«Carrambata»: così la Treccani omaggia Raffaella Carrà

«Il segno che Raffella Carrà ha lasciato sulla cultura nazional-popolare è testimoniato, tra le altre cose, dalla duratura fortuna del neologismo “carrambata” per indicare un incontro inatteso con una persona con cui si erano persi i contatti». Parole (e musica, verrebbe da dire) dell’Istituto Treccani, che su Twitter ha voluto ricordare l’icona della televisione italiana scomparsa oggi a 78 anni.
Treccani, che cura l’omonima e celeberrima Enciclopedia, «carrambata» è un sostantivo «scherzoso ma efficace». Un sostantivo che nasce «dal grande successo della trasmissione televisiva “Carramba che sorpresa”, condotta appunto da Raffaella Carrà nella seconda metà degli anni Novanta, durante la quale si assisteva tipicamente al ricongiungimento tra parenti o amici».
Il sostantivo, da anni oramai, si trova in tutti i principali dizionari della lingua italiana, dal Devoto-Oli allo Zingarelli.