Il rapporto

Il cambiamento climatico? «Una minaccia senza precedenti per la salute»

Secondo i risultati di Lancet Countdown, lo scorso anno sono stati registrati livelli record di decessi legati alle temperature elevate – E i rischi sono destinati ad aumentare
© AP Photo/Jae C. Hong
Red. Online
30.10.2024 13:30

«Minacce senza precedenti per la salute». Questo è quanto le persone, di tutto il mondo, devono affrontare, a causa del rapido cambiamento climatico. L'allarme è stato lanciato dal nono rapporto di Lancet Countdown. Rapporto che evidenzia come i decessi dovuti al caldo, all'insicurezza alimentare e alla diffusione di malattie infettive causate dalla crisi climatica abbiano ormai raggiunto «livelli record».

«Il bilancio di quest'anno sulle imminenti minacce per la salute derivanti dall'inazione climatica rivela i risultati più preoccupanti», ha dichiarato la dottoressa Marina Romanello, direttore esecutivo del Lancet Countdown all'University College di Londra. «Ancora una volta, l'anno scorso ha battuto i record del cambiamento climatico con ondate di calore estreme, eventi meteorologici mortali e incendi devastanti che hanno colpito persone in tutto il mondo», avverte la dottoressa. Nel 2023, infatti, secondo il rapporto, la siccità estrema – della durata di almeno un mese – ha interessato il 48% della superficie globale, mentre le persone hanno affrontato 50 giorni in più di «temperature pericolose» rispetto a quanto sarebbe successo in assenza della crisi climatica. 

«Nessun individuo o economia del pianeta è immune alle minacce sanitarie del cambiamento climatico. L'incessante espansione di combustibili fossili e le emissioni di gas serra record aggravano questi pericolosi impatti sulla salute e minacciano di annullare i limitati progressi compiuti finora, mettendo ulteriormente fuori portata un futuro sano», ha dichiarato ancora la dottoressa. Come suggeriscono i dati, infatti, lo scorso anno 151 milioni di persone in più si sono trovare ad affrontare un'insicurezza alimentare moderata o grave, rischiando malnutrizione e altri danni per la salute.

Ma non finisce qui. Anzi. Lo scorso anno, secondo quanto emerge dal rapporto, i decessi legati al caldo tra gli over 65 sono aumentati del 167%, rispetto agli anni Novanta. È opportuno sottolineare che, senza la crisi climatica, tali decessi sarebbero comunque aumentati, ma solo del 65%. Ma gli effetti negativi del cambiamento climatico si estendono anche ad altri aspetti della vita quotidiana, tra cui il sonno. Stando ai dati di Lancet Countdown, le alte temperature hanno portato anche a un aumento record del 6% delle ore di riposo perse nel 2023, rispetto alla media del periodo 1986-2005. Un dato all'apparenza insignificante, ma che si collega al benessere fisico e mentale della popolazione. 

Arrivando ai fenomeni meteorologici, nel 2023 il clima più caldo e secco ha portato anche un maggior numero di tempeste di sabbia e polvere, che hanno contribuito a un aumento del 31% del numero di persone esposte a concentrazioni di particolato pericolosamente elevate. Al contempo, malattie potenzialmente letali come dengue, malaria e il West Nile Virus hanno cominciato a diffondersi in nuove aree, sempre a causa delle temperature più elevate. 

I rischi, insomma, sono diversi. I pericoli, ormai, riguardano tutti. Ogni persona, in ogni angolo del globo. «Eppure, i governi e le aziende continuano a investire nei combustibili fossili, provocando emissioni di gas serra ai massimi livelli storici e una perdita di alberi impressionante, che riduce le possibilità di sopravvivenza delle persone in tutto il mondo», scrivono gli autori nel rapporto. Nel 2023, infatti, le emissioni globali di anidride carbonica legate all'energia hanno raggiunto con il massimo storico, con un aumento dell'1,1% rispetto al 2022, mentre la percentuale di combustibili fossili nel sistema energetico globale è aumentata per la prima volta in un decennio nel 2021, raggiungendo l'80,3% di tutta l'energia. 

Questi dati, dunque, preoccupano. In risposta ai risultati, Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha commentato: «La crisi climatica è una crisi sanitaria. Con il riscaldamento del pianeta, la frequenza e l'intensità dei disastri legati al clima aumentano. E non lasciano alcuna regione indenne». Dopotutto, come chiarisce, ancora una volta, il rapporto, il cambiamento climatico «non è una minaccia lontana, ma un rischio immediato per la salute». 

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