Una «touche» di visibilità

«Ci fa molto piacere che l’abbiate notato - osserva Juan Schümperli -, la nostra idea era proprio quella di essere più visti, che più gente ne parli».
Flashback. Giorni di inizio aprile 2025. Movimenti diurni sul campo di calcio della Chiodenda ad Agno. Sorprendenti, se si considera che fino ai giorni precedenti il prato è stato terreno fertile esclusivo per cornacchie, aironi, talpe, tarassaco, ranuncoli. Osservando i lavori in corso, spariscono le porte da calcio per lasciare spazio a porte a H: voilà, qui si giocherà a rugby. Un manifesto appeso alla recinzione che separa la Chiodenda da Via Lugano annuncia che il 5 aprile avrà luogo un evento sportivo di inaugurazione del campo organizzato dal Rugby Lugano. A qualche giorno di distanza, contattiamo il presidente del club bianconero Juan Schümperli per chiedere lumi inerenti a questo passaggio dal poco visibile «storico» campo di Muzzano al molto appariscente campo di Agno.
Lavori in corso
Un impianto elettrico in via di realizzazione da parte delle Aziende Industriali di Lugano AIL all’origine del cambiamento. «Sul nostro campo di Muzzano di proprietà di AIL passerà una strada per dei lavori che dovrebbero durare 2-3 anni. Si rendeva così necessaria una soluzione, ossia un campo su cui giocare e allenarci», spiega il dirigente bianconero. Problematica sulla quale si chinano tre «figure» decisive, la stessa AIL, il comune di Agno e il Dicastero sport della città di Lugano. Il risultato è stato la possibilità di far cambiare sport alla superficie della Chiodenda. «Gestione e cogestione della struttura di Agno sono affidate al Dicastero sport di Lugano e al nostro club, le AIL invece ci stanno dando una grande mano per quello che riguarda tutta la parte elettrica per poter giocare ed allenarci sul nuovo campo». Juan Schümperli ci illumina in merito ai problemi di illuminazione determinati dalla presenza dell’aeroporto.
«Avremo la possibilità di illuminare il campo, cosa mai successa negli anni scorsi ad Agno. Grazie a un accordo con l’aeroporto verranno collocati pali della luce alti 6 metri, la massima altezza consentita, che però potranno essere accesi solo a partire dalle otto di sera». Da qui il problema. «L’orario delle 20 non ci permette di allenare le squadre giovanili. Così sempre grazie a Dicastero sport, comune di Agno e AIL ci verrà data la possibilità di sfruttare una parte di prato, quello vicino al campeggio e all’Aldi, con luci che potranno venire accese già alle 18».
Soluzioni comunque a tempo parziale. «Abbiamo un contratto di almeno tre anni, poi torneremo a Muzzano. Tuttavia, se saremo bravi raddoppiando i soci e il numero di giocatori, potremo magari tenere entrambi i campi». Sempre che il controverso progetto della circonvallazione Agno-Bioggio prima o poi - per ora poi - non si materializzi «polverizzando» la Chiodenda.
Promuovere questo sport tra i giovani
Vantaggi e obiettivi del nuovo campo. «Abbiamo maggiore visibilità, un po’ di spazio pubblicitario, potremo forse contare su qualche entrata in più da parte degli sponsor, ma la nostra maggiore preoccupazione, il nostro principale obiettivo, è riuscire a far crescere maggiormente il nostro settore giovanile». Alcune cifre. «Il settore giovanile oggi comprende una sessantina di giocatori, mentre gli adulti sono una cinquantina. Contiamo inoltre una decina di persone nel cosiddetto Rugby Fit (misto 14+, genitori), per cui complessivamente sono circa 130 persone le persone che in questo momento stanno giocando a rugby da noi»
Presidente del Rugby Lugano dal 2014, Juan Schümperli, di origine argentina, è stato presidente dell’Associazione Rugby Svizzera Italiana (ARSI) - dal 2024 Federazione Ticinese di Rugby (FTR) - ed è responsabile per la Federazione svizzera (FSR) dello sviluppo del rugby in Ticino. In questo contesto, al nostro interlocutore preme sottolineare il grande lavoro svolto per promuovere il rugby nel cantone. «Abbiamo tre direttori tecnici regionali che operano in tutto il Ticino affinché il rugby venga diffuso nelle scuole. Unitamente ai nostri monitori GS, quest’anno siamo riusciti a svolgere 300 ore di lezioni nelle scuole elementari e medie. Con i tre tecnici regionali, anche professori di educazione fisica, abbiamo inoltre organizzato una giornata educativa e informativa sul rugby con una ventina di professori di educazione fisica con l’obiettivo che portino questa disciplina sportiva nelle scuole come attività quotidiana. Con queste iniziative auspichiamo che più giovani si avvicinino a questo sport».
Ieri, sabato 26 aprile 2025, ore 15. Di scena alla Chiodenda la sfida di LNB tra il Rugby Lugano, capolista, e il Neuchâtel, una delle due sole squadre ad aver battuto finora i bianconeri. Tra pass, scrum, touche e drop le azioni da gioco si susseguono, mentre oltre la recinzione le auto sfilano nelle due direzioni lungo Via Lugano: in qualche modo, le persone al volante o sui sedili passeggeri, ieri, avranno intravisto lo sport del rugby.