«Anora» trionfa agli Oscar 2025
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Sei candidature e cinque statuette portate a casa: per la commedia grottesca Anora quella degli Oscar 2025 è stata una notte magica. Discorso analogo lo si può fare per il suo regista, Sean Baker, che ha fatto la storia conquistando da solo in un'unica serata quattro premi (miglior film, regista, sceneggiatore e montaggio). La quinta statuetta portata a casa da Anora è invece quella per la miglior attrice protagonista andata a Mikey Madison che, a 25 anni, ha spodestato nientepopodimeno che Demi Moore, data per favorita dai pronostici.
E contro i pronostici si è rivelato appunto Anora che, remando contro le indicazioni delle nomination, nella notte ha fatto voce grossa. Un successo per un film indipendente che in Nord America, al box office, ha incassato appena 15,6 milioni di dollari.
Se da una parte c'è chi festeggia, dall'altra c'è chi si lecca le ferite: stiamo parlando di Jacques Audiard con il suo musical Emilia Pérez. Il film, che racconta la storia di un narcotrafficante che intraprende un percorso di transizione, era arrivato alla notte degli Oscar con 13 nomination, ma ha chiuso la serata portandosi a casa due sole statuette: quella andata a Zoe Saldana in qualità di miglior attrice non protagonista e quella andata a El mal come miglior canzone originale. Il risultato deludente ottenuto da Emilia Pérez è sicuramente da ricondurre anche al caso, scoppiato qualche tempo fa, che ha visto al centro Karla Sofía Gascón, la star del musical candidata a miglior attrice protagonista finita sotto accusa per post razzisti e anti-religiosi. A punzecchiare l'attrice sulla questione ci ha pensato il comico Conan O'Brien, alla prima conduzione dello show, che ha detto, ironizzando col nome del suo predecessore: «Se stasera posti, mi chiamo Jimmy Kimmel».
Tra i favoriti della vigilia che hanno faticato anche The Brutalist di Brady Corbet. Candidato a 10 statuette, ne ha portate a casa tre: miglior fotografia, colonna sonora e, soprattutto, miglior attore protagonista con Adrien Brody. «Rappresento il trauma della guerra, la sistematica oppressione, l'antisemitismo e il razzismo. Credo e prego per un mondo più sano e più inclusivo. Se il passato è un insegnamento, non lasciamo che l'odio continui a esistere senza opposizione» ha detto l'attore. Nella lotta al premio quale miglior attore protagonista, Brody ha avuto la meglio di Timothée Chalamet, in lizza con A Complete Unknown, film di James Mangold che ripercorre la svolta elettrica nella carriera di Bob Dylan.
Kieran Culkin ha infine vinto l'Oscar come miglior attore non protagonista per A Real Pain di Jesse Eisenberg. Mille ringraziamenti punteggiati da parolacce hanno provocato gli strali e le censure della ABC che mandava in onda la diretta negli Stati Uniti.
La stoccata contro Vladimir Putin
Avrebbe dovuto essere una cerimonia apolitica quella degli Oscar 2025 e, invece, così non è stato. Bersaglio di alcune frecciatine lanciate dal comico Conan O'Brien è stato infatti il presidente russo Vladimir Putin. A fornire lo spunto al presentatore è stato il film Anora. «Immagino che gli americani saranno eccitati nel vedere che qualcuno finalmente resiste a un russo potente», ha detto alludendo al personaggio interpretato da Mikey Madison.
Quello di O'Brien non è comunque stato il solo messaggio politico lanciato nella notte. A sostegno dell'Ucraina, Peter Straughan – che ha vinto l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale – ha esibito una spilletta, mentre Daryl Hannah, prima di annunciare l'Oscar per il miglior montaggio ad Anora ha detto, facendo con le dita una "V" simbolo di "vittoria": «Slava Ukraine», ovvero «Gloria all'Ucraina».
A finire sotto i riflettori è stato anche l'altro grande conflitto, quello israelo-palestinese. Ciò è stato possibile grazie alla vittoria quale miglior documentario di No Other Land, scritto e montato dal collettivo israelo-palestinese composto da Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor ed Hamdan Ballal. «Sono appena diventato padre e ho promesso a mia figlia di non farle vivere la violenza di Gaza. Chiediamo un intervento per fermare la pulizia etnica dei palestinesi», ha detto Basel Adra. «La distruzione di Gaza deve finire e gli ostaggi israeliani devono essere rilasciati. Bisogna riconoscere i diritti di tutte le persone», ha invece affermato Yuval Abraham.
Proprio come avvenuto per l'Ucraina, anche il sostegno alla Palestina è stato esibito con una spilla. Ad indossarla, in questo caso, è stato l'attore di The Brutalist Guy Pearce.
Tutti i vincitori e le vincitrici
Miglior attore non protagonista: Kieran Culkin per il film A Real Pain.
Miglior film d'animazione: Flow - Un mondo da salvare di Gints Zilbalodis.
Miglior cortometraggio d'animazione: In The Shadow of The Cypress» di Hossein Molayemi e Shirin Sohani.
Migliori costumi: vince Paul Tazewell per il film Wicked.
Miglior sceneggiatura originale: vince Sean Baker per Anora.
Miglior sceneggiatura non originale: vince Peter Straughan per Conclave.
Migliori trucco e acconciatura: vincono Pierre-Oliver Persin, Stéphanie Guillon e Marilyne Scarselli per The Substance.
Miglior montaggio: Sean Baker per Anora.
Miglior attrice non protagonista: Zoe Saldana per il film Emilia Pérez.
Miglior scenografia: vincono Nathan Crowley (scenografia) e Lee Sandales (arredamento) per il film Wicked.
Miglior canzone originale: vince la canzone El mal del film Emilia Pérez, interpretata da Zoe Saldana nella pellicola.
Miglior cortometraggio documentario: The Only Girl in the Orchestra - La storia di Orin O'Brien di Molly O'Brien e Lisa Remington.
Miglior documentario: No Other Land.
Miglior effetto sonoro: vince il film Dune - Parte 2. Conquistano l'Oscar: Gareth John, Richard King, Ron Bartlett e Doug Hemphill.
Migliori effetti speciali: vince il film Dune -Parte 2. L'Oscar va a Paul Lambert, Stephen James, Rhys Salcombe e Gerd Nefzer.
Miglior cortometraggio: I'm not a robot.
Miglior fotografia: vince Lol Crawley per il film The Brutalist.
Miglior film internazionale: vince Io sono ancora qui (I'm still here) del Brasile, regia di Walter Salles.
Miglior colonna sonora originale: vince Daniel Blumberg per il film The Brutalist.
Miglior attore protagonista: Adrien Brody per il film The Brutalist.
Miglior regia: Sean Baker per il film Anora.
Miglior attrice protagonista: Mikey Madison per il film Anora.
Miglior film: Anora, regia di Sean Baker.