Jack in Titanic? Non poteva salvarsi, lo dice la scienza
Quante volte avete visto Titanic? Riformuliamo: quante volte avete visto Titanic e, nel finale, avete insultato Kate Winslet (sì, insultato) per non aver fatto spazio a Leonardo DiCaprio sulla «zattera» di fortuna su cui era salita, invece di lasciare il povero Jack Dawson a mollo in acqua? Ecco. Ora, beh, mettetevi nei panni del regista, James Cameron, e immaginate quante lamentele, negli anni, abbia dovuto sopportare.
La questione, a quanto pare, è stata sistemata una volta per tutte. A dirlo è stato proprio Cameron, durante un’intervista con il Toronto Sun, nel mezzo del tour promozionale per il sequel di Avatar. «Abbiamo condotto uno studio scientifico per porre fine a tutta questa faccenda» ha detto Cameron. Tradotto: no, due persone non avrebbero potuto sopravvivere su quella porta galleggiante. Il regista, come sua abitudine, non ha lasciato nulla al caso. «Abbiamo svolto un’analisi forense approfondita con un esperto di ipotermia, che ha riprodotto la zattera del film. Ne tireremo fuori anche un piccolo speciale che uscirà a febbraio».
Lo speciale verrà trasmesso su National Geographic a febbraio, hanno riferito i media nordamericani, in concomitanza con l’uscita di Titanic – restaurato in 4K – nei cinema per il fine settimana di San Valentino. Cameron, in merito all’esperimento, ha spiegato di aver messo sotto contratto due stunt che avevano la stessa massa corporea degli attori originali. La coppia è stata immersa, con tanto di sensori, in acqua gelida per capire se, appunto, l’ipotesi dei fan potesse trovare riscontro nella realtà. La risposta? No, in nessun modo DiCaprio avrebbe potuto sopravvivere.
In ogni caso, Cameron ha pure chiarito che la morte di Jack Dawson aveva un senso narrativo e artistico. «È come Romeo e Giulietta» ha detto ancora al Toronto Sun. Titanic, insomma, è un film «sull’amore, il sacrificio e la mortalità. L’amore si misura con il sacrificio». Detto ciò, Cameron ha voluto altresì zittire tutto e tutti. Ribadendo che, necessità narrative a parte, anche la scienza ha dato la sua benedizione: DiCaprio, in ogni caso, sarebbe stato spacciato.
Per anni, dicevamo, Cameron ha risposto (anche a tono) alle critiche dei fan di Titanic. E a chi, appunto, avrebbe tanto voluto un finale differente. Il regista, in particolare, ha sempre spiegato che, con due persone sulla «zattera», non ci sarebbe stata la necessaria galleggiabilità. Un tema, questo, affrontato anche dal programma televisivo di divulgazione scientifica MythBusters, chinatosi a suo tempo sull’annosa questione. Cameron aveva bollato il programma come «pieno di merda» poiché suggerì che Rose avrebbe potuto allacciare il suo giubbotto di salvataggio sotto la «zattera» per aumentare proprio la galleggiabilità. Una mossa quantomeno azzardata, secondo Cameron, considerando le gelide temperature dell’acqua e, di riflesso, il poco tempo a disposizione per completare l’operazione evitando l’ipotermia.
«Forse – ha concluso Cameron – dopo venticinque anni finalmente non dovrò più occuparmene». Forse. Di questi tempi, lo abbiamo visto con la pandemia, non tutti tendono a fidarsi della scienza. E se sbucassero i negazionisti della morte di Jack?