Agno

Un milione per restare in quota

Ottimismo all'aeroporto di Lugano dopo il credito concesso dalla Città
©Gabriele Putzu
Red. La Domenica
01.12.2024 12:00

Il credito da 1,2 milioni di franchi approvato lunedì sera dal Consiglio comunale di Lugano rappresenta il primo vero investimento nell’aeroporto, seppur minimale, da quando la Città ne ha ripreso in mano le redini. Un passo che permette ora di progettare il futuro, spiegano il direttore Christian Castelli e il capodicastero Filippo Lombardi.

Signor Castelli, come valuta l’approvazione del credito da parte del Consiglio comunale?
«Dopo l’annunciata volontà del Municipio di mantenere la gestione operativa dello scalo, oggi accogliamo con piacere la volontà del legislativo comunale di dotare degli strumenti necessari l’aeroporto di Lugano per mantenere un’alta qualità dei servizi e di sicurezza».

Come verranno spesi questi soldi?
«Il credito mira a dare risposte concrete atte ad incrementare la sicurezza dei passeggeri, del personale e delle operazioni. Il credito di oltre un milione di franchi include interventi quali il rinnovamento dell’impianto di illuminazione della pista oramai giunto al termine della sua vita funzionale ed al rifacimento della segnaletica orizzontale della pista. Questi sono interventi di manutenzione ordinaria che ogni 8-10 anni vanno affrontati. Per contro, altri interventi, come per esempio il risanamento fonico, rientrano nell’impegno ad aumentare la sostenibilità ambientale. Vorrei anche sottolineare come dal 2020 la gestione transitoria dell’aeroporto ha apportato alle casse della Città oltre 2 milioni di franchi».

Che idea si è fatto dell’aeroporto in questi primi mesi di lavoro?
«Gestire un aeroporto comporta affrontare una serie di sfide complesse e diversificate. Ne deriva che anche per l’aeroporto di Lugano-Agno sono all’ordine del giorno le sfide significative, ma anche le opportunità di trasformazione e crescita. Va pure sottolineato come la regolamentazione dell’industria dell’aviazione col passare del tempo diventa sempre più stringente. Pertanto, gli aeroporti dovendo conformarsi a una vasta gamma di regolamenti nazionali e internazionali, che riguardano la sicurezza, l’ambiente, la gestione del traffico aereo e altri aspetti operativi devono attivamente monitorare lo stato delle cose per poi pianificare interventi puntuali di mantenimento o miglioramento dell’infrastruttura».

Signor Lombardi, la Città di Lugano ribadisce l’importanza dell’aeroporto di Agno. Quali sono le sfide che deve ora affrontare?
«Al momento le sfide sono tante e complesse. Dalla revisione della scheda del piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica ( la scheda PSIA), al progetto di nuovo avvicinamento satellitare, al rinnovo della concessione federale scadente nel 2026. LuganoAirport nel breve pone l’accento sulla sostenibilità economica dell’aeroporto tramite una gestione attenta delle risorse finanziarie, ed una maggiore diversificazione delle entrate».

E a medio termine?
«Una delle principali sfide sarà quella di realizzare un partenariato pubblico-privato per garantire la continuità delle operazioni aeroportuali e attrarre investimenti privati necessari per il rinnovamento delle infrastrutture. Questo modello mira a mantenere il controllo pubblico sulle operazioni quotidiane, mentre gli investimenti immobiliari e infrastrutturali verrebbero gestiti da partner privati. Una volta affinata la proposta, e accettata dal legislativo comunale, ci saranno le basi per attrarre privati per investimenti atti a rinnovare l’infrastruttura aeroportuale ».

A quel punto potranno tornare i voli di linea?
«Le decisioni prese nei prossimi anni saranno determinanti per il futuro dell’aeroporto. La combinazione di partenariati strategici, innovazioni infrastrutturali e diversificazione delle attività dovrebbe garantire sia un consolidamento di questo importante asset regionale per il tramite dei voli di general e business aviation e nel contempo porre le basi per finalmente attrarre, oltre a voli charter, uno o più operatori per la linea. La chiave sarà trovare un equilibrio tra innovazione, sostenibilità e collaborazione strategica».