L'incontro

«Siamo una coppia nella vita e nel lavoro, per noi il sigaro cubano non è solo business»

Le storie di Alain Proietto e Sofia Belfasto, imprenditori che hanno trasformato la loro passione in un lavoro (di successo)
©Gabriele Putzu
Andrea Bertagni
Andrea Bertagni
06.04.2025 15:30

Ci sono momenti nella vita (di quasi tutti) in cui, a posteriori, si capisce che la propria esistenza avrebbe potuto prendere un’altra strada, se fosse successo qualcos’altro o se quel momento non fosse, appunto, capitato. Nella vita di Alain Proietto, imprenditore nel ramo dei profumi e dei sigari, quel momento se lo ricorda bene. «Avrò avuto 17 o 18 anni e con un gruppo di amici, dopo una cena abbondante in un ristorante siamo usciti per fumare. A quei tempi coi pochi soldi che avevamo in tasca l’unico brivido era «pavoneggiarsi» con dei sigari dal prezzo contenuto. A un certo punto si avvicina un signore, che non ho più rivisto e ci ha detto: «Se volete fumare sigari, fumate almeno sigari di qualità». Detto questo, ci ha regalato un «cubano». Da quel momento in poi è scattato qualcosa dentro di me». Un qualcosa che ha determinato la vita di Proietto, perché oggi, a molti anni di distanza, l’imprenditore possiede una rete di tabaccherie specializzate, chiamate Cigar Must – da Lugano ad Ascona e Mendrisio - che in breve tempo, dal 2014 a oggi, sono diventate un punto di riferimento. Ma anche due franchising - uno a Mendrisio, l’altro a Lugano - del vero sigaro cubano, luoghi in cui i clienti hanno la certezza assoluta dell’origine dei sigari, Cuba appunto, in quanto il marchio Casa del Habano, così come si chiamano i due punti vendita appena citati, è un’emanazione (quasi diretta) dello Stato caraibico.

L’incontro con Sofia

«Un altro avvenimento molto importante nella mia vita è stato anche l’incontro con quella che sarebbe diventata poi mia moglie, Sofia Belfasto», sottolinea Proietto. Perché è proprio con lei, che è stata una delle primeCigar Sommelier in Europa, che l’imprenditore ha avviato e consolidato le sue attività imprenditoriali e non solo. Alain e Sofia sono infatti molto più di una coppia. Sono una squadra. Insieme decidono tutto. Dal colore delle pareti della nuova Casa del Habano aperta poco più di un anno fa in via Maspoli a Mendrisio, ai viaggi che compiono più volte all’anno in direzione di Cuba, isola che conoscono come le loro tasche. «Cuba è cambiata molto negli ultimi anni - spiega Proietto - e putroppo non in meglio. La fierezza del suo popolo è rimasta però immutata».

Entusiasmo e passione. Sono questi i tratti distintivi che contraddistingono questa coppia. Che lavora e si spende a favore della cultura del sigaro cubano. Lo si capisce entrando ad esempio nella Casa del Habano di Mendrisio. Che non è appunto soltanto un negozio di sigari, vini e liquori (dal rum alla tequila, dalla grappa al gin, dal whisky allo champagne), ma anche un bar, un ristorante, un museo e un luogo dove immergersi e appartenere a un’esperienza. Cuba qui, emerge in tutto il suo calore e sapore. «I nostri clienti sono in realtà nostri ospiti», chiarisce la coppia, mostrando i vari ambienti del locale: dal dehors alla intima sala riunioni, dal museo dove sono custoditi humidors e sigari da collezione agli spazi per mangiare e bere bene. Nulla è lasciato al caso. Ogni dettaglio è curato e messo al posto giusto. E i clienti, pardon, gli ospiti sembrano apprezzare. E non sono gli unici. Perché lo scorso marzo a Cuba Proietto e Belfasto hanno ricevuto il prestigioso Premio Habanos nella categoria Business, una sorta di premio Oscar per il settore del tabacco.

