Made in Ticino

Tutto fila liscio, all'ex Monteforno

Nicola Franchi con la sua Astris ha riempito un grande vuoto, a Giornico – Ci racconta come è andata
©Alessandro Crinari
Andrea Stern
Andrea Stern
16.06.2024 12:30

Qualcuno l’ha definito un «sommelier degli oli minerali», lui preferisce ritenersi un «farmacista industriale». Nicola Franchi, di formazione chimico, è l’uomo che nel 1997 ha creato la Astris di Giornico, l’unica azienda ticinese e tra le poche in Svizzera a produrre oli lubrificanti per l’industria ma anche oli per i motori delle automobili, dei trattori o delle motoseghe che tagliano la legna sulle montagne leventinesi.

«Siamo stati tra i primi a elaborare degli oli biodegradabili, che minimizzano l’impatto in caso di dispersione nell’ambiente», dice con fierezza il fondatore e direttore della Astris, nome che deriva dal genitivo della declinazione latina della parola «stella».

In effetti la Astris è stata la prima stella spuntata nella desolazione lasciata a Giornico dalla chiusura della Monteforno, la storica acciaieria che per alcuni decenni era stata la principale industria ticinese ma che nel 1994 aveva definitivamente issato bandiera bianca.

L’inizio nel Mendrisiotto

«Dopo il diploma come chimico industriale e alcune esperienze professionali in raffineria, negli anni ‘80 mi venne l’idea di creare un impianto di produzione di lubrificanti nel Mendrisiotto, appoggiandomi a uno dei tanti depositi di carburanti che allora costellavano il territorio - racconta Franchi -. L’attività partì bene e grazie alle mie conoscenze non fu difficile inserirsi nel mercato. Negli anni ‘90 però iniziò lo smantellamento dei depositi, sicché dovetti mettermi alla ricerca di nuovi spazi. Trovai la soluzione ideale sul sedime della Monteforno, dove presi in affitto 12mila metri quadrati, di cui 5mila edificati».

In quell’area dismessa NicolaFranchi sistemò gli edifici esistenti, costruì dei serbatoi e portò i macchinari necessari per la produzione di oli lubrificanti. «Non fu evidente, c’era da investire parecchio - ricorda -, ma ebbi la fortuna di potermi avvalere dell’aiuto delCantone, che accolse con favore la mia iniziativa e la sostenne tramite il promovimento economico. Ne sono grato, perché in breve tempo la scelta di Giornico si rivelò azzeccata. Conquistai nuovi clienti, potei allargare l’attività finché nel 2003 acquistai gli stabili e i terreni e feci ulteriori investimenti».

In Svizzera, ma anche in Asia

Oggi la Astris è una realtà consolidata che fornisce ogni anno migliaia di tonnellate di oli lubrificanti, destinati soprattutto al mercato interno ma che in parte vengono esportati anche in Asia, dove i prodotti svizzeri sono particolarmente apprezzati.La Astris è una realtà consolidata, si diceva, che però è poco nota al pubblico, poiché quasi tutti gli oli che escono dagli stabilimenti di Giornico finiscono sul mercato con altri marchi.

«Noi lavoriamo essenzialmente per rivenditori - spiega Franchi -. Non siamo presenti con un nostro marchio sul mercato svizzero ma riforniamo alcuni grandi aziende molto conosciute. Noi produciamo l’olio per loro, lo confezioniamo, lo etichettiamo a loro nome e spesso lo inviamo anche al cliente finale. Ma il nome Astris non compare.Solo sul mercato asiatico siamo presenti direttamente, con il nostro Astris Swiss Oil, che vendiamo in flaconi particolarmente curati a livello estetico. Un prodotto che è da tempo apprezzato a Taiwan, di recente anche in Vietnam e che speriamo di poter introdurre presto in Cina».

La qualità fa calare il fabbisogno

Nuovi mercati che devono consentire di compensare la progressiva contrazione del fabbisogno indigeno. «Non solo in Svizzera, ma anche a livello mondiale il nostro settore è in calo - afferma Franchi -. Non perché non si usano più oli, ma perché questi sono diventati sempre più performanti. Si pensi, per esempio, che quarant’anni fa si faceva il cambio dell’olio motore ogni 5.000 km, oggi su tante automobili basta farlo ogni 30.000 o addirittura 40.000 km. Lo stesso fenomeno si riscontra nell’industria. È migliorata la qualità sia dei macchinari, sia dei lubrificanti.A volte ci capita di esaminare macchinari che vanno avanti da vent’anni con lo stesso olio idraulico, eppure è ancora perfetto».

Colpa, o merito, di quei «farmacisti industriali» come NicolaFranchi che negli anni hanno saputo affinare gli oli e adeguarli alle nuove esigenze. «Anche gli oli di base sono qualitativamente molto diversi rispetto a quarant’anni fa - prosegue -. Gli oli minerali convenzionali, derivati dal petrolio, hanno lasciato sempre più spazio agli oli sintetici, che hanno un miglior indice di viscosità, migliori proprietà a freddo e una minore volatilità. Questi oli sintetici vengono prodotti sia in Europa, sia inAsia. Per quanto riguarda gli additivi, invece, ci riforniamo soprattutto nel nord della Francia o in Italia».

Tutte queste componenti vengono trasportate a Giornico, dove si affinano le miscele in base a formule ben precise, con una lavorazione che non supera i 50/60 gradi. «Mi piace definire la nostra azienda come una farmacia industriale perché è quello che siamo - riprende Franchi -. Noi acquistiamo all’estero le componenti e qui le cuciniamo, se si può dire così, a dipendenza delle esigenze del cliente. Abbiamo inoltre un bel laboratorio attrezzato per tutti i controlli analitici e per la ricerca».

Proiettati verso il futuro

È soprattutto nell’ambito degli oli industriali - più o meno la metà della produzione della Astris - che è possibile sviluppare ed elaborare nuove ricette. Per quanto riguarda gli oli per motori, invece, le esigenze sono dettate dalle varie case automobilistiche.L’olio deve rispettare tutta una serie di criteri, legati non da ultimo alla crescente esigenza di limitare le emissioni.

In entrambi i casi il meccanismo funziona bene, anche grazie all’esperienza acquisita negli anni dei 14 dipendenti della Astris, tutte persone che hanno appreso la professione in azienda, visto che non esiste una formazione di miscelatore di oli. «Io sono in questo settore da ormai più di quarant’anni - spiega Franchi -. Ho formato dei collaboratori che sapranno assicurare il futuro di questa azienda. Il mercato non è semplice ma possiamo contare sulla fedeltà dei nostri clienti che ci conoscono e sanno di poter fare affidamento su di noi».

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