Il commento

Tutte le autostrade che portano al mare

Ma ora si viaggia verso Berna, per la terza volta. Pensieri, parole e musica di un allenatore, alla vigilia della grande sfida
Mattia Croci-Torti
02.06.2024 06:00

A volte per trovare frasi, citazioni o pensieri che ci rimangono dentro non bisogna fare grandi giri o grosse ricerche. Basta, come nel mio caso, ascoltare la musica che risuona in casa dove, a turno, una delle mie figlie si trasforma in Dj manco fossimo in una discoteca di Ibiza. 

Ed è in una di queste «sessioni» musicali che mi è rimasta nell’orecchio una frase di un ritornello che un famoso gruppo italiano canta in una delle sue canzoni più popolari: la frase è molto semplice, tanto che al primo ascolto può sembrare pure molto banale: TI DEDICO LE AUTOSTRADE CHE PORTANO AL MARE.

All’inizio non avevo badato al significato che questa piccola frase poteva celare. Poi, riascoltandola e riflettendoci, ho capito che le autostrade che portano al mare di questo ritornello sono la metafora dei viaggi duri, lunghi, polverosi che però alla fine ti portano nel migliore dei posti.

Ed è in questo ultimo viaggio verso Berna che, seduto sul bus, attorniato dai miei collaboratori, mi riaffiorano i ricordi del lungo percorso che la mia squadra ed io abbiamo compiuto quest’anno. Siamo partiti il 25 luglio a Losanna, nella vecchia Pontaise, in uno stadio vuoto e desolante. Da lì abbiamo girato tutte le grandi città della nostra nazione con stadi, dove invece l’entusiasmo della gente lo senti dal primo instante. Abbiamo fatto tappe in piccoli paesi pieni di passione ed euforia come Gunzwil e Lancy. Abbiamo piantato le tende a Zurigo per qualche notte di gala europeo. Quando siamo usciti dai confini nazionali siamo passati da Bruges, la Venezia del Nord, dalla dinamica Bruxelles, dalla maestosa Istanbul, per finire nei fiordi norvegesi, a Bodo, dove i più fortunati hanno visto splendere l’aurora boreale.

Prima di partire, la valigia conteneva qualche vestito e un paio di scarpe da calcio. Dopo ogni chilometro, però, abbiamo iniziato a riempirla con dosi di esperienza, di consapevolezza, di forza e di entusiasmo che partite memorabili e vittorie mai scontate ci hanno dato.

In questo viaggio non siamo mai stati da soli. Nei nostri cuori ci sono sempre gli incoraggiamenti delle persone a cui vogliamo bene, i nostri famigliari e nostri amici. Nei nostri occhi ci sono tante immagini dei tifosi bianconeri che ci hanno seguito dappertutto, che non hanno mai smesso di sostenerci, a cui non smetteremo mai di dire GRAZIE.

Ed eccoci arrivati a oggi, dopo 51 partite, agli ultimi metri del nostro tour de force, a giocarci la Coppa più bella. Lo facciamo con voi che anche quest’anno avete voglia di spingerci a dare il massimo. Siete più di 12’400. Che spettacolo. Un bagno di folla. Una marea bianconera… È questo, il mare al quale mi portano le mie autostrade.