Cinema

Top Gun Maverick, l'ultima battaglia di Tom Cruise

Bei tempi quando la guerra fredda non diventava quasi mai calda
Stefano Olivari
18.03.2022 12:49

Bei tempi quando la guerra fredda non diventava quasi mai calda, fra le altre cose erano i tempi di Top Gun. Il film che nel 1986 lanciò definitivamente un Tom Cruise già teen idol ha da tre anni pronto il suo seguito ed al prossimo Festival di Cannes, la seconda metà di maggio, guardando Top Gun Maverick tutto il mondo saprà se anche a questo giro i cattivi sono i russi. Perché il buono, o comunque il personaggio positivo, sarà sempre Tom Cruise. Ma cosa sappiamo di una trama che dal 2019 i produttori sono riusciti a tenere segreta?

Tom Cruise
Un protagonista di 60 anni, facciamo 57 visto quando è stato girato il film, non è come uno di 24, ma Tom Cruise sembra quasi surgelato e nei panni del militare in servizio è ancora credibile. Sarà sempre Pete Mitchell, nome di battaglia Maverick, da tenente passato a capitano, e non essendo ingrassato potrà indossare il vecchio bomber, con i Ray Ban incollati agli occhi. Lo avevamo lasciato nel 1986, quando aveva scelto di diventare istruttore di altri piloti, e lo ritroviamo senza che abbia fatto una grande carriera anche se nel frattempo gli Stati Uniti di guerre ne hanno combattuta qualcuna. Alterna l’addestramento dei giovani a missioni sul campo e la stessa Paramount parlando nel suo sintetico comunicato di ‘missione finale’ ha alimentato la madre di tutti gli spoiler: Maverick alla fine muore in battaglia? Se accadesse, davvero Hollywood non sarebbe più quella una volta. Ma la cosa avrebbe un senso.

La donna
Nei film di genere e del genere la figura femminile è sempre al confine del cosiddetto ‘riposo del guerriero’, però la Kelly McGillis d’annata colpì l’immaginario collettivo non soltanto per la bellezza ma anche perché era un’astrofisica, che faceva lezione ai piloti (i quali peraltro non la prendevano sul serio, in puro stile anni Ottanta). Cose che oggi non fanno notizia, ma che nel 1986 accesero dibattiti incredibili. Comunque di passi avanti rimangono ancora da farne perché la McGillis, che ha soltanto 5 anni più di Cruise, per il sequel nemmeno è stata interpellata. La donna della situazione sarà Jennifer Connelly, carriera lunghissima (l’esordio addirittura in C’era una volta in America) ma nel momento delle riprese soltanto 49 anni di età: nel film gestisce un bar, ha un figlio, è legata a Maverick (pare che il figlio non sia suo, non si escludono però colpi di scena) e tifa per la pensione dell’eroe. Ma siamo seri: uno come lui può dedicarsi ai nipotini? Roba da uscire dal cinema all’istante. 

Iceman
Del Top Gun originale oltre al celeberrimo protagonista è rimasto Tom Kazansky, in arte Iceman, sempre con il volto di Val Kilmer. Lo stesso Tom Cruise aveva chiesto alla produzione di riproporre Iceman-Kilmer, nel primo Top Gun prima rivale e poi quasi amico, comunque sportivo nell’accettare la superiorità di Maverick. La curiosità è che Kazansky carriera l’ha fatta ed è adesso è nientemeno che Chief of Naval Operations, cioè il capo della Marina statunitense. Da ricordare che TOPGUN, scritto proprio così tutto in maiuscolo, è il nome comune che viene dato alla scuola di addestramento di élite riservata all’aviazione della Marina, in parole povere quella delle portaerei. Mezzi e situazioni di combattimento saranno anche in Maverick molto realistici, del resto ogni parte dell’esercito statunitense ha un apposito dipartimento cinematografico, che vale più di mille operazioni di marketing e forse anche delle vittorie militari. Top Gun Maverick è stato infatti girato in due diverse basi della Marina, NAS North Island (California) e NAS Whidbey Island (stato di Washington), oltre che sulla portaerei Lincoln, che fa base a Norfolk (Virginia).

Passato
Molti sequel di successi degli anni Ottanta giocano sui rimandi fra passato e presente, Maverick non fa eccezione. Vedremo un Tom Cruise tormentato dall’età che avanza, dalle occasioni perse e anche dal senso di colpa, perché uno dei giovani piloti istruiti dal vecchio Maverick è Bradley Bradshaw, nome di battaglia Rooster, figlio del Goose che era secondo di Maverick e che in Top Gun era morto mentre provava ad uscire dal loro F-14 in caduta dopo un incidente. 36 anni fa sua madre era Meg Ryan, adesso è Jean Louisa Kelly: si vede che il budget è stato speso tutto per Tom Cruise, altro da dire non c’è. Per Maverick il rapporto irrisolto con il padre, anche lui pilota-eroe, del primo Top Gun potrebbe diventare qualcosa di simile con il figlio di Goose.

I cattivi
Abbiamo già raccontato quasi tutto un film da vedere al cinema, perché per il momento la Paramount non lo ha venduto alla Netflix o alla Apple+ della situazione, tranne forse la cosa più importante: chi è il cattivo? O il nemico, se preferite. Da anni, da ben prima dell’invasione dell’Ucraina, l’unico cattivo che il politicamente corretto di Hollywood consente è di tipo russo, al limite di qualche repubblica ex sovietica in mano a un dittatore: la soluzione più probabile è questa. Certo il discorso portaerei rende più realistico uno scenario di guerra asiatico o nell’Oceano Pacifico, quindi in qualche modo coinvolgendo i cinesi: ma si potrà rinunciare a un tale mercato? È triste che nel 2022 un film ed in generale un’opera creativa debbano preoccuparsi della iper-suscettibilità di chiunque, senza contare il bilancino etnico e di genere con cui vengono scelte ormai anche le comparse, ma a Hollywood ormai funziona così. Se il cattivo forse deluderà, a maggior ragione con l’escamotage di renderlo quasi invisibile, la musica è una garanzia di qualità: come per il primo Top Gun se ne è occupato Harold Faltermeyer, questa volta insieme ad Hans Zimmer (Il Gladiatore e tanto altro…), con il tocco di Johnny Marr, ex chitarrista degli Smiths.