Ticino

Riunione al gelo: caloriferi k.o. a Bellinzona

Durante il vertice sulla giustizia «era come stare in un igloo»
Fiorenzo Dadò all’uscita dalla gelida riunione. © CdT/ Chiara Zocchetti
Andrea Stern
Andrea Stern
22.12.2024 11:00

Il tema era scottante ma l’ambiente gelido. «Ci saranno stati dieci gradi, sembrava di stare in un igloo», dice una persona che lunedì scorso ha partecipato all’importante incontro tra la Commissione giustizia e diritti e il Consiglio della magistratura, in cui si è parlato in particolare della destituzione dei due giudici Siro Quadri e Francesca Verdi Chiocchetti. E mentre si parlava uscivano le nuvolette di vapore dalla bocca, la dimostrazione visiva che nella sala del Gran Consiglio c’era qualcosa che non andava, i caloriferi. «Ci hanno detto che c’era un problema di rodaggio», spiega uno dei presenti.

Il sistema di climatizzazione dell’aula del Gran Consiglio è infatti nuovo di zecca. È stato installato nel corso dell’estate e si trova così ad affrontare il suo primo inverno. Ma il rendimento dell’impianto, almeno finora, è stato piuttosto discutibile. Già nel corso della seduta plenaria del Gran Consiglio, la settimana precedente, numerosi deputati si erano lamentati prima della temperatura esageratamente elevata, poi invece dei venti polari che sembravano aver preso possesso dell’aula.

Un problema di non facile risoluzione

E in effetti è stata riscontrata la fuoriuscita di aria gelida da alcune bocchette, che sono state tappate alla bell’e meglio con del nastro adesivo. Una soluzione provvisoria che evidentemente non ha posto fine al problema, acuitosi durante il fine settimana e manifestatosi in tutta la sua rigidità all’arrivo dei primi commissari lunedì mattina. Qualcuno ha chiesto che si intervenisse immediatamente, che si trovasse il modo di far ripartire i caloriferi o almeno di portare una piccola stufetta. Ma non c’è stato verso. «Abbiamo dovuto restare tutti col paltò», racconta uno dei partecipanti, che non si capacita di come sia possibile che in Svizzera nell’anno 2024, quasi 2025, i rappresentanti del popolo siano costretti a lavorare al gelo.

Fortunatamente ora arrivano le vacanze, durante le quali si spera che qualcuno riesca a mettere mano al moderno impianto di climatizzazione di Palazzo delle Orsoline, poiché a quanto pare il freddo starebbe continuando a imperversare nell’aula del Gran Consiglio. Resta da capire se si tratta di un guasto o di un malfunzionamento. Oppure solo della volontà dell’impianto di dare un proprio contributo al contenimento dei costi d’esercizio dello Stato. 

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