Cent'anni fa

A proposito dello sciopero nei porti inglesi

Le notizie del 19 febbraio 1924
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
19.02.2024 06:00

Lo sciopero nei porti inglesi
Londra. 18 ag (Havas) – I giornali calcolano a circa 8.000 il numero dei lavoratori dei porti appartenenti al sindacato indipendente di Londra che continueranno il lavoro. Gli scioperanti hanno annunziato che invieranno sul posto dei gruppi di guardia. Si temono degli scontri. Era corsa voce che MacDonald sarebbe intervenuto per tentare di por fine al movimento. Secondo il Daily Herald questa informazione è prematura, benchè sia esatto che il primo ministro è pronto ad entrare in azione appena lo riterrà opportuno. Egli non ha preso nessuna decisione in merito. Il giornale aggiunge che MacDonald è rientrato ieri a Londra e che presiederà quest’oggi il consiglio dei ministri, che si terrà prima dell’apertura della Camera.

I giornali si preoccupano soprattutto del vettovagliamento della popolazione. Essi pubblicano statistiche, dal contenuto differente, sulla quantità di viveri disponibili. Il Times, che ha interpellato i rappresentanti delle principali case di importazione, ritiene che per il momento non vi è alcuna ragione per aumentare i prezzi dei viveri, ad eccezione forse della carne. Il giornale esprime tuttavia il parere che la situazione potrebbe sensibilmente peggiorare prima della fine della corrente settimana, sopra tutto se le prospettive per la fine del conflitto non sono favorevoli. Il Daily Express segnala che lo sciopero non ha avuto finora nessuna ripercussione sul traffico continentale dei porti di Douvres e di Folkestone.

La giornata delle 8 ore in Inghilterra
Londra, 18 ag (Havas) – Secondo il Daily Express, Miss Bonnefield, segretaria parlamentare del ministero del Lavoro, avrebbe annunziato che il governo spera di presentare prossimamente un progetto di legge che applica la giornata delle 8 ore a tutte le industrie e ciò conformemente agli accordi di Washington.

La lista elettorale nazionale per la Lombardia
Roma, 18 (ag) – L’on. Mussolini ha approvato oggi, fra altre, la lista dei candidati governativi per la Lombardia. La lista, attesa con vivo interesse a Milano, ha per capo lista lo stesso presidente del Consiglio. Dei 48 candidati solo la metà appartengono effettivamente al partito fascista. Gli altri sono membri di partiti affini (liberali e democratici) ed anche di partiti dell’opposizione, dai quali si sono però staccati. Questo è il caso dell’ex ministro Cavazzoni e del deputato Padulli, appartenenti al partito popolare cattolico. I giornali prevedono che fra 2 giorni le liste fasciste per tutte le circoscrizioni saranno terminate.

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