Locarno77

Il Pardo si prepara a un'edizione storica: «Maja Hoffmann entusiasta di partecipare»

Presentato a Zurigo e Bellinzona il programma della 77sima edizione del Locarno Film Festival che si terrà dal 7 al 17 agosto – Saranno 255 i film al via, con 104 prime mondiali – Nutrita la presenza delle produzioni svizzere nelle serate di piazza Grande
© Keystone
Mattia Sacchi
10.07.2024 23:33

«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» dice Tancredi Falconeri ne Il Gattopardo. Un’espressione che, nel gattopardismo, vuole inquadrare l’atteggiamento di chi, attraverso cambiamenti esterni, vuole in realtà preservare la propria zona di comfort. Per quanto anch’esso maculato, non è affatto quello che vuole proporre il Pardo. Il quale ha interpretato i grandi cambiamenti dell’ultimo anno, a partire dal cambio di presidenza da Marco Solari a Maja Hoffmann, come la garanzia di mantenimento di quello spirito libero e aperto che ha sempre caratterizzato il Locarno Film Festival.

La doppia presentazione di Locarno77, la mattina presso la Luma Foundation di Zurigo e al pomeriggio alla Biblioteca Cantonale di Bellinzona, conferma che non ci sarà una vera e propria rottura con il passato, come lasciava invece presagire il discusso poster della fotografa Annie Leibovitz o l’orologio commemorativo realizzato da Swatch che, come anticipato da CdT.ch, a differenza degli ultimi anni non seguirà il pattern della locandina del Festival («decisione presa anche per motivi tecnici», conferma il managing director Raphaël Brunschwig) e presenterà per la prima volta una cassa quadrata.

Per quanto cambino i tempi e pure la liturgia della cerimonia di presentazione, molto più asciutta rispetto agli scorsi anni nelle quali Marco Solari era un vero e proprio mattatore, al centro ci saranno i film. Senza lasciarsi abbagliare dal titolo o dal regista ad effetto bensì rimanendo coerenti con il lavoro di qualità e ricerca da sempre perseguito dal Festival.  «Le relazioni con il nuovo CdA (rappresentato nella conferenza bellinzonese dal vicepresidente Luigi Pedrazzini, ndr) hanno dinamiche diverse al passato e ancora da consolidare, benché piacevoli e costruttive – spiega Brunschwig -, ma c’è tutto un percorso intrapreso dal nostro direttore artistico Giona A. Nazzaro e da tutti i responsabili delle altre attività collaterali che non ha mai avuto interruzioni e che ha proseguito in modo intenso ma decisamente stimolante».

Un percorso che ha portato a selezionare 225 film, i quali saranno proposti dal Locarno Film Festival dal 7 al 17 agosto. Opere provenienti da oltre 50 Paesi, con ben 104 prime mondiali. «In quest’epoca digitale noi crediamo ancora al proiettore e alla celluloide – rivendica con orgoglio Nazzaro -. I film continuano a essere i veri protagonisti di una manifestazione che ormai è un sigillo di qualità».

Qualità espressa dal blasone dei registi che parteciperanno al Concorso internazionale: tra gli altri Hong Sang-soo, Wang Bing, Ben Rivers, Pia Marais, Silvia Luzi, Luca Bellino, Ala Eddine Slim, Gürcan Keltek e Kurdwin Ayub. Un concorso che vedrà anche la presenza dello svizzero «Der Spatz im Kamin» dei fratelli Zürcher.

Film svizzeri che tuttavia saranno protagonisti delle serate di Piazza Grande (la quale, a proposito di cambiamenti, saranno introdotte dalla nuova presentatrice Sandy Altermatt): dalla coproduzione statutinense «Sew Torn» di Freddy Macdonald a «Le procès du chien» di Laetitia Dosch, passando per  «Electric Child» di Simon Jaquemet, «Reinas» di Klaudia Reynicke e «Sauvages» di Claude Barras.

Oltre ai premi annunciati nelle scorse settimane, da quello alla carriera per l’icona del cinema indiano Shah Rukh Khan a quello d’onore per Jane Campion, è stato confermato durante la conferenza anche l’Excellence Award Davide Campari a Mélanie Laurent e Guillaume Canet, protagonisti di «Le Déluge» di Gianluca Jodice, film storico sugli ultimi giorni di Maria Antonietta e Luigi XVI.

Non sarà un premio, ma un primo importante risultato è già stato ottenuto anche da Locarno77, la cui diretta della presentazione ha avuto un record di visualizzazioni. «Frutto di un importante lavoro consapevole sul rafforzamento della comunicazione che mira a rendere il Locarno Film Festival sempre più internazionale – commenta il managing director Brunschwig –. Confermato anche da un aumento del 15% delle prevendite».

Tra i tanti eventi complementari, non poteva mancare una breve presentazione della Rotonda che, come lo scorso anno, vedrà una proposta musicale di assoluto livello con La La Rappresentante di Lista, Dom Lampa, Bastian Baker, Ermal Meta, DJ Damante, Gianluca Grignani, Le Vibrazioni, Jay-K e i Golden Vultures. Sarà inoltre prevista per il primo agosto una serie di attività di raccolta fondi per la Vallemaggia.

Presente alla conferenza Bellinzona anche la direttrice regionale delle FFS Regione Sud Roberta Cattaneo, la quale ha ribadito la collaborazione delle ferrovie svizzere con il Pardo, con i biglietti e abbonamenti del Festival che saranno integrati ai titoli di viaggio per il trasporto pubblico, inclusi ovviamente i treni speciali da Locarno a Lugano previsti nei giorni del Festival, l’ultimo dei quali alle 00.25 per permettere di godere appieno dell’atmosfera festivaliera.

Chi invece era assente alla Biblioteca Cantonale era proprio la neo presidente Maja Hoffmann, la quale era comunque presente all’evento di Zurigo. Hoffmann che tuttavia, garantisce Brunschwig, sarà presente alla serata inaugurale: «È davvero entusiasta di questa sua nuova avventura, siamo felici di essere al suo fianco in questo momento così significativo per la storia del Locarno Film Festival».