Bella, tra vampiro e licantropo

In "New Moon", nuovo capitolo di "Twilight"
Marisa Marzelli
19.11.2009 20:49

Si conferma la tesi che oggi Shakespeare sarebbe lo sceneggiatore più pagato di Hollywood. Anche il grande amore contrastato tra la studentessa Bella (Kirsten Stewart) e il vampiro Edward (Robert Pattinson) - con equivoco drammatico: lui crede che lei sia morta e vuole suicidarsi facendosi uccidere dai Volturi (stirpe reale di vampiri cattivi) - altro non è che una variazione di Romeo e Giulietta. Su questo nocciolo duro narrativo fioriscono vari elementi legati al Romanticismo. Primo fra tutti il Vampiro, essere notturno e misterioso, che ne ha fatta di strada in letteratura e al cinema. E ancora il Romanticismo filtrato dalla psicoanalisi: eros e thanatos, inquietudine e spinta  autodistruttiva giovanile. Quelli della saga Twilight sono teenager gotici, ombrosi e sensibili, mica stile American Pie (per inciso, il regista Chris Weitz è stato coautore e produttore dei primi titoli di quest?altra serie di successo).In perfetto assemblaggio postmoderno di elementi di disparata provenienza nasce un pastiche capace di affascinare le giovani generazioni, che vi ritrovano sentimenti eterni in forma di metafore prese a prestito da svariate mitologie. Edward decide di lasciare Bella, per il bene di lei, ma le fa credere di essersi stancato; lei cade in depressione da abbandono. Essendo una ragazza avveduta non si fa di droghe, ma si fa di adrenalina perché nelle situazioni di pericolo riesce a vedere l?immagine dell?amato. Escamotage che ha i suoi rischi, ma su Bella veglia il coetaneo Jacob, indiano americano che ha a sua volta un segreto: è un uomo-lupo. I due lati maschili del triangolo sentimentale che si verrà a creare sono entrambi dei «diversi». Ma è interessante la differenza tra Edward (vampiro, elegante, ricco, la sua parte decadente, «straniero») e Jacob (nativo americano, ruspante, palestrato, sufficientemente vicino a leggende e tradizioni per essere a sua volta diverso da Bella). Tra i due pretendenti Jacob sarà perdente. Aggiungiamo che gli effetti speciali non sono di grande qualità e modesta è la resa degli attori. Il finale (aperto) è un pericoloso crescendo di kitsch. Ma il trionfo al box office è fuori discussione.