L’universo

La SUPSI e la crescente richiesta di infermieri

L’intervista ad Anna Piccaluga-Piatti e Carla Pedrazzani dalla SUPSI
FOTO DI CHIARA ZOCCHETTI
Diana Da Costa Santos
Diana Da Costa Santos
19.11.2020 00:00

Abbiamo parlato del mondo della professione infermieristica con Anna Piccaluga-Piatti, Responsabile formazione base del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) della SUPSI e a Carla Pedrazzani, Responsabile del Bachelor SUPSI in Cure infermieristiche.

È noto a molti il crescente fabbisogno di personale infermieristico in relazione ai professionisti formati. Quali ritenete siano le principali cause di questa carenza?

«Il fabbisogno di infermieri cresce sulla base di tanti aspetti, tra i quali l’invecchiamento della popolazione con un aumento delle malattie croniche e delle polimorbidità.

Sulla carenza di personale infermieristico, ci sono due elementi da tenere in considerazione: il numero di persone che si forma e il numero di persone che lascia la professione. Ci sono anche alcuni pregiudizi che non aiutano a scegliere di diventare infermieri: per esempio il fatto che si creda che sia una “professione femminile” (che potrebbe disincentivare i ragazzi) o che sia legata a una “vocazione”».

Credete che sia il percorso formativo a «spaventare» le persone o la vita professionale a cui andrebbero incontro?

«A spaventare potrebbe essere l’immagine che si ha di questa professione. Si tratta però di un’immagine che non tiene conto dell’evoluzione di questa professione e delle opportunità che offre. È chiaro che spaventa anche il fatto che comporti un lavoro prevalentemente a turni, che potrebbe associarsi a una difficile conciliazione con altre attività o aspetti della propria vita».

Quali sono le caratteristiche del Bachelor SUPSI in Cure infermieristiche? Più in generale quali sono i percorsi offerti della SUPSI nell’area socio-sanitaria?

«Il Bachelor in Cure infermieristiche si caratterizza per: l’accento sulla pratica professionale basata su evidenze scientifiche; l’utilizzo di una didattica basata su situazioni cliniche e centrata su metodologie attive di costruzione del sapere; l’attuazione del clinical assessment per esprimere giudizi e valutazioni professionali; un forte accento sulla riflessione nell’azione e sulla continua alternanza tra teoria e pratica. Si tratta di un percorso di formazione interprofessionale in cui gli studenti sono a stretto contatto con quelli di altre professioni sanitarie.

L’offerta formativa in ambito socio-sanitario al DEASS è ampia. Partendo dai Bachelor, oltre al triennio in Cure infermieristiche, offriamo percorsi di studio in Fisioterapia, Ergoterapia e Lavoro sociale (con indirizzo in ambito educativo o in assistenza sociale). Abbiamo anche due percorsi di Master, quello in Cure infermieristiche e quello in Lavoro sociale, offerto a Losanna dall’HES-SO in collaborazione con la SUPSI».

Anna Piccaluga-Piatti, Responsabile formazione base del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) della SUPSI
Anna Piccaluga-Piatti, Responsabile formazione base del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) della SUPSI

Quali importanti insegnamenti riceve lo studente di Cure infermieristiche? Quali sono le capacità che vengono più sviluppate lungo il suo percorso formativo?

«Per la formazione facciamo riferimento al profilo di competenza che è definito a livello nazionale. I programmi rispondono alle normative europee e alle condizioni quadro della confederazione.

Le competenze infermieristiche si situano a livello clinico-disciplinare, comunicativo, organizzativo, collaborativo, educativo e di promozione della salute. Puntiamo molto sull’interdisciplinarietà, fondamentale nella pratica professionale. Le competenze si acquisiscono nell’alternanza teoria-pratica, sia durante i corsi che negli stage. Per lo svolgimento degli stage o di interi semestri di formazione, vi è inoltre la possibilità di recarsi fuori cantone, in Europa, oppure di essere inseriti in progetti di cooperazione internazionale in tutto il mondo».

Ci sono delle «caratteristiche di base» che deve avere una persona per entrare in questo ramo professionale?

«È una professione di relazione, quindi chi la sceglie deve avere il piacere di stare e di relazionarsi con le persone. Inoltre sono altrettanto importanti la capacità di riflessione e la curiosità, la propensione al lavoro in team, la resilienza e il desiderio di continuo aggiornamento».

Credete che ci saranno ripercussioni sul sistema sanitario svizzero se non ci saranno abbastanza persone formate in quest’area?

«Si tratta di una professione centrale nell’erogazione delle prestazioni di cura, quindi inevitabilmente la carenza di infermieri potrebbe avere delle ripercussioni sulla qualità delle stesse».

Carla Pedrazzani, Responsabile del Bachelor SUPSI in Cure infermieristiche
Carla Pedrazzani, Responsabile del Bachelor SUPSI in Cure infermieristiche

Quale messaggio volete lasciare a chi ci legge e che magari sta tenendo in conto la possibilità di diventare infermiere o lavorare in ambito sociosanitario?

«La professione di infermiere/a è molto stimolante, arricchente e diversificata. Apre a numerose prospettive di carriera e a molteplici possibilità di esercitare l’attività in contesti molto differenziati (non solo clinici). Inoltre è una professione che può dare moltissime soddisfazioni nella relazione di cura e nell’incontro con l’altro».

In occasione della tavola rotonda virtuale del 26 novembre, in che modo sarà possibile scoprire le professioni socio-sanitarie?

«L’evento del 26 novembre 2020 permetterà di conoscere più da vicino il lavoro e le prospettive di carriera di infermieri, fisioterapisti, ergoterapisti, educatori e assistenti sociali ascoltando le testimonianze di alcuni professionisti della realtà socio-sanitaria locale. In un secondo momento, e compatibilmente con l’evoluzione della situazione sanitaria, verranno organizzati degli atelier pratici. L’evento si rivolge a tutti gli studenti interessati alle professioni socio-sanitarie e ai percorsi di studio offerti dalla SUPSI. Per maggiori informazioni: www.supsi.ch/deass»