«Purtroppo è una Coppa del Mondo solo per benestanti»
Per amore della Nati spenderanno migliaia di franchi per dormire nella cabina di una nave. «Il grande problema del Qatar - spiega Davide Santini, titolare dell’agenzia PS Sport di Lugano - è che ci sono solo 30.000 posti letto, di cui il 90% occupato direttamente dalla FIFA. Trovare una stanza d’albergo è estremamente difficile».
Oltre che dispendioso. Al momento su Booking.com la camera più conveniente per i dieci giorni in cui la Svizzera prenderà parte alla fase a gironi è data a 5.664 franchi. In un albergo a due stelle, senza colazione. Chi cerca un appartamento può arrivare a spendere anche più di 100.000 franchi. L’unico aspetto positivo per i tifosi ticinesi è che i voli da Malpensa sono relativamente economici, vista l’assenza dei tifosi italiani.
In cabina senza oblò
«Noi siamo riusciti a creare dei pacchetti - riprende Santini -, che partono da circa 5.000 franchi per chi alloggia in una cabina senza oblò. Quattro anni fa in Russia per lo stesso importo avevamo trovato degli alberghi molto belli. Ma in Qatar non c’erano alternative. Purtroppo questo è un Mondiale solo per tifosi benestanti».
Cionondimeno sono parecchie decine i tifosi che dal Ticino si involeranno per Doha tra il 24 novembre e il 2 dicembre, quando la Svizzera affronterà nell’ordine Camerun, Brasile e Serbia, con la speranza di prolungare il soggiorno nell’emirato.
«Noi saremo una ventina - dice Santini -. Molti meno che in altre occasioni, ma questo è un Mondiale particolare. C’è chi non può permettersi di prendere vacanza poco prima di Natale, chi si è scoraggiato per l’aspetto dei costi e chi in un modo o nell’altro ha voluto boicottare un’edizione non propriamente limpida dal profilo dei diritti umani».
Il supertifoso non ci sarà
Tra questi c’è Luca Loutenbach, il tifoso giurassiano divenuto una celebrità per la sua mimica durante la partita con la Francia agli ultimi europei. «Se andassi in Qatar - ha detto Loutenbach -, andrei contro i miei valori».
Gli spalti qatarioti saranno disertati anche da Sigi Michel, l’uomo coi baffi meglio noto come «Trompeten-Sigi» per la sua immancabile tromba. Non ci sarà neppure, nel nostro piccolo, il deputato leghista Stefano Tonini. «Sto costruendo casa e a breve mi sposerò - spiega il fedelissimo tifoso della Nati -. Il mio non è un boicottaggio, ma questa volta non riesco proprio a partecipare».
Il gruppo dei politici
Saranno invece della partita diversi dei tradizionali compagni di avventura di Tonini. A partire dal sindaco di Lumino Nicolò Parente. «Saremo in sette - spiega Parente -. Noi come gruppo di tifosi ci troviamo sempre a cena già il giorno del sorteggio, così appena escono le date delle partite della Svizzera ci mettiamo subito alla ricerca delle offerte migliori».
Volo, albergo e biglietti per le partite. «Di questo mi occupo io - spiega l’avvocato e deputato leghista Enea Petrini -. Ho la fortuna di essere giudice della Swiss Football League da ormai 35 anni, solitamente non ci sono problemi a trovare i biglietti».
Biglietti poco richiesti
Va detto che quest’anno i biglietti non sono andati esattamente a ruba. La federazione svizzera ha fatto sapere di aver esaurito solo il 50% del suo contingente. Per le partite contro la Serbia e il Camerun sono stati richiesti 1.500 biglietti, per il Brasile 2.500. Cifre modeste, rispetto alle scorse edizioni.
«Ci sono altre agenzie che hanno boicottato questo mondiale - riprende Santini -. Anche noi chiaramente non condividiamo tutto ciò che è successo nella preparazione di questo evento. Forse sarebbe stato meglio che i mondiali non venissero assegnati al Qatar. Però la FIFA ha scelto così. A questo punto cosa possiamo fare? Noi riteniamo che la Nazionale svizzera abbia diritto ad avere il suo spicchio rossocrociato nello stadio. Noi andiamo in Qatar per sostenere i nostri calciatori».
L’ambiente festoso
Lo stesso spirito che anima il Suisse Fans Club Lumino, che dal 1994 segue la Nati fino in capo al mondo. «Quando c’è una grande manifestazione i prezzi aumentano sempre - osserva Davide Righetti, vicepresidente del club -. Quest’anno i pacchetti partono da 6.000 franchi, ma per il Brasile e il Sudafrica erano stati ancora più cari. È vero che in Qatar c’è il problema della mancanza di alberghi. Noi abbiamo ripiegato su una nave da crociera ormeggiata al porto. Va benissimo così. Almeno sulla nave ci sarà l’ambiente festoso che forse mancherà in città. Saremo ben 6.800 tifosi da tutto il mondo».
Gli argentini, fiduciosi, hanno già riservato il loro posto sulla nave fino alla finale di domenica 18 dicembre. Gli svizzeri invece restano alla finestra, in attesa dei risultati sul campo. Quel che è certo è che sulla nave, essendo in territorio internazionale, potrà più facilmente crearsi quell’ambiente festoso che forse mancherà in città. «Nel nostro gruppo saremo in nove, tra cui anche due donne - precisa Righetti -. Chiaramente dovremo tutti adeguarci alla cultura locale e seguire le loro regole a livello di abbigliamento e comportamento. Ma non credo che sarà difficile. Alla fine per noi quello che conta è poter essere allo stadio per incoraggiare la nostra Nazionale. Comunque vada, sarà una festa».