Il delitto

L'ultimo SMS: «Si sta comportando in modo strano»

Nuovi dettagli sull'omicidio di Lodrino – La vittima avrebbe cercato di avvisare i suoi accompagnatori
©Samuel Golay
Andrea Stern
Andrea Stern
02.02.2025 06:00

«Si sta comportando in modo strano». Queste sarebbero le ultime parole scritte, in rumeno, dalla ragazza accoltellata a morte nella notte tra sabato e domenica scorsi in un rustico ai monti sopra Lodrino. Al che il destinatario del messaggio, l’autodefinitosi amico di famiglia che aveva condotto la giovane dal suo aguzzino, ha tentato di ottenere spiegazioni. Le ha risposto prima per iscritto, poi l’ha più volte chiamata. Senza risposta. Ha quindi ripetutamente suonato il clacson dell’auto che era rimasta tutto il tempo a un centinaio di metri dal rustico, onde evitare di dover ripercorrere una strada che il buio e la pioggia facevano apparire ancora più tortuosa di quanto sia. Ma niente, dal rustico non è più arrivato alcun segnale. Agli inquirenti, l’autista rumeno e suo cugino, che per l’occasione aveva partecipato alla trasferta in terra elvetica, hanno detto di non aver nemmeno sentito il colpo di fucile con il quale il 27.enne ha tentato di togliersi la vita dopo aver accoltellato a morte la ragazza. Sono stati il silenzio assoluto e l’assenza di risposte ben oltre l’ora concordata a indurli a pensare che fosse successo qualcosa e quindi a chiamare la polizia.

La chiave introvabile

Al loro arrivo gli agenti hanno trovato un rustico quasi completamente sigillato. Le persiane erano sbarrate, la porta chiusa a chiave, con una chiave che tra l’altro non risulta ancora essere stata ritrovata. Solo un piccolo scorcio ha permesso agli agenti di notare la presenza di grosse chiazze di sangue sul pavimento. Da qui la decisione di scassinare la porta. Una volta all’interno, gli agenti si sono trovati davanti a una scena raccapricciante. Una donna immobile riversa su un divano, un uomo rantolante a terra con due buchi nel cranio, abiti sparsi sul pavimento, abbondanti tracce di cocaina su un tavolo.

Il resto è noto. L’uomo è ricoverato in gravissime condizioni all’Ospedale civico di Lugano, la ragazza è morta. Aveva solo 21 anni e una vita davanti, una vita stroncata in una fredda notte d’inverno in un rustico in mezzo al bosco, lontano da casa propria, per motivi ancora incomprensibili.

Era il primo incontro

Quello che emerge, almeno finora, è che la vittima e il suo omicida non si conoscevano. In paese a Lodrino sono girate storie di soldi, di gelosie, ma in realtà pare che i due non si fossero mai visti prima. Pare anche che la ragazza non fosse una professionista del sesso a tutti gli effetti. Faticando a trovare un impiego, aveva di recente iniziato a offrirsi in cambio di soldi, in maniera saltuaria, nel Milanese, dove viveva. Aveva superato per la prima volta il confine pochi giorni prima, chiamata da un altro cliente ticinese, accompagnata dallo stesso autodefinito amico di famiglia in cambio di un compenso di 100 euro. È lui che la giovane ha chiamato sabato sera chiedendogli se non potesse accompagnarla di nuovo in Svizzera, questa volta a Lodrino. Lui era già in compagnia del cugino e quindi il terzetto è partito da Rho insieme.

Solo «amici»

La procuratrice pubblica Chiara Buzzi, titolare dell’inchiesta, non li ha considerati dei «magnaccia» bensì dei semplici amici. Dopo averli interrogati come persone informati sui fatti, li ha subito lasciati tornare in Italia.

Di aspetti da chiarire ne restano tanti. Ma in assenza di testimoni diretti certe spiegazioni potrà darle solo - sempre che riesca a tornare a parlare - il 27.enne di Lodrino che ha invitato una sconosciuta a casa sua, l’ha uccisa e ha tentato di uccidersi. Una tragedia che lascia una tristezza infinita

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