Top Gun Maverick, l'ultima battaglia di Tom Cruise
Bei tempi quando la guerra fredda non diventava quasi mai calda, fra le altre cose erano i tempi di Top Gun. Il film che nel 1986 lanciò definitivamente un Tom Cruise già teen idol ha da tre anni pronto il suo seguito ed al prossimo Festival di Cannes, la seconda metà di maggio, guardando Top Gun Maverick tutto il mondo saprà se anche a questo giro i cattivi sono i russi. Perché il buono, o comunque il personaggio positivo, sarà sempre Tom Cruise. Ma cosa sappiamo di una trama che dal 2019 i produttori sono riusciti a tenere segreta?
Tom Cruise
Un protagonista di 60 anni, facciamo 57 visto quando è stato girato il film,
non è come uno di 24, ma Tom Cruise sembra quasi surgelato e nei panni del
militare in servizio è ancora credibile. Sarà sempre Pete Mitchell, nome di
battaglia Maverick, da tenente passato a capitano, e non essendo ingrassato
potrà indossare il vecchio bomber, con i Ray Ban incollati agli occhi. Lo
avevamo lasciato nel 1986, quando aveva scelto di diventare istruttore di altri
piloti, e lo ritroviamo senza che abbia fatto una grande carriera anche se nel
frattempo gli Stati Uniti di guerre ne hanno combattuta qualcuna. Alterna
l’addestramento dei giovani a missioni sul campo e la stessa Paramount parlando
nel suo sintetico comunicato di ‘missione finale’ ha alimentato la madre di
tutti gli spoiler: Maverick alla fine muore in battaglia? Se accadesse, davvero
Hollywood non sarebbe più quella una volta. Ma la cosa avrebbe un senso.
La donna
Nei film di genere e del genere la figura femminile è sempre al confine
del cosiddetto ‘riposo del guerriero’, però la Kelly McGillis d’annata colpì
l’immaginario collettivo non soltanto per la bellezza ma anche perché era
un’astrofisica, che faceva lezione ai piloti (i quali peraltro non la
prendevano sul serio, in puro stile anni Ottanta). Cose che oggi non fanno
notizia, ma che nel 1986 accesero dibattiti incredibili. Comunque di passi
avanti rimangono ancora da farne perché la McGillis, che ha soltanto 5 anni più
di Cruise, per il sequel nemmeno è stata interpellata. La donna della
situazione sarà Jennifer Connelly, carriera lunghissima (l’esordio addirittura in
C’era una volta in America) ma nel momento delle riprese soltanto 49 anni di
età: nel film gestisce un bar, ha un figlio, è legata a Maverick (pare che il
figlio non sia suo, non si escludono però colpi di scena) e tifa per la
pensione dell’eroe. Ma siamo seri: uno come lui può dedicarsi ai nipotini? Roba
da uscire dal cinema all’istante.
Iceman
Del Top Gun originale oltre al celeberrimo protagonista è rimasto Tom
Kazansky, in arte Iceman, sempre con il volto di Val Kilmer. Lo stesso Tom
Cruise aveva chiesto alla produzione di riproporre Iceman-Kilmer, nel primo Top
Gun prima rivale e poi quasi amico, comunque sportivo nell’accettare la
superiorità di Maverick. La curiosità è che Kazansky carriera l’ha fatta ed è
adesso è nientemeno che Chief of Naval Operations, cioè il capo della Marina
statunitense. Da ricordare che TOPGUN, scritto proprio così tutto in maiuscolo,
è il nome comune che viene dato alla scuola di addestramento di élite riservata
all’aviazione della Marina, in parole povere quella delle portaerei. Mezzi e
situazioni di combattimento saranno anche in Maverick molto realistici, del
resto ogni parte dell’esercito statunitense ha un apposito dipartimento
cinematografico, che vale più di mille operazioni di marketing e forse anche
delle vittorie militari. Top Gun Maverick è stato infatti girato in due diverse
basi della Marina, NAS North Island (California) e NAS Whidbey Island (stato di
Washington), oltre che sulla portaerei Lincoln, che fa base a Norfolk
(Virginia).
Passato
Molti sequel di successi degli anni Ottanta giocano sui rimandi fra passato e
presente, Maverick non fa eccezione. Vedremo un Tom Cruise tormentato dall’età
che avanza, dalle occasioni perse e anche dal senso di colpa, perché uno dei
giovani piloti istruiti dal vecchio Maverick è Bradley Bradshaw, nome di
battaglia Rooster, figlio del Goose che era secondo di Maverick e che in Top
Gun era morto mentre provava ad uscire dal loro F-14 in caduta dopo un incidente.
36 anni fa sua madre era Meg Ryan, adesso è Jean Louisa Kelly: si vede che il
budget è stato speso tutto per Tom Cruise, altro da dire non c’è. Per Maverick
il rapporto irrisolto con il padre, anche lui pilota-eroe, del primo Top Gun
potrebbe diventare qualcosa di simile con il figlio di Goose.
I cattivi
Abbiamo già raccontato quasi tutto un film da vedere al cinema,
perché per il momento la Paramount non lo ha venduto alla Netflix o alla Apple+
della situazione, tranne forse la cosa più importante: chi è il cattivo? O il
nemico, se preferite. Da anni, da ben prima dell’invasione dell’Ucraina, l’unico
cattivo che il politicamente corretto di Hollywood consente è di tipo russo, al
limite di qualche repubblica ex sovietica in mano a un dittatore: la soluzione
più probabile è questa. Certo il discorso portaerei rende più realistico uno scenario
di guerra asiatico o nell’Oceano Pacifico, quindi in qualche modo coinvolgendo
i cinesi: ma si potrà rinunciare a un tale mercato? È triste che nel 2022 un
film ed in generale un’opera creativa debbano preoccuparsi della
iper-suscettibilità di chiunque, senza contare il bilancino etnico e di genere
con cui vengono scelte ormai anche le comparse, ma a Hollywood ormai funziona
così. Se il cattivo forse deluderà, a maggior ragione con l’escamotage di
renderlo quasi invisibile, la musica è una garanzia di qualità: come per il
primo Top Gun se ne è occupato Harold Faltermeyer, questa volta insieme ad Hans
Zimmer (Il Gladiatore e tanto altro…), con il tocco di Johnny Marr, ex
chitarrista degli Smiths.