Cent'anni fa

Altro che verme solitario, nello stomaco aveva una vipera...

Le notizie del 13 settembre 1924
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
13.09.2024 06:00

Cronaca Cantonale
Una vipera nello stomaco
Togliamo dal «San Bernardino», che si stampa a Roveredo di Mesolcina, la seguente avventura toccata ad una suora: «Tempo fa – dice il giornale – veniva ricoverata all’Ospedale di S.a Croce di Coira una Suora forastiera della stessa Congregazione. Accusava disturbi di stomaco e precisamente affanno alla bocca del medesimo. I medici non riuscirono, nonostante le più minute ricerche, a fissarne la diagnosi. L’ammalata insisteva di avere qualche diavolo allo stomaco. Fu condotta al Theodosianum di Zurigo, gli specialisti di colà credettero di vedervi più chiaro dei colleghi di Coira e sentenziarono trattarsi del verme solitario! Quindi dieta, anzi assoluto digiuno alla Succi. Ma la povera Suora languiva dalla fame. “Datemi da mangiare – dicea –, del resto muoio”. “Il medico l’ha proibito – rispondeva la Suora curante –, senza digiuno non passa il verme.

Alle corte, il verme non passava perchè non c’era, passava invece a miglior vita la povera Suora, in mezzo ad atroci spasimi. Per i medici un mistero; per scovarlo fecero l’autopsia del cadavere. Credereste? Aperto lo stomaco della morta, vi trovarono una vipera normale. Il rettile s’era sviluppato magnificamente nello stomaco, viveva d’una parte dell’alimento della sua vittima e quando a questa fu sottratto il cibo, la vipera incominciò a succhiarne lo stomaco, di qui gli spasimi e di qui la morte.

Com’eravi entrato il velenoso serpe? Chissà. Probabilmente come uovo. Ad ogni modo, il caso è tipico quanto mai, così tipico e strano da sembrare a priori impossibile, ma “contra factum nullum valet argumentum”. Attenti, quindi, a che si mangia e, molto di più, a che si beve alla montagna, in campagna, alla fontana ed al ruscello».

Disgrazia mortale
A Marolta Carlo Romagnolo, d’anni 67, mentre attendeva al taglio d’un abete venne travolto dai rami secolari e fece un orribile salto nel vuoto da circa trenta metri! Il poveretto cadde al suolo quasi esanime; lo raccolsero esterrefatti i suoi figli, che lavoravano poco discosti. Pochi minuti dopo il povero «Carlin» era freddo cadavere. I suoi figli ed alcuni pietosi trasportarono il morto dalle vette al piano!  

Rivista Italiana
Sei gitanti romani che effettuavano una gita in «cutter» nello specchio di mare di Anzio sono miseramente annegati la scorsa notte. Una raffica improvvisa investì in pieno la vela, provocando il capovolgimento dell’imbarcazione. Solo il marinaio Bertagna riuscì a salvarsi raggiungendo a nuoto la riva.

Si ha notizia da Migliari, una frazione di Cavagnolo, centro prossimo a Chivasso, di un fatto di sangue non ancora bene chiarito nelle sue cause determinanti, ma probabilmente dovuto a pazzia. Il possidente Giuseppe Bersano fu Anacleto è stato ucciso dal suo servo, sordo-muto, certo Masaglia Quinto fu Giacono di anni 45. 

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Dr. Med. André Mark. Specialista per le malattie d’orecchio, naso e gola, malattie interne. Inalatorio. Consultazioni 10-12 e 2-4. Via Nassa 15, Telef. 1603.

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