Musica

Addio a Zagor Camillas, un lutto che echeggia fino a Lugano

Morto a 46 anni, Mirko Bertuccioli, volto storico dei Camillas, ha lasciato un segno anche nella nostra scena musicale
Marija Miladinovic
15.04.2020 13:00

«Sono sempre lì a dire e fare e cantare e rovesciarvi e sorridervi». Zagor viene ricordato così dai suoi Camillas sulla loro pagina Facebook. Una sequenza di parole che parla del modo di essere e di fare musica di Mirko Bertuccioli: talvolta scalmanato, spesso coinvolgente, sempre onestamente divertente. L’artista di Pesaro, affetto da coronavirus, è morto ieri nella sua città all’età di 46 anni dopo che il suo stato di salute si era irrimediabilmente aggravato, al punto da rendere necessario, già dall’inizio di marzo, il ricovero in rianimazione.

Mirko Bertuccioli, detto Zagor, è stato uno dei fondatori del gruppo I Camillas insieme all’altro volto storico Vittorio «Totò» Ondedei, detto Ruben (il terzo da sinistra), del quale fanno parte anche Enrico Liverani, che nella famiglia musicale ha preso il nome di Michael Camillas e a Daniel Gasperini, ossia Theodore Camillas. Provenienti da gruppi diversi, I Margot e i Fangoso Lagoons, Mirko e Vittorio decisero prima di formare gli Aerodynamics con i quali, nel 2000, pubblicarono l’album di debutto, «Courmayeur» e poi, nel 2004, diedero invece vita al duo I Camillas, cui poi si aggiungeranno - dal 2007 al 2009 - Lorenzo Scarpetti (Orson Camillas), Michael dal 2015 e Theodore dal 2018.

Zagor e Ruben sono entrati nelle case del pubblico italiano (e italofono) nel 2015, con la loro esibizione di «Bisonte» (vedi video sopra) nel programma Mediaset Italia’s got talent, in un’edizione in cui arrivarono poi in finale. La loro fama ha quindi potuto continuare a consolidarsi con lavori importanti come quello per Colorado, trasmissione di Italia 1, per il quale hanno curato la sigla, oppure «Il gioco della palla» (vedi sotto) voluta nel programma calcistico della Gialappa’s Band andato in onda su Rai4, per dirne alcuni.

La loro impronta è però rimasta radicata nell’indie e nel rock alternativo italiani. I Camillas non hanno infatti mai smesso di esibirsi in ambienti alla mano: piccoli eventi, aperture di concerti, festival. Conosciutissimi nella scena indipendente, nel 2014 formarono assieme a Calcutta, Pop X e Gioacchino Turu, Un pacchetto di plastica, una collaborazione di artisti che, tra esibizioni quasi teatraleggianti e concerti, ha calcato le scene di tutto il Paese, arrivando spesso anche in Ticino.

E il pubblico luganese lo sa bene. Dai concerti allo Studio Foce alle performance al Buskers Festival (sotto in una foto dell’edizione 2018), si sono esibiti anche al Padiglione Conza, lo scorso mese di novembre, aprendo così il concerto di Calcutta.

Il Ticino ha accolto Zagor a braccia aperte più e più volte, lieto di ospitare la sua arte, che ha impreziosito la nostra scena musicale urbana, e la sua simpatia, travolgente quanto sorprendente. Ma sempre leggera, nella connotazione più elevata che questo termine può avere. E continuerà a farlo, sempre a braccia aperte, con Ruben e il resto del gruppo ogni volta che se ne ripresenterà l’occasione, per dire e fare e cantare e rovesciarci e sorridere insieme.