Il caso

Dalle televendite alle condanne: chi è Roberto Da Crema?

Il celebre Baffo della tv italiana non è alla sua prima condanna. Ripercorriamo le vicende che hanno portato alla ribalta il teleimbonitore dalla parlata ansimante: dai suoi esordi davanti alla telecamera ai viaggi a 160 chilometri orari nel Mendrisiotto.
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Marija Miladinovic
03.12.2018 17:45

CURIOSITÀ - Il Baffo della tv italiana sembra uno di quei personaggi il cui talento risulta difficile da collocare. Tutti sanno chi è ma pochi sanno di cosa si occupi, soprattutto negli ultimi anni. Roberto Da Crema, che il Tribunale penale cantonale ha condannato questa mattina a 16 mesi sospesi con la condizionale per infrazione alle norme sulla circolazione (sfrecciava a 157 chilometri all’ora su un limite a 80), è diventato celebre nel ventennio tra gli anni Ottanta e Novanta, quando ancora si usava comprare a distanza, non online, bensì via telefono e quando, soprattutto le piccole tv locali, per sbarcare il lunario, ospitavano fior fior di televendite rendendo così celebri anche i volti ai quali questo commercio era affidato.

Più che i volti, però, spesso a diventare famose erano soprattutto le voci di questi venditori da tubo catodico: più enfasi ci mettevano, più venivano notati. In aggiunta a Roberto Da Crema, noto per la sua parlata ansimante oltre che per il baffo corvino e la gestualità nervosa, si ricorda in particolare anche il tono gracchiante della celeberrima Vanna Marchi che, insieme alla figlia Stefania Nobile e al mago do Nascimiento, è poi anche stata arrestata, processata e condannata per bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e associazione per delinquere finalizzata alla truffa a seguito di trasmissioni televisive in cui si raggiravano i telespettatori.

Nel frattempo, l’era d’oro delle televendite è ormai terminata da un pezzo e, anche i personaggi che le hanno rese celebri, si sono dovuti in qualche modo reinventare. Spesso in maniera poco furba. Il triste epilogo che ha avuto la carriera di Vanna Marchi è stato marchiato anche dalle numerose denunce pubbliche svelate dal programma Striscia la notizia. Detto ciò, anche il percorso fatto da Da Crema non ha certo brillato.

La condanna alle Assise correzionali di oggi è infatti solo un episodio. Tentando di riciclarsi come imprenditore, il 65.enne milanese è incappato nell’indagine della Guardia di Finanza italiana per bancarotta fraudolenta continuata, in seguito al fallimento di due società che nel 2003 lo hanno portato anche in carcere per un determinato periodo. Reati per i quali è stato condannato nel 2005 dopo un patteggiamento. Oltre agli alti e bassi in vesti imprenditoriali, Da Crema, che continua a raccogliere l’affetto del pubblico, è stato protagonista anche di qualche comparsata nel mondo dello spettacolo.

Il re della pubblicità è infatti stato ospite nel 2004 nel reality show La Fattoria, condotto ai tempi da Daria Bignardi. Esperienza anche questa poco fortunata dal momento che è stato espulso per aver bestemmiato in diretta. In seguito, lo abbiamo ritrovato come ospite fisso nel programma Cronache marziane, di Fabio Canino, e come comparsa in alcune puntate della sit-com Camera Café. Recentemente è stato ospite di Rai Radio2 nel corso del format I Lunatici, in diretta di notte dall’1.30 alle 6 del mattino e continua a dedicarsi al commercio gestendo alcuni negozi sparsi per la Brianza. Il racconto della sua vita, Da Crema l’ha infine raccontato anche in un libro del 2007 «Parola di Baffo. Vita agra di un televenditore». In circa 150 pagine, il volto televisivo ha ripercorso tutto quanto: dalla vendita porta a porta all’approdo in tv, passando per il carcere del 2003.

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