Dal mercato del lavoro alla morte della vedova di Garibaldi
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Il mercato del lavoro
Berna, 16 (ag) – Un nuovo sensibile miglioramento della situazione sul mercato svizzero del lavoro è stata registrata durante il mese di giugno. Dalla fine maggio alla fine giugno, infatti, il numero delle persone disoccupate è disceso da 30.228 a 25.583. La diminuzione riguarda particolarmente le seguenti categorie: orologeria, meccanica, elettrotecnica, industria tessile ed industria degli alberghi. Il numero delle persone disoccupate parzialmente era alla fine di giugno di 13.565 contro 15.640 nel mese di maggio. Nel suo assieme il numero totale dei disoccupati era alla fine di giugno di 39.168, con una diminuzione di 6700 sulla cifra del mese di maggio.
Estradizione negata
Losanna, 16 (ag) – Il Tribunale federale era chiamato a pronunciare la sua sentenza sulla domanda di estradizione nei riguardi di certo Battista Ragni, suddito italiano, nato nel 1891, attualmente incarcerato a Olten e contro il quale la Corte d’assisi di Pesaro pronunciava una sentenza di condanna a 9 anni di prigione, per complicità in un affare di tentativo di assassinio. Ragni era immischiato nei sanguinosi scontri avvenuti a Cagli (Pesaro) fra fascisti da una parte e socialisti, comunisti e popolari dall’altra, e nel corso dei quali due capi fascisti furono gravemente feriti. Il Tribunale ha deciso all’unanimità che non si poteva accogliere la domanda di estradizione, considerando che si tratta di un delitto di carattere soprattutto politico. Il Tribunale si è inspirato al testo del decreto di amnistia emanato in Italia il 22 dicembre 1922.
Rivista Italiana
Ieri il «Secolo», il vecchio giornale della democrazia milanese, ha cambiato programma politico e corpo redazionale. Acquistato da un gruppo di finanzieri milanesi, l’ex giornale democratico diventa organo filofascista. La direzione del giornale, tenuta da Mario Missiroli, è stata affidata all’on. Giuseppe Bevione. In data di ieri sono usciti dalla redazione del «Secolo», per incompatibilità politica: Mario Borsa, Pio Schinetti, Luciano Magrini, Guglielmo Ferrer, Gerolamo Lazzeri, Luigi Campolonghi e Marco Ramperti. La crisi del Partito Popolare è nel suo pieno sviluppo. La presidenza del Gruppo parlamentare ha decretato la espulsione di 9 popolari; fra gli espulsi figurano l’ex ministro Cavazzoni, il direttore del «Corriere d’Italia» Mattei Gentili. L’on. Meda, che non ha partecipato alla votazione sulla riforma elettorale, figura fra i deplorati.
Un incendio doloso è scoppiato nella tipografia del giornale «L’Italia» a Milano; alcuni ignoti, introdottisi nello stabilimento vi gettarono materie infiammabili, diedero il fuoco, poi fuggirono. I danni non sono gravi, ma grave è il fatto, sul quale la polizia ha aperto un’inchiesta.
Donna Francesca Garibaldi, vedova di Giuseppe Garibaldi, è morta a Caprera. Aveva sposatoGaribaldi nel 1880 dopo che venne annullato il matrimonio con la Marchesa Raimondi di Como.