«Citadel: Diana» debutta su Prime Video: il Ticino sugli schermi di tutto il mondo
Un adrenalinico inseguimento sul lungolago di Lugano, la piazza del LAC teatro di una sparatoria, un ritrovo di esponenti di poteri occulti sul passo del San Gottardo. Per fortuna non si tratta di cronaca: c’è anche il Ticino sugli schermi di tutto il mondo nella nuova serie italiana «Citadel: Diana» che ha debuttato il 10 ottobre in esclusiva su Prime Video, la piattaforma streaming di Amazon.
«Citadel: Diana», ambientata nel 2030, è il primo dei tre annunciati spin-off che arricchiscono l’universo di «Citadel», la serie spionistica statunitense creata per Amazon dai fratelli Anthony e Joe Russo (registi di quattro capitoli dei blockbuster targati Marvel fra cui «Avengers: Infinity War» ed «Endgame» e fra i produttori del film vincitore dell’Oscar «Everything Everywhere All at Once») la cui prima stagione è stata trasmessa in esclusiva su Prime Video lo scorso anno. Dopo l’italiana «Citadel: Diana», uscita in questi giorni, entro fine anno è attesa anche la serie indiana «Citadel: Honey Bunny».
Parte di questo progetto globale, «Citadel: Diana» ha avuto i suoi set principali in Italia ma ha coinvolto nella sua realizzazione anche il nostro cantone dove le riprese, sostentute dalla Ticino Film Commission, si sono svolte per una decina di giorni nel settembre 2022 nella cornice di Lugano, del passo del San Gottardo e in un parcheggio sotterraneo a Mendrisio. Si è trattato di una grossa produzione che ha avuto ingenti ricadute economiche sul territorio. I legami con il nostro cantone non si fermano qui. Per dire, il VFX supervisor dello show, Giancarlo D’Erchie, è di Riva San Vitale. D’Erchie ha pure dato il suo aiuto con Alberto Meroni in qualità di promotore con Cattleya.
Le spese dirette effettuate in Ticino ammontano a poco più di 948.000 franchi. 1350 sono stati i pernottamenti (solo questi per un valore di oltre 215.000 franchi) mentre 180 sono stati i professionisti ticinesi e le comparse locali ingaggiati.
La Ticino Film Commission è riuscita a portare sul territorio le riprese di «Citadel: Diana» erogando incentivi per poco meno di 40.000 franchi grazie anche al sostegno dei fondi regionali Airolo Film Fund e Mendrisio Film Fund e ad un intenso lavoro sia in fase di ricerca di location sia durante la realizzazione. Tutto ciò è stato possibile grazie alla imprescindibile collaborazione delle autorità della Città di Lugano, del comune di Airolo e della Città di Mendrisio, Lugano Region, LAC – Lugano Arte e Cultura, Fondazione Sasso San Gottardo, delle imprese dei trasporti pubblici del Luganese e dalle due production service ticinesi Inmagine SA di Mendrisio e Central Productions di Lugano. Le riprese, a Lugano, avevano suscitato non poche polemiche per la chiusura del Lungolago.
Il capodicastero Cultura sport ed eventi della Città di Lugano e presidente del comitato direttivo del LAC Roberto Badaracco si è detto particolarmente soddisfatto della collaborazione tra Città e Ticino Film Commission: «Dieci anni sono trascorsi dalla creazione nel 2014 della Ticino Film Commission, e i risultati ottenuti dimostrano quanto l'industria culturale e creativa legata all'audiovisivo sia un'opportunità di sviluppo per il territorio. Abbiamo un contesto paesaggistico e urbano che indubbiamente si presta per questo tipo di produzioni e poter contare su un facilitatore come la Ticino Film Commission è un considerevole punto di forza. Il fatto di prestare il volto della nostra Città per produzioni del calibro di "Citadel: Diana" permette a Lugano di avere una risonanza internazionale inimmaginabile con altri mezzi di comunicazione oltre che di beneficiare delle ricadute economiche di queste grosse macchine produttive». Per il direttore della Ticino Film Commission Niccolò Castelli, «il caso di "Citadel: Diana" è un ottimo esempio concreto dell’impatto che può avere una grossa produzione audiovisiva. Se ricordiamo senz’altro gli inevitabili disagi al traffico durante i giorni delle riprese nel centro di Lugano e ringraziamo una volta di più gli utenti per la loro pazienza, così come le autorità, i commercianti e gli albergatori per la collaborazione fornita senza la quale il nostro territorio non avrebbe potuto accogliere un progetto di queste dimensioni, sottolineiamo anche ciò che questa produzione ha portato, un indotto economico diretto di quasi un milione di franchi in una decina di giorni, alberghi pieni durante la lavorazione, numerosi impieghi legati alle riprese per i nostri professionisti. Ora, con l’uscita della serie, c’è una possibilità in più di portare l’immagine del Ticino in tutto il mondo».
«Citadel: Diana», diffusa in esclusiva da Prime Video in oltre 240 fra Paesi e territori del mondo, è prodotta dall’italiana Cattleya – parte di ITV Studios - e Amazon MGM Studios, con la produzione esecutiva di AGBO degli statunitensii Anthony e Joe Russo, creatori del franchise spionistico «Citadel». Interpretata dall'attrice italiana Matilda De Angelis nel ruolo della protagonista Diana Cavalieri, agente dell’agenzia spionistica Citadel infiltrata fra i ranghi della struttura antagonista Manticore, la serie in sei episodi «Citadel: Diana» è diretta da Arnaldo Catinari e sviluppata da Alessandro Fabbri. Showrunner di questo importante progetto è Gina Gardini, produttrice di serie come «Suburra» e «Gomorra». Del cast internazionale fanno parte Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi, Julia Piaton, Thekla Reuten, Giordana Faggiano, Daniele Paoloni, Bernhard Schütz e Filippo Nigro.