzo».

Per quello che riguarda l’agopuntura oncologica Emanuela Zamprogno può essere considerata in Ticino una pioniera. «Nel 2018 con una collega oncologa dello Istituto oncologico della Svizzera italiana IOSI abbiamo introdotto un progetto pilota in tale ambito con alto grado di soddisfazione da parte dei pazienti (uomini e donne), buoni risultati clinici di remissione della sintomatologia ed un buon grado di soddisfazione da parte degli oncologi. Oggi tale progetto è diventato una realtà». Nello specifico, «l’agopuntura oncologica associa le terapie con agopuntura alle tradizionali terapie anticancro per ridurne gli effetti collaterali, potenziarne l’efficacia e migliorare la qualità della vita dei malati. Gli obiettivi terapeutici sono attenuazione della nausea e vomito, attenuazione del dolore neuropatico e astenia (stanchezza), attenuazione dei disturbi secondari alla menopausa indotta (vampate, ...), attenuazione dei disturbi gastrointestinali, riduzione dell’ansia, depressione e insonnia».

Tecnicamente, «farsi pungere» funziona?

Una sola seduta come la nostra non basta. Gli specialisti consigliano un «pacchetto» di dieci trattamenti per valutare i risultati. Dando parola alla scienza, la dottoressa Emanuela Zamprogno spiega quanto rilevato finora. «Studi scientifici hanno dimostrato la capacità dell’agopuntura di agire sulle vie di trasmissione del dolore a livello del sistema nervoso centrale, come pure, incrementando i livelli di cortisolo, di esplicare un’azione antinfiammatoria. Ha inoltre effetto immunomodulatore».

Studi in continua in evoluzione. «L’elenco di patologie che sono suscettibili di miglioramento attraverso l’agopuntura è molto vasto. Ogni anno centinaia di studi scientifici vengono condotti per dimostrare l’efficacia dell’agopuntura in un numero sempre maggiore di differenti condizioni cliniche».

L’evoluzione non riguarda solo gli studi scientifici, ma anche la diffusione dell’agopuntura in Ticino. «Pratico l’agopuntura da moltissimi anni - conclude la dottoressa Emanuela Zamprogno - e in Ticino sono sempre di più le persone che si approcciano e richiedono di essere trattati con l’agopuntura. Inoltre è in aumento anche il numero degli agopuntori (terapisti o medici)».

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