Sanremo 2024

Dai «baci per tutti» di Mengoni al «cessate il fuoco» di Dargen

Il «preser-bacini» spopola già sui social dopo il bacio a Giovanna Civitillo – «Nel Mar Mediterraneo ci sono bambini sotto le bombe, senza acqua, senza cibo; la storia, Dio, non accettano la scena muta»
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Red. Online
07.02.2024 14:15

Il Festival di Sanremo non è solo musica. E così Marco Mengoni, nei panni di co-conduttore, ha deciso di portare sul palco dell'Ariston la scopa di Gianni Morandi, diventata iconica lo scorso anno dopo lo show dei fiori distrutti da Blanco. La sua è stata una discesa anomala e ironica: il cantante è apparso dalle scale con un materasso anti-tuffo per evitare che possa ripetersi un tentato suicidio, come accaduto al Festival del 1995 con Pippo Baudo. Mengoni si è presentato con tutta una serie di oggetti utili a prevenire emergenze indesiderate, tra cui un retino per raccogliere gli eventuali spartiti lanciati dall'orchestra (come accadde nel 2010) e manette per evitare fughe di cantanti, chiara citazione della vicenda Bugo-Morgan.

Ma ha anche distribuito uno strumento da lui inventato: il «preser-bacini». «Tutti i baci hanno gli stessi diritti, vi potete baciare senza fare scandalo», ha detto facendo riferimento a Rosa Chemical e Fedez. Mengoni ha invitato la conduttrice e moglie di Amadeus, Giovanna Civitillo, a provare il preser-bacini con lui.

Il preser-bacino serve per evitare il bacio in bocca tra due concorrenti: «Non è un vero bacio se le labbra non si toccano», ha detto Mengoni prima di baciare Giovanna. Il momento ha scatenato anche la reazione ironica di Amadeus, «contrariato» con la moglie, e il bacio è stato ripreso sui social da Marco Mengoni: «Tutti i baci hanno gli stessi diritti».

Ma sul palco c'è posto anche per la politica. Dargen D’Amico, con completo scuro tempestato di orsacchiotti, ha dedicato i fiori ricevuti da Amadeus dopo l'esibizione alla «cuginetta che in questo momento si trova a Malta per studiare». Per poi aggiungere, nonostante la tarda ora, il suo messaggio: «Non tutti i bambini hanno questa fortuna. Nel Mar Mediterraneo in questo momento ci sono bambini sotto le bombe, senza acqua, senza cibo. In questo momento il nostro silenzio è corresponsabilità. La storia, Dio, non accettano la scena muta. Cessate il fuoco». Un messaggio in linea con il brano Onda alta presentato in gara, il racconto di una barca di immigrati in navigazione verso Malta, con il mare in burrasca e senza le necessarie dotazioni di protezione. Una storia di emigrazione che Dargen D’Amico ha vissuto anche nei racconti di famiglia, in parte emigrata dalla Sicilia a Milano e in parte in America in cerca di fortuna.

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