Salute

Non ci si improvvisa curatori di ferite

Alla clinica Sant'Anna c'è un ambulatorio super-specializzato nel trattamento delle lesioni gravi
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Redazione
18.02.2024 18:14

«Non si cura una ferita con una persona, ma una persona con una ferita». Giovanna Elia, infermiera specializzata, responsabile dell’ambulatorio Cura Ferite e Stomaterapia della Clinica Sant’Anna di Sorengo - ambulatorio che ha appena ottenuto la prestigiosa certificazione da parte dell’Associazione Svizzera di Woundcare (SAfW) - spiega così l’approccio scelto dal team di specialisti ogni qualvolta un paziente si rivolge all’ambulatorio di Cura Ferite e Stomaterapia della Clinica Sant’Anna e ha bisogno di una presa a carico di una lesione cutanea di difficile guarigione. Una lesione che, detto altrimenti, non rispetta i normali tempi di guarigione e implica la necessità di un intervento da parte di un team multidisciplinare, che sappia riconoscere in maniera mirata le cause che sono all’origine della delicata manifestazione cutanea. Questo perché per il crescente numero di persone affette da diverse morbilità e confrontate con le problematiche legate alle ferite croniche è importante poter contare sulla qualità delle cure e sul sostegno che gli specialisti del settore possono loro offrire.

L’ambulatorio di Cura Ferite e Stomaterapia della Clinica Sant’Anna risponde alle molteplici sollecitazioni concernenti le problematiche delle lesioni cutanee croniche quali le ulcere crurali vascolari, le lesioni del piede diabetico, le ulcere da pressione, le ferite tumorali maligne, le ustioni trattabili ambulatorialmente, le ferite post-traumatiche e le ferite post-chirurgiche. Nell’ambulatorio vengono applicate le cure e le tecnologie più avanzate proposte dalle diverse ditte specializzate nella riparazione tissutale quali l’applicazione di cellule staminali, l’uso del gel piastrinico, gli innesti cutanei e i presidi più innovativi nel trattamento delle lesioni cutanee.

La cura delle lesioni cutanee croniche necessita competenze, formazione, aggiornamento costante, ma soprattutto un ricco bagaglio di esperienza supportato da strutture tecniche e tecnologiche. La Clinica Sant’Anna con l’apertura dell’ambulatorio specialistico ha confermato i supporti necessari. Indispensabile permane l’approccio umano, la sensibilità ed il rispetto nella dedizione alla persona bisognosa di cure. Elia ribadisce: «I presidi di alta tecnologia sono degli ausili utili a raggiungere l’obiettivo di cura unicamente se si considerano i principi di cura di base».

Elia si spinge ancora più in là. «Avvicinarsi alla persona in maniera globale significa considerare ogni sua esigenza: ad esempio dalla calzatura alla cura del piede per arrivare al trattamento dell’ulcera dell’arto inferiore». Inoltre, riprende l’infermiera responsabile dell’ambulatorio, va sottolineato che una ferita è spesso associata a dolore, disagio e ad una negativa influenza sul proprio equilibrio psicologico e sulla qualità di vita. «Essere in grado di considerare questi aspetti umani origina attaccamento, riconoscenza e gratitudine nelle persone».

Alla base del successo nella cura delle lesioni vi è un lavoro multidisciplinare grazie anche alla presenza costante di un medico di riferimento specializzato, la dottoressa Julia Schürch. Nella cura delle lesioni croniche occorre inoltre porre degli obiettivi raggiungibili e stimolare un lavoro di sinergia con la persona coinvolta e con parenti o persone di riferimento. Una stretta collaborazione avviene pure fra le varie associazioni di cura a domicilio, i gruppi infermieristici privati, infermieri domiciliari e l’ambulatorio. L’ambulatorio di Cura Ferite e Stomaterapia della Clinica Sant’Anna offre una consulenza specialistica ai pazienti ricoverati in Clinica o ambulanti, inviati da medici esterni o da istituti terzi e dai servizi domiciliari.

Giovanna Elia svolge anche la mansione di formatrice professionale e l’ambulatorio è riconosciuto come Centro di formazione per l’educazione e lo sviluppo professionale nel campo della cura delle ferite. Il lavoro di squadra unito alla professionalità, all’esperienza e alle competenze maturate. Sembra insomma essere questo il segreto di un ambulatorio Cura Ferite di prim’ordine, com’è quello della Clinica Sant’Anna, unico ad avere il riconoscimento di certificazione da parte della Associazione Svizzera di Cura Ferite (SAfW) in Ticino.

La soddisfazione della direttrice

Riferendosi al riconoscimento ottenuto, così si esprime la direttrice della Clinica, Michela Pfyffer. «La Clinica Sant’Anna è onorata di ricevere questo riconoscimento e si impegna a mantenere gli standard più elevati nella cura e nel trattamento delle ferite. Continueremo a lavorare con dedizione per offrire ai nostri pazienti le migliori cure possibili, rimanendo in tal modo un punto di riferimento nel campo della cura delle ferite».

La Clinica Sant’Anna fa parte di Swiss Medical Network: uno dei maggiori gruppi di cliniche private svizzere fondato nel 2002. Conosciuta come la culla del Ticino - il suo è il reparto di maternità più grande del Cantone - dispone anche di un’ampia offerta sanitaria e, a garanzia di un’offerta sanitaria completa e all’avanguardia. Tra i suoi ulteriori punti di forza annovera le discipline legate alla salute femminile, l’oncologia, la medicina interna, la chirurgia generale, la chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, un Centro di Medicina Preventiva e l’Ambulatorio Visite Urgenti (AVU), che lavora in stretta collaborazione con l’Ambulatoria di Cura Ferite e Stomaterapia.

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