Il reportage

Nel cantiere di lusso, già mezzo sold-out

Il progetto Rive Gauche è arrivato a tetto: siamo andati a vedere dove comprano casa i nuovi super-contribuenti di Lugano
© Gabriele Putzu
Davide Illarietti
09.02.2025 12:30

Al sesto piano del cantiere in Riva Caccia il lusso c’è già anche se non si vede. «Qui verrà la cucina, qui il salotto» spiega Marco Tognola indicando un immaginario open-space che, da solo, è grande due volte un normale appartamento. «Da questa parte invece sorgeranno le camere». La vista mozzafiato sul lungolago e il monte Brè è definitiva: basta immaginarla senza impalcature.

Una veduta del cantiere arrivato a tetto. © Gabriele Putzu
Una veduta del cantiere arrivato a tetto. © Gabriele Putzu

Tutto il resto - «domotica di ultima generazione, finiture e servizi improntanti ai massimi standard di qualità e sostenibilità» - lo vedranno i fortunati abitanti della residenza Rive Gauche. Sarà completata nell’estate del 2026 ma su 16 appartamenti extra-lusso «la metà sono già stati acquistati» e per il resto «abbiamo diverse richieste» spiega il promotore immobiliare. «Sinceramente non ci aspettavamo una risposta in tempi così veloci».

«Massimo riserbo»

Su nomi e provenienze degli acquirenti il co-fondatore del gruppo Tognola (sede a Lugano Besso, specializzato in immobili di fascia alta) non si sbottona. «È una clientela che chiede, giustamente, il massimo riserbo». Ma il fatto che facciano a gara e non badino a spese - prezzi riservati, superfici da 350 a 600 metri quadri - non si spiega solo con le caratteristiche del progetto. I globalisti provenienti dall'Inghilterra e dalla Scandinavia stanno facendo "surriscaldare" il mercato immobiliare di lusso a Lugano. Il cantiere in Riva Caccia è l’unico avviato sul lungolago negli ultimi cinque anni: il vicino hotel Splendide e l’ex Eden a Paradiso sono bloccati da ricorsi.

Marco Tognola all'ultimo piano dell'edificio. © Gabriele Putzu
Marco Tognola all'ultimo piano dell'edificio. © Gabriele Putzu

«Non è stato facile procurarsi questa posizione, praticamente unica. I progetti di questo tipo nel Luganese si contano sulle dita di una mano e la domanda è alta» spiega Tognola. «Non tutti i clienti sono nuovi arrivati. Alcuni vivono in città da diversi anni ma non riuscivano a trovare soluzioni soddisfacenti».

Dentro il cantiere

Il tour del cantiere prosegue nell’area comune al pianterreno. Gli operai si affaccendano tra una mega-piscina interna, con tanto di spogliatoi e palestra, e la zona relax che comprenderà una Spa con saune e bagni turchi. «Qui avremo le vasche ghiacciate, qui la cromoterapia» illustra Tognola indicando quelli che, per ora, sono vani di cemento armato. Più avanti si susseguono una fila di mini-appartamenti (sette in tutto, 50 metri quadri l’uno) pensati come dépendance per ospiti e personale di servizio. «Oggi il mercato del lusso chiede servizi di livello alberghiero combinati con gli spazi e la vivibilità delle grandi unità indipendenti» prosegue l’imprenditore. «Sono esigenze complesse che il mercato immobiliare locale fatica ancora a soddisfare».

Operai al lavoro, un particolare del giardino. © Gabriele Putzu
Operai al lavoro, un particolare del giardino. © Gabriele Putzu

Ironia della sorte. Là dove sorgevano - fino a pochi anni fa - un ristorante cinese abbandonato e un villino usato come rifugio dai senza tetto, le ruspe hanno spianato un ingresso maestoso: di fianco a una sala-riunioni ci sarà la conciergerie e una passerella che, tra giochi d’acqua, attraverserà il giardino fino al lungolago. Sotto, il lusso sotterraneo di sessanta posti auto grandi come monolocali. Via Nassa è a due passi, ma anche i garage di lusso di Pazzallo. «La vicinanza è un vantaggio non solo dal nostro punto di vista, ma anche da quello dei commerci di fascia alta - ricorda Tognola -. Nuovi arrivi generano un nuovo indotto»

In attesa di stilare il bilancio definitivo, intanto il cantiere è arrivato a tetto. Nei prossimi mesi verranno posati impiantistica e serramenti, poi toccherà alle finiture. C’è chi ha chiesto il cinema in casa, chi la piscina o due cucine. «La personalizzazione è uno degli aspetti più delicati e apprezzati da questo tipo di clientela» sorride Tognola. «Ormai non ci sorprendiamo più di nulla».

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