Curiosità

Lui, lei, e i 7 minuti in cui è cambiato tutto

Ivan e Tatiana sono la prima coppia nata dallo speed dating in Ticino – Dopo un anno stanno ancora insieme, e si raccontano
Davide Illarietti
21.07.2024 12:00

Ha funzionato, per Ivan e Tatiana. Lui locarnese, lei delle Centovalli, si sono incontrati al primo «speed dating» organizzato in Ticino ormai un anno fa e stanno ancora insieme. Come hanno fatto? «Poche aspettative - rivelano - cercavamo solo una serata diversa».

E invece, avete fatto centro al primo colpo.
Tatiana: «A pensarci oggi sembra incredibile. Io per lo meno non l’avrei mai immaginato. Non cercavo assolutamente una relazione, è successo tutto quasi per scherzo».

Ivan?
«Idem. Per caso, ho passato una serata in un bar che doveva ospitare, di lì a poco, un evento di speed-dating. Ho visto il volantino: un amico mi ha fomentato, mi sono iscritto. Così, per divertimento».

Tatiana?
«Avevo visto una serie televisiva in cui c’era una scena di speed-dating. Ho pensato: bellissimo! Assieme a un’amica abbiamo scoperto che c’era una data a Losone, comodissimo per noi, e ci siamo iscritte».

E l’amica è stata altrettanto fortunata?
Tatiana: «No. Ma neanche io avevo alcuna aspettativa. Era una di quelle serate che si fanno per provare qualcosa di diverso, qualcosa da raccontare».

Che ricordo avete del primo incontro?
Ivan: «Ci siamo trovati fin da subito. Abbiamo parlato molto. Ma devo dire che anche con le altre persone presenti alla serata mi sono trovato bene, c’era un bel clima. Tutte persone interessanti».

Tatiana: «Sette minuti sono pochi, ma si possono capire tante cose. Avevamo diversi punti in comune: la passione per la cultura, la lettura, per il tango argentino. Un altro buon punto di partenza era che entrambi eravamo lì senza grandi aspettative, che possono rivelarsi un ostacolo».

In che senso?
Tatiana: «Si rischia di essere nervosi e questo non facilita la comunicazione. Come donna, poi, non mi piace quando qualcuno va troppo diritto al punto: mi è capitato, quella sera, di incontrare persone che cercavano solo "quello" e non ne facevano mistero. Niente in contrario, per carità, ognuno la vive come vuole».

Invece Ivan che impressione ti ha fatto?
Tatiana: «A prima vista sembra un tipo impostato. Come dice una mia amica: sembra riso bianco, invece è super condito».

E Tatiana?
Ivan: «Mi ha messo subito a mio agio. È una persona coraggiosa, piena di passioni e molto diretta, mi ha sorpreso».

Come siete arrivati al «match»?
Tatiana: «Finito l’evento ci siamo fermati a bere qualcosa con degli amici, che nel frattempo ci avevano raggiunti. Lì ci siamo scambiati i numeri di telefono e nei giorni successivi io gli ho scritto. Abbiamo iniziato a uscire».

Su Tinder non avreste fatto prima?
Tatiana: «Non credo. Ho provato Tinder, mi ci ha iscritta un’amica a tradimento. Ma sulle app sembra che tutti seguano un copione, si sentono sempre le stesse frasi. Poi ci si incontra, e non c’è niente da dire. Preferisco le modalità d’incontro più naturali».

Ivan: «Nello speed-dating poi c’è già una certa scrematura di partenza. La possibilità di incontrare persone in ordine, a mio modo di vedere, è molto maggiore».

Anche lo speed-dating, però, non è del tutto «naturale»
Ivan: «Dipende da come lo si prende. Il mio consiglio è di viverla come viene, senza troppe paranoie. Coinvolgere amici, che possono fare da motivatori. Possibilmente non ricorrere alle domande preconfezionate, proprio perché tolgono naturalezza all’incontro».

La ricetta per fare centro, dunque, è...
Tatiana: «Viverla come un divertimento, senza vergognarsi, un’esperienza da raccontare. Anche un modo per conoscere gente, senza per forza pretendere di trovare l’amore della vita».

E il trucco per rimanere insieme, invece?
Tatiana: «Non so se c’è. Abbiamo lo stesso modo di guardare la vita, non so come dirlo. Per ora ognuno ha mantenuto i suoi spazi, non siamo ancora andati a vivere insieme, non abbiamo fretta. Poi in futuro, chissà... mai dire mai».

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