Il «premio Oscar»

«Le categorie ogni anno sono tre - fa sapere Sofia - la prima è dedicata ai produttori, quindi ai contadini e a tutto quanto avviene nelle manifatture cubane , la seconda riguarda la comunicazione, quindi giornalisti e influencer, mentre la terza, quella del business, premia appunto chi si è speso di più nella vendita e nella diffusione del marchio a livello mondiale». Un riconoscimento, quello appena assegnato alla coppia, che alla Svizzera mancava da dieci anni e che ha un signficato ancora più importante, sapendo «che come noi potevano vincerlo dei rappresentanti del marchio provenienti dall’Asia, un Continente tra i più rilevanti a livello mondiale».

La statuetta del premio fa bella mostra di sé nella Casa del Habano di Mendrisio. È posata accanto a una serie di cimeli e rarità di cui i due titolari vanno molto orgogliosi. Si capisce lontano un chilometro che per loro non è solo lavoro. Ma passione autentica per un mondo, quello dei sigari cubani, che ridurre a business è riduttivo. Perché per entrambi significa storia, cultura, tradizioni, incontri, sentimenti, relazioni e aneddoti.

L’inizio

Se è possibile partire da un momento nella vita imprenditoriale di una persona, questo, per Proietto, è senz’altro quello dell’apertura del primo punto vendita in Ticino all’interno del Fox Town. «Sono stato tra i primi ad aprire negli anni’90, quando la «Città della volpe» era appena nata. Il mio era un piccolo negozio di profumi, avendo io iniziato a muovermi nel campo dei profumi e dei cosmetici, appunto. A un certo punto ho ampliato l’offerta con la vendita di orologi e poi, più per piacere personale, che per una vera strategia, ho allargato anche ai sigari cubani. Mi ricordo che all’epoca mi dissi: «Se non ne vendo neanche uno, vorrà dire che me li fumerò io»». Nella realtà andò invece tutto bene. Tanto che quel punto vendita nel Fox Town c’è ancora.

Un secondo momento è stata l’apertura di una tabaccheria in Piazza Riforma a Lugano, oggi diventata un negozio Cigar Must a tutti gli effetti. «La tabaccheria di Piazza Riforma ha una storia molto particolare - chiarisce l’imprenditore -. Prima che subentrassi io, era già una tabaccheria perché questo è stato il volere di uno dei sindaci di Lugano di inizio Novecento che volle destinare quello spazio esclusivamente a questa attività. Là dentro, detto altrimenti, potrà esserci solo e soltanto una tabaccheria per volere del Comune».

La prima Casa

Passano alcuni anni e in Ticino approda la prima Casa del Habano. Si trova a pochi passi da via Nassa, poco prima dell’autosilo Motta. Al suo interno, come del resto a Mendrisio, il mondo dei sigari cubani si offre in tutta la sua completezza in un ambiente rilassato ed esclusivo, così come vuole la filosofia di Habanos SA, la società proprietaria dei marchi cubani, che ha solo 140 negozi nel mondo e quando decide di aprire le proprie Case è perché ha trovato delle persone capaci di esprimere e comprendere il vero spirito di Cuba. In via Motta e nella Casa del Habano di Mendrisio i clienti possono fare acquisti e gustarsi i sigari direttamente in loco grazie alle sale fumatori. Nel capoluogo del Mendrisiotto l’offerta si arricchisce. Perché accanto ai sigari si aggiunge anche una proposta gastronomica . Completa la rete, il punto vendita Cigar Must ad Ascona. Nel Borgo affacciato sul lago Maggiore è possibile scoprire e acquistare in particolare la vasta gamma Davidoff, nonché tutte le referenze del vitolario cubano, comprese edizioni limitate e regionali e molti altri sigari di provenienza caraibica e centroamericana.

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