Alvin e i suoi fratelli "on the road"

Tornano gli scoiattoli canterini per famiglie
I Chipmunks sono tornati.
Marisa Marzelli
29.12.2015 00:12

Non ci sono solo i blockbuster che frantumano record mondiali come Star Wars, ci sono anche fenomeni pop con cifre meno roboanti ma molto redditizie. È il caso della saga di Alvin e i Chipmunks, di cui è sugli schermi di Natale il quarto episodio Alvin Superstar – Nessuno ci può fermare. Con attori veri e animazione digitale per gli scoiattolini canterini è il classico film delle feste per gli spettatori più piccoli ma gradevole anche per gli accompagnatori adulti. I personaggi di Alvin e dei suoi fratelli minori Theodore e Simon vengono da lontano, da una serie televisiva cartoon risalente al 1958, incentrata su questo gruppo musicale immaginario. Sono icone popolari, se ne trovano tracce e citazioni in svariati telefilm e film. Risale al 2007 il lungometraggio live action Alvin Superstar, costato 60 milioni di dollari e con incassi nel mondo di oltre 350 milioni. Nel 2009 e nel 2012 ne seguirono altri due. I risultati complessivi al box office superano il miliardo.

Il nuovo episodio vede di nuovo protagonisti i tre roditori e il produttore musicale Dave (Jason Lee), loro manager e tutore. Stavolta Dave deve assentarsi per promuovere in Florida l'uscita dell'ultimo disco di una star; ma gli scoiattoli sono convinti che abbia una nuova fiamma (Kimberly William-Paisley) e intenda fidanzarsi con lei. Situazione catastrofica perché la futura fidanzata ha un figlio adolescente, Miles (Josh Green) che detesta Alvin, Theodore e Simon, prontamente ricambiato. Però quando gli scoiattoli capiscono che anche Miles non è favorevole alla relazione tra i due adulti, si alleano con lui per mandare a monte il (presunto) fidanzamento. Per farlo devono volare a Miami.Il viaggio prosegue poi «on the road» con mezzi di fortuna. Il pretesto è buono per una serie di numeri in puro stile musical in Texas, a New Orleans e a Miami. Più del viaggio, che è un esile filo per proporre immagini eleganti ma prevedibili di ogni tappa, al film interessa mettere a fuoco, con ritmo sempre veloce e soffusa ironia il tema dell'unità della famiglia, anche se allargata, e della paura di ogni bambino di venire abbandonato. Accanto all'altro discorso sulla diversità: nessuno si stupisce, nella migliore tradizione cartoon, che Alvin e i fratelli siano animaletti che interagiscono con gli esseri umani, adottandone il sistema di vita. Con l'aggiunta che con le loro forme morbide e tondeggianti, Alvin & Co. risultano particolarmente fragili e teneri, pur essendo delle pesti. Il regista Walt Becker (Svalvolati on the road) non cerca soluzioni estetiche innovative, si attiene alla tradizione del genere ma non perde mai d'occhio una confezione a misura di immedesimazione di bambino, con l'aggiunta di musiche e colori rassicuranti e allegri.