Perché novembre è così un mortorio
Novembre è il mese del Black Friday ma è anche l’unico mese dell’anno in cui in Ticino non è possibile fare la spesa di domenica. Nemmeno nelle filiali Migros, Coop o Denner situate nelle zone turistiche e di superficie inferiore a 400 metri quadrati. Quelle, per intenderci, che fino a poco tempo fa accoglievano frotte di clienti anche nel giorno del riposo. Ma a novembre no. Novembre è l’unico mese in cui non è lecito ambire a un pollo arrosto o un’insalata fresca. Novembre è l’unico mese in cui tutti i negozi sono desolatamente chiusi.
Come ci si è arrivati
Il motivo va ricercato nel regolarmento di applicazione della nuova Legge sull’apertura dei negozi, che era stata approvata dal Gran Consiglio nell’ottobre 2022 e, a seguito di un referendum dal popolo nel giugno 2023. Tra le novità di questa legge c’è l’aumento della superficie massima, da 200 a 400 mq, dei negozi situati in zona turistica autorizzati ad aprire la domenica. Una novità che ha aperto un varco per la grande distribuzione. Erano passati appena due mesi dal voto popolare quando Migros Ticino ha iniziato ad aprire di domenica le sue filiali di Maggia e Melano. Altri commercianti ne hanno seguito l’esempio e la stessa Migros ha esteso la propria rete di aperture domenicali. Si è arrivati così al punto di contare oltre una ventina di supermercati aperti anche la domenica in Ticino, tra Migros, Coop e Denner.
Fino a inizio ottobre. Perché novembre è l’unico mese dell’anno che non è stato inserito né nella stagione turistica estiva, né in quella invernale. E per questo motivo nessuno è autorizzato ad aprire i battenti, né al lago, né in città, né in montagna.
Un «buco» poco capito
Si tratta di una decisione che crea un «buco» in tutte quelle località che sono considerate turistiche sia d’estate sia d’inverno, come Ascona e Locarno, ma anche Bosco Gurin e Airolo o ancora il territorio della «vecchia» Bellinzona e i quartieri più centrali di Lugano, oltre che la vicina Paradiso. In tutte queste località i negozi sono autorizzati ad aprire di domenica per undici mesi all’anno, ma non in novembre.
Comprensibilmente, molti clienti sono rimasti stupiti in queste prime domeniche di novembre nel trovare chiusi i punti vendita in cui avevano preso ormai l’abitudine di approvvigionarsi anche nel giorno del riposo. Non ha favorito le cose la comunicazione in parte poco chiara della grande distribuzione, tra Migros Ticino che motivava il cambiamento con «modifiche» alla legge sui negozi e alcune filiali Denner che indicavano «chiuso» e basta, senza spiegazioni.
In tanti riaprono a dicembre
Interpellando la grande distribuzione, emerge ora in modo chiaro che molte di queste filiali torneranno a garantire la spesa domenicale già dal 1° dicembre. In particolare, è garantita la riapertura dei supermercati Migros di Ascona, Bellinzona Nord, Molino Nuovo, Paradiso e Tenero, oltre che delle filiali Denner di Locarno, Paradiso e di via Trevano a Lugano. Tutti questi negozi - e forse altri - avranno quindi scontato un solo mese di purgatorio.
«Mi sembra una limitazione anacronistica, che si scontra con la volontà di destagionalizzare il turismo e con le nuove abitudini dei consumatori», interviene Alessandro Speziali, presidente del PLRT e autore dell’iniziativa parlamentare elaborata che aveva portato prima il Gran Consiglio e poi il popolo ad accogliere un’estensione delle deroghe per la spesa domenicale.
«Personalmente vedrei bene l’inserimento del mese di novembre in una delle due stagioni turistiche - prosegue Speziali -. Sarebbe un piccolo passo che permetterebbe di rispondere meglio alle esigenze dei nostri ospiti e della popolazione locale, come anche di rendere gli orari di apertura più chiari e lineari». Il presidente PLRT sottolinea tuttavia che tale decisione non sarebbe di competenza del Gran Consiglio bensì del Consiglio di Stato.
Un delicato equilibrio
Ed è qui, in governo, che lo scioglimento dell’eccezione novembrina rischia di far più fatica a passare. Non tanto per una questione ideologica ma per un discorso di delicati equilibri tra le varie esigenze e tra i vari quadri legali che è sempre molto complicato andare a ritoccare.
«Nella creazione del quadro normativo contenuto nella legge sull’apertura dei negozi - spiega Stefano Rizzi, direttore della Divisione dell’economia -, il legislatore ha cercato di allinearsi il più possibile ai criteri previsti dal diritto federale per la definizione dell’occupazione del personale la domenica nelle località turistiche. Questo nell’ottica di permettere l’apertura dei negozi laddove sia anche possibile occupare del personale dipendente».
La domenica, a livello federale, resta infatti un giorno particolare. Nonostante negli anni siano stati concessi diversi allentamenti, i Cantoni non hanno la possibilità di decidere un’apertura domenicale generalizzata. Si tratta quindi di muoversi all’interno dei margini consentiti dal quadro legale esistente.
Dubbi sul turismo novembrino
«Nell’ambito degli approfondimenti svolti, anche grazie all’apporto scientifico e accademico dell’Istituto di ricerche economiche dell’Università della Svizzera italiana - aggiunge Rizzi -, è emerso che allo stato attuale delle cose il mese di novembre non si rivela essere sufficientemente ‘turistico’ e che una sua inclusione nei mesi ‘turistici’ avrebbe verosimilmente comportato l’esclusione dell’occupazione del personale».
Novembre resta dunque un«buco» nel calendario delle aperture domenicali.In attesa di cambiamenti del quadro giuridico o di afflussi di visitatori che diano a novembre la stessa dignità turistica di tutti gli altri mesi.