A Ginevra troppe tentazioni durante i lavori della Società delle Nazioni
La Nota
Un giornale ginevrino, per giustificare la chiusura dei giuochi nei Kursaals, racconta che questi giuochi presentavano un pericolo per i periodi di assemblea della Società delle Nazioni, poichè c’erano degli addetti ai servizi diplomatici e dei corrispondenti di giornali i quali si mangiavano al giuoco gli stipendi e gli anticipi per spese di telegrammi. Questo prova, anzitutto, che c’è l’uso di fare una selezione molto accurata del personale da mandare a Ginevra per seguire i lavori della Società delle Nazioni; gli addetti ai servizi diplomatici e i corrispondenti di giornali vengono evidentemente scelti fior da fiore.
Chiusi i giuochi dei Kursaals a poste di due e cinque franchi, tutti quei funzionari e quei giornalisti che si mangiavano stipendi e spese al tavolo della boule (proprio solo al tavolo della boule?) andranno in chiesa a sentire i Quaresimali o, se di Maggio, a fare la divozione del Mese di Maria e a fine mese si troveranno in tasca intatto lo stipendio e il gruzzolo per le spese di telegrammi.
Auguriamoci che fra quel personale internazionale che viene mandato a Ginevra per la Società delle Nazioni non ci siano qualcuno dedito al vino o alla birra o al whisky, se no Ginevra, per non danneggiare la Società delle Nazioni, sarà costretta a far chiudere tutti i ristoranti, i bars, le osterie e a stabilire il regime secco.
Che se poi fra il sullodato personale ci fosse qualcuno di tendenze dongiovannesche con uno speciale «penchant» per le donne altrui, vedremmo Ginevra costretta a proibire la circolazione delle signore belle o anche solamente mediocri e obbligare con speciale ordinanza i signori mariti a tenere in casa le rispettive consorti, tutto per non indurre in tentazione e magari in peccato quel personale che si rosicchiava alla boule e continuerà a mangiarsi al poker stipendi ed anticipi.
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