Il caso

Tre esperte dell'ONU chiedono alla Svizzera di fare di più per il clima

La richiesta arriva a un anno dalla sentenza della CEDU a favore delle Anziane per il Clima
© CdT/ Chiara Zocchetti
Ats
10.04.2025 10:24

Tre esperte indipendenti delle Nazioni Unite chiedono alla Svizzera e ad altri Paesi di «raddoppiare gli sforzi» a un anno dalla sentenza della CEDU a favore delle Anziane per il Clima. Berna deve onorare gli obblighi internazionali di fronte al cambiamento climatico.

La decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) è «un passo avanti storico a livello europeo e globale», hanno dichiarato ieri sera a Ginevra le tre esperte, che non parlano a nome dell'ONU. A loro avviso, gli sforzi della Svizzera per mitigare gli effetti del cambiamento climatico sono inadeguati e mettono a rischio i diritti umani.

«I gruppi vulnerabili subiscono conseguenze sproporzionate, soprattutto in termini di salute», aggiungono le esperte nominate dal Consiglio dei diritti umani. Gli Stati devono impegnarsi in un maggiore dialogo con le loro popolazioni sulle iniziative intraprese«.

Hanno inoltre invitato la Svizzera e gli altri Stati ad avvalersi del lavoro dei mandati indipendenti delle Nazioni Unite per garantire che le misure non riducano la vulnerabilità di un gruppo a scapito di altri. Gli anziani, le persone con disabilità, le donne e i bambini devono essere inclusi nelle discussioni.

Le esperte aggiungono che con la presidenza elvetica del Consiglio per i diritti umani quest'anno, guidata dall'ambasciatore dell'ONU a Ginevra Jürg Lauber, la Svizzera dovrebbe dimostrare un ruolo guida in materia di diritti umani. La decisione della Corte di un anno fa costituisce »un chiaro precedente per i futuri casi giudiziari riguardanti l'impatto sproporzionato del cambiamento climatico sui diritti umani«.

I giudici della CEDU avevano condannato la Svizzera per inazione sul cambiamento climatico, riscontrando una violazione della Convenzione sui diritti umani. A loro avviso, il Paese non proteggeva sufficientemente i suoi cittadini dalle conseguenze del riscaldamento globale.

Il Consiglio federale e il Parlamento ritengono che la Svizzera già soddisfa i requisiti della sentenza con la nuova legge sul CO2 e altre misure. In particolare, la Svizzera deve dimostrare che la sua politica climatica è compatibile con un bilancio del carbonio, ovvero la quantità di gas serra che può ancora consumare per raggiungere l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi.

Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha recentemente riconosciuto i progressi compiuti dalla Svizzera dopo la sua condanna. Esaminerà nuovamente la questione a settembre.