Il caso

La Germania condanna Adidas per «pubblicità ingannevole sull'ambiente»

Secondo il tribunale tedesco di Norimberga, l'azienda nei suoi slogan relativi alla neutralità climatica non ha spiegato a sufficienza come si sarebbe potuto concretamente raggiungere questo obiettivo
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Ats
26.03.2025 18:10

Secondo il tribunale tedesco di Norimberga Adidas, pubblicizzando i suoi prodotti con slogan relativi alla neutralità climatica, non ha spiegato a sufficienza nella sua pubblicità come si sarebbe potuto concretamente raggiungere questo obiettivo. In particolare, l'azienda non ha specificato esplicitamente «se l'obiettivo di neutralità climatica sarebbe stato raggiunto esclusivamente attraverso una riduzione delle emissioni di CO2 o anche attraverso certificati di compensazione della CO2», come si legge nel comunicato del tribunale. Anche questa causa, come già quella contro Lufthansa di qualche giorno fa, è stata promossa dalla Deutsche Umwelthilfe (Duh).

Il tribunale ha ritenuto fuorviante la dichiarazione pubblicitaria sulla neutralità climatica e ha ordinato a Adidas di astenersi dal rilasciare tale dichiarazione. Il tribunale ha anche ricordato che la giurisprudenza è molto chiara in materia di pubblicità con riferimento alla tutela dell'ambiente: qui valgono, infatti, severi requisiti in materia di accuratezza, univocità e chiarezza del testo pubblicitario.

Juergen Resch, direttore del Duh ha affermato: «Adidas ha ingannato i suoi clienti con la promessa di una presunta neutralità climatica. Il fattore decisivo è se e in quale misura l'azienda allinei effettivamente i suoi prodotti e le sue attività commerciali in modo più rispettoso del clima. Adidas non lo ha spiegato adeguatamente». Da parte sua, Adidas ha confermato di aver modificato la pubblicità già nel 2024 e di attenersi ai propri piani per la riduzione delle emissioni.

Resch ha anche sottolineato: «La crisi climatica è in pieno svolgimento e tuttavia sempre più aziende pubblicizzano promesse opache e improbabili per il futuro. Ecco perché abbiamo bisogno di chiari requisiti legali. Tra questi rientrano obblighi di trasparenza, la divulgazione di piani di attuazione e organismi di revisione indipendenti che monitorino il rispetto degli obiettivi intermedi».

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