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Morte di Matthew Perry, in manette il suo assistente e due medici: «Gli hanno procurato la ketamina»

La polizia stava indagando per rintracciare le persone che hanno fornito la dose letale di anestetico all'attore di «Friends»
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Red. Online
15.08.2024 19:27

(Aggiornato) C'è una svolta nelle indagini relative alla morte dell’attore Matthew Perry, noto soprattutto per il ruolo di Chandler nella famosissima serie TV Friends.

L'assistente personale dell'attore, due medici e altre due persone sono state incriminate con l'accusa di aver fornito la ketamina che ha causato il decesso del 54.enne nell'ottobre del 2023. Nei documenti depositati presso la corte federale in California, i magistrati hanno rilevato che l'assistente dell'attore e un conoscente hanno lavorato con due dottori e uno spacciatore di droga per procurare - nelle settimane precedenti la sua morte - migliaia di dollari di ketamina alla star di Hollywood. Tra gli accusati c'è pure una spacciatrice nota come la «Ketamine queen (regina della ketamina)», che ha venduto a Perry 50 fiale di sostanza per circa 11 mila dollari. La dipendenza di Perry lo aveva portato a incontrare uno spacciatore di strada che si riforniva proprio da «Ketamine queen».

Stando all’autopsia, l’attore era morto annegando nella vasca da bagno della sua villa a Los Angeles dopo aver perso i sensi a causa degli «effetti acuti della ketamina». Le persone finite in manette sarebbero legate proprio alla sostanza stupefacente che ha provocato il malore fatale alla star di Friends.

Lo scorso maggio la polizia di Los Angeles aveva dichiarato di essere al lavoro con la Drug Enforcement Administration e l'US Postal Inspection Service per indagare sul motivo per cui l'attore aveva in circolo così tanta dose dell'anestetico.  

Il sito TMZ aveva riferito di mandati di perquisizione e sequestri in particolare di computer e telefoni per determinare chi ha fornito a Perry la ketamina. All'interno dei dispositivi elettronici sono stati ritrovati «messaggi» in cui si parla dell'attore morto, della sostanza che desiderava comprare, del prezzo e delle modalità di consegna. Secondo le autorità, i sospettati utilizzavano un linguaggio in codice, chiamando la ketamina con nomi come «Dr. Pepper (la nota bevanda)» o semplicemente «lattina».

L’attore seguiva una terapia a base di ketamina per combattere l’ansia e la depressione. L'ultima iniezione era stata effettuata una settimana e mezza prima della sua morte e la dose letale della sostanza stupefacente (si parla della stessa dose utilizzata per un’anestesia generale in sala operatoria) non era stata prescritta dal suo medico.

Almeno due dottori stavano curando Perry, uno psichiatra e un anestesista. Stando ai media statunitensi, negli ultimi anni si è registrato un aumento dell'utilizzo di ketamina per trattare i casi di ansia, depressione e dolore.

Nella villa dell'attore non erano state trovate sostanze illegali o altri accessori per il consumo di droga.