Alla ricerca del Vello d'oro

Secondo capitolo delle avventure di Percy Jackson
Red. Online
14.09.2013 00:26

Dura la vita per i figli, anche se sono figli degli Dei. Con Il mare dei mostri tornano le avventure cinematografiche di Percy Jackson, adolescente non proprio come tutti gli altri, dal momento che è il figlio di Poseidone. Tratto dalla saga fantasy scritta da Rick Riordan, questo secondo episodio cinematografico segue Percy Jackson e gli dei dell?Olimpo: il ladro di fulmini, uscito qualche anno fa, e che ha incassato oltre 200 milioni di dollari (il primo diretto da Chris Columbus, questo da Thor Freudenthal). La chiave è giocare, in assoluta libertà con i miti greci, innestandoci sopra i motivi classici dei film adolescenziali. È una fantasy di rimpasto questa, che allegramente pasticcia con la mitologia, senza curarsi assolutamente dell?accuratezza. D?altra parte qua si tratta di intrattenimento, non di didattica.Dopo aver salvato l?Olimpo nel primo episodio, qui ritroviamo Percy (sempre interpretato da Logan Lerman) e i suoi amici (tutti mezzosangue, cioè figli di divinità e di umani, oppure satiri e centauri) al campo estivo destinato alla progenie divina. Campo estivo che viene attaccato da un vecchio nemico di Percy, Luke (Jake Abel), figlio di Hermes (personaggio quest?ultimo interpretato dal Castle televisivo Nathan Fillion). Percy e i suoi amici si imbarcano, letteralmente in un?avventura che li porterà a recuperare il Vello d?Oro, l?unica cosa che può curare l?albero che difiende il campo che è stato avvelenato da Luke. Si trova nel triangolo delle Bermuda, custodito dal famelico ciclope polifemo sull?isola della maga Circe, che qui è un parco di divertimenti in disuso. Una delle caratteristiche della saga è infatti quella di «attualizzare» i luoghi del mito: l?Olimpo era in un grattacielo di New York mentre una delle entrate dell?Ade sta... a Hollywood. Luke, dal canto suo ha altri piani, vuole resuscitare Crono e distruggere l?Olimpo e gli dei: e tutto perché ce l?ha con suo padre, reo di averlo ignorato.

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