Chi vincerà Sanremo 2024?

Chi vincerà Sanremo 2024? A meno di una settimana dall’appuntamento pop dell’anno, dopo diversi ascolti clandestini delle canzoni seguiti a quello ufficialmente unico del gennaio, di cui sul Corriere del Ticino si è già scritto, e tante interviste e ospitate per ingraziarsi giornalisti e radio, possiamo affermare con certezza che Annalisa e Angelina Mango partono davanti a tutti. Con i Negramaro che pur senza la loro migliore canzone possono giocarsela di puro nome, così come Alessandra Amoroso che invece è all’altezza dei suo standard.
Il dopo Emma
Il concetto di bella canzone è soggettivo, mentre è più concreto il significato di ‘canzone che può vincere a Sanremo’. Qui i gusti personali contano poco, perché il sistema è da più di dieci anni, dall’edizione 2013 compresa, strutturato in modo da mitigare, quando non direttamente neutralizzare, l’effetto del televoto nella scelta del vincitore. L’ultima volta in cui il nome del vincitore è stato deciso soltanto dal voto popolare è stata infatti nel 2012, con la Emma di Non è l’inferno, mentre l’anno prima aveva vinto Roberto Vecchioni con Chiamami ancora amore e quello ancora prima Valerio Scanu con Per tutte le volte che… Nel 2009 il televoto aveva incoronato Marco Carta con La forza mia. Insomma, a parte Vecchioni tutti cantanti detestati da gran parte della critica musicale e a parte Emma tutti cantanti che in radio passano poco. Proprio dopo Emma il sistema è cambiato e con varie modifiche è arrivato alla formula Amadeus: nella serata finale le prime esibizioni dei 30 artisti saranno giudicate dal solo televoto, che insieme ai risultati (si farà una media) delle quattro serate precedenti, in cui avranno votato anche la giura delle radio e quella della Sala Stampa, determineranno le posizioni dalla sesta alla trentesima, quelle che non si ricorda nessuno. I cinque finalisti, con i voti a questo punto azzerati, saranno poi giudicati da tutti, con un peso distribuito: 34% televoto. 33% sala stampa, 33% radio. È evidente che nessuno può vincere avendo dichiaratamente contro una di queste tre componenti. Così come è evidente che chi è molto spinto dalla casa discografica batterà chi punta soltanto sulla canzone. Questo il vero limite del pur bravissimo Amadeus, schiavo dei miti del passaggio in radio (ormai marginale, soprattutto per il pubblico giovane) e della buona stampa, come nel mondo di Pippo Baudo.
Verso la finale
Le quote per gli scommettitori riflettono ovviamente le considerazioni sul regolamento, diversamente basterebbe prendere le classifiche di Spotify e mettere i cantanti in fila, magari premiando chi oltre al pubblico ha anche una canzone forte, come Ghali, che invece è quotato a 33. Il mercato dà per favorite Annalisa e Angelina Mango, entrambe quotate a 3.50: significa che puntando 100 franchi su una di loro tornerebbero alla base, in caso di vittoria, quei 100 franchi più 250. Ma soprattutto significa, in termini probabilistici, che ognuna delle due ha il 28,5% di vincere Sanremo 2024. In seconda fila Loredana Berté e Geolier a 7.50, che significa il 13,3% a testa, in terza Negramaro e Alessandra Amoroso a 9 (11,1% a testa). Sommando le probabilità di questi sei artisti si va oltre il 100 (la quota oltre il 100 è il margine del banco) e anche se le scommesse non sono una scienza esatta è quasi impossibile che il vincitore esca da questi sei. Con asterischi per Geolier, che canta in un napoletano incomprensibile, e per la Berté che ha una canzone straordinaria, fra l’altro l’unica rock, ma anche minore forza al televoto, e quindi rischia di rimanere fuori dai primi cinque mentre nella finale se la giocherebbe.
Tutti gli altri
Nelle posizioni dalla sesta alla trentesima il televoto e la capacità di mobilitare i fan, per chi li ha, sarà decisiva. Potrebbero esserci quindi casi di artisti mandati in finale dal popolo, ma senza alcuna possibilità di vincere. È il caso dei The Kolors e di Irama, quotati a 16, ma anche de Il Volo e della stessa Emma dati a 20, mentre Ghali è a 33 e Sangiovanni ad un clamoroso, visto il grande seguito giovanile, 66. Meno hype, qualsiasi cosa voglia dire, hanno a 20 Mahmood, a 25 Diodato, a 33 Mr. Rain, Gazzelle, Fiorella Mannoia e Dargen D’Amico, a 50 Rose Villain, a 66 i Santi Francesi e Renga e Nek, a 100 tutti i rimanenti fra cui i Ricchi e Poveri, Maninni che ha la canzone più sanremese di tutti, l’emergentissima Clara ed anche Big Mama, che ha una storia interessante e che giocando sul vittimismo un po’ di spazio mediatico lo otterrà. Senza chance di alcun tipo Il Tre, Alfa, Fred De Palma, i Bnkr44 e i La Sad.
Un po' di dietrologia
Sarà anche vero che Amadeus ha valutato più di 400 canzoni prima di scegliere le 27 per il Festival, a cui ha aggiunto le 3 di Sanremo Giovani, ma è ancora più vero che ancora nel 2024 lo spazio per le case discografiche indipendenti, intendiamo davvero indipendenti, è davvero esiguo. E questo nelle votazioni conta, visto il modo in cui viene decisa la programmazione in molte radio ed i rapporti con gran parte dei media delle case discografiche strutturate. Stando alle etichette ufficiali ben 11 concorrenti su 30 hanno il marchio della Warner, 6 quello della Sony, 3 della Universal, 2 della Sugarmusic e della Carosello. Ufficialmente Angelina Mango fa parte di La Tarma Records, della manager Marta Donà (lei guidò i Måneskin agli inizi), ma da inizio gennaio questa casa discografica è entrata nell’orbita Warner e quindi anche la figlia di Mango è ben sostenuta a livello discografico. Gli outsider non sono mai davvero outsider, ma a noi fedelissimi di Sanremo piace comunque crederlo.