La domenica

Quando ci scappano incuria e inciviltà

I bagni pubblici sono lo specchio di una città, sottolinea il sociologo Sandro Cattacin – Come siamo messi in Ticino?
© CdT/ Chiara Zocchetti
Mauro Giacometti
16.01.2022 07:30

Sono un indice di civiltà, il termometro del rispetto e del costume, il segno di una società e dei suoi valori. Ed è vero che molto dipende dalla responsabilità individuale ma alla fine «i bagni pubblici sono lo specchio intimo di una città, il suo biglietto da visita che fa capire le abitudini dei suoi cittadini», spiega Sandro Cattacin, sociologo e professore all’Università di Ginevra. Tanto che in molti centri sono pure diventati un esempio riuscito di arredo urbano. Puliti, sporchi, vecchi o moderni, tecnologici o abbandonati, accessibili ai disabili, «sono tutti indicatori di un modo di vivere che esprime il progresso culturale e civico di un Paese», riprende Cattacin. Che aggiunge: «Un tempo scomparsi, poi dimenticati, questi luoghi dovrebbero essere restituiti alla cittadinanza, anche in ottica turistica». E allora quale è la condizione delle toilette pubbliche in Ticino, Cantone che fa del turismo una delle sue peculiarità? Da Ascona a Chiasso, da Lugano a Bellinzona, ecco allora come si presentano agli occhi dei visitatori i principali servizi igienici. Non sempre un bello spettacolo, a dire il vero. Anche se non mancano eccezioni.

Chiasso non brilla
Chiasso e Corso San Gottardo scommettono sullo shopping. Perché la via è pedonalizzata. Si presta agli acquisti. Peccato che non ci sia traccia di una toilette. Dalla dogana alla piazza del Municipio, se arriva il bisogno occorre tenerselo, a meno che non si vada in un bar, come capita spesso. C’è sì un bagno, ma si trova solo nell’edificio del Comune e perdipiù non è segnalato. Niente cartelli, nessuna indicazione. Bisogna insomma sapere che c’è. Un’operazione impossibile per un turista. Non va meglio lontano dal centro. Nel parco di viale Stoppa finalmente si incontra una toilette. Un lavandino sbeccato e sporco. Un rubinetto senza acqua calda. Niente cestino, né carta per asciugare le mani. Solo qualche tazza senza asse e tre pissoir in là con gli anni. L’accessibilità per chi è in carrozzella appare difficile, se non impossibile.

Mendrisio bene, ma...
Diversa la situazione a Mendrisio. Se un turista arriva in Piazzale alla Valle scorge abbastanza facilmente le indicazioni. Qui le toilette ci sono e sono aperte 24 ore su 24. Un bel servizio. Che si aggiunge a quelli, anch’essi H24 dell’autosilo di via Zorzi e del Municipio. Ed è proprio in quest’ultimo luogo che si raggiungono ottimi risultati. Lo stato generale è quasi impeccabile. Pulizia e attrezzature sono moderne. C’è anche il bagno per i disabili. Unica pecca, i servizi igienici non sono segnalati per chi ad esempio da Piazza del Ponte percorre via San Damiano. Servirebbe un cartello. Nota di merito per il bagno pubblico di via Motta. Che seppur piccolo e con parecchi anni alle spalle risulta pulito, ben mantenuto e soprattutto presenta, in questa era di COVID, anche le indicazioni sulle misure di igiene e sul come lavarsi correttamente le mani.

Morcote da cartolina
Già eletto tra i borghi più belli della Svizzera, Morcote non sfigura. Da cartolina sono i servizi dell’autosilo Garavello, a inizio paese. Oltre a presentarsi moderni, puliti e dotati di tutto quel che serve, dal sapone all’asciugamano per le mani, sono ben segnalati e accessibili ai disabili. Quasi impossibile per un turista non vederli. Anche perché si trovano davanti alla cassa del parcheggio. E se per caso scappa mentre si sta passeggiando per il paese, nessun problema. Ci sono altri servizi dove partono e arrivano i traghetti, sul piccolo molo. Più minuti e spartani, certo. Ma ben tenuti e dotati di tutto.

Lugano tra alti e bassi

Non è invece un bel biglietto da visita il bagno che si trova nel sottopassaggio dei Cigni tra Piazza Riforma e il lungolago in centro a Lugano. Ordine e soprattutto pulizia latitano così come l’accessibilità e lo stato generale. Davvero un’occasione persa. Perché Piazza Riforma è il cuore pulsante della Città. Soprattutto per i turisti. Vanno meglio le cose dove si è deciso di attrezzarsi con wc moderni. Come di fianco al LAC, nei paraggi delle casse dell’autosilo del Palazzo dei Congressi e al Parco Ciani. Qui è tutta un’altra musica, anche se lo spazio è quello che è. Decisamente sottotono è invece la toilette di Piazza Molino Nuovo. Niente water. Solo «alla turca». Mattonelle e attrezzature che hanno visto giorni migliori. Scale per arrivare, quindi nessuna possibilità per disabili.

Fortezza anche per i bisogni
Varcato il Ceneri, si arriva nella capitale economica e amministrativa del cantone. Chi arriva a Bellinzona in treno è fortunato, perché alla stazione le toilette (a pagamento) sono di buon livello. Ma è meglio che si attrezzi a «farla tutta» perché poi, dentro le mura, ci vorrà del coraggio ad andare in bagno. Ad immagine della «casetta wc» nella piazzetta retrostante Palazzo Civico. Improponibile: porte perennemente aperte, scalino d’ingresso, pavimento allagato (non solo d’acqua) e due turche. Per fortuna non ci sono cartelli indicatori. Così al turista che gira per la Turrita, oltre a quella dell’autosilo Cervia (bene ma non benissimo), non resta che la «storica» toilette di Piazza Collegiata. Recentemente ristrutturata, offre anche una luce «ambience», bluastra, agli avventori, ma soprattutto salviette, sapone e buona accessibilità ai disabili. E i castelli? Meglio sbrigare le incombenze fisiologiche prima di salire sui manieri: la toilette nella Torre Bianca di Castelgrande è praticabile, anche se irraggiungibile per chi è in carrozzella. Lo stesso dicasi per Montebello, accogliente nel complesso seppur «compressa» tra le mura medioevali.

Locarnese über alles
Il Locarnese, turisticamente più frequentato in Ticino, viaggia dal buono all’ottimo in fatto di strutture, igiene, posizionamento. L’unica pecca è la segnaletica, quasi mai esistente. Ad Ascona, ad esempio, se si eccettua lo stradario generale non c’è alcun cartello che indichi la presenza delle toilette, né in quella d’ingresso al Borgo, di fronte al Cimitero, né all’imbarcadero sul Lungolago, l’unica peraltro nel centro cittadino. Entrambe però sono più che sufficienti per pulizia e comfort. Niente a che vedere con l’eccellenza dei servizi al piano -1 dell’autosilo comunale: spaziosi, con sapone e salviette in abbondanza e con una toilette esclusiva per portatori di handicap da fare invidia ad una clinica. Apprezzati dai tanti proprietari di cani i servizi - ben tenuti, ma siamo in bassa stagione - tra lido patriziale e golf.

I servizi per disabili
Così come i turisti rimarranno ben impressionati dalla nuova toilette pubblica installata al Parco della pace a Locarno: accesso facilitato, arredobagno ed elementi in acciaio inox, generalmente ben tenuta. Così come reggono gli storici bagni pubblici ai giardini Pioda (con tanto di contenitori per siringhe usate), piuttosto che al Debarcadero, entrambi con servizi riservati ai disabili. Mentre dietro Piazza Grande e Palazzo Marcacci, nell’unica toilette del salotto cittadino, le scale e le «turche» imbrattate sono un pessimo biglietto da visita.