Daniele Finzi Pasca torna all’opera a Ginevra
Dopo l’Aida e il Requiem di Giuseppe Verdi, entrati ufficialmente nel repertorio del Teatro Marinskij di San Pietroburgo, la Carmen di Georges Bizet e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo realizzati per il Teatro San Carlo di Napoli, e Love from Afar di Kaija Saariaho per l’English National Opera di Londra, la Compagnia Finzi Pasca torna a cimentarsi nell’opera lirica. Stavolta la collaborazione nasce con una prestigiosa istituzione artistica della Svizzera romanda, il Grand Théâtre di Ginevra, che ieri ha annunciato che lo spettacolo inaugurale della stagione 2019/20 sarà firmato da Daniele Finzi Pasca e dai suoi collaboratori. Dall’11 al 19 settembre prossimi, il palcoscenico ginevrino, che è da poco tornato agibile dopo una radicale operazione di restauro dell’edificio risalente agli anni Settanta dell’Ottocento, ospiterà quindi il nuovo allestimento di Einstein on the Beach, l’opera composta da Philip Glass nonché progettata e diretta da Robert Wilson, andata in scena per la prima volta nel 1976 in Francia e poi riallestita sulle scene del mondo intero. Per la seconda volta, dopo Love from Afar, il regista luganese si confronta con la musica contemporanea e – indirettamente – con un mostro sacro del teatro contemporaneo come Wilson.
Einstein on the Beach è lo spartito più lungo che il compositore americano (oggi ottantaduenne) abbia mai scritto. Il libretto dell’opera, privo di trama, è costituito da sillabe solfeggiate, numeri e brevi testi poetici che trattano temi quali la relatività generale, le armi nucleari e la scienza. L’opera è suddivisa in nove scene di una ventina di minuti l’una, connesse tra loro da «intermezzi» che occupano il tempo necessario ai cambiamenti di scenografia. Originale anche la formazione orchestrale coinvolta, che prevede l’intervento di sassofoni, organo e basso elettrico e due tastiere addizionali. Sul palco fanno la loro apparizione diversi solisti, due cori (rispettivamente di 14 e di 6 elementi), alcuni ballerini e quattro attori.
Lo spettacolo ginevrino coincide con la prima rappresentazione in Svizzera dell’opera di Philip Glass e si inserisce a pieno titolo nel programma della stagione 2019/2020 del Grand Théâtre che il suo nuovo direttore artistico, Aviel Cahn, intende porre sotto il segno dell’interscambio tra le varie arti sceniche e della contemporaneità, sia nell’ambito dell’opera sia in quello del balletto.
Si avvicina la Fête des Vignerons
Per la Compagnia Finzi Pasca si tratta quindi di un ulteriore impegno in Svizzera romanda che farà quasi immediatamente seguito allo spettacolo della Fête des Vignerons che andrà in scena a Vevey dal 18 luglio all’11 agosto.
Proprio domani, sabato 4 maggio, a partire dalle 16, nella cittadina vodese si terrà la «Proclamation de la Fête des Vignerons», un’antica tradizione che risale alle prime edizioni della Festa che consiste in un corteo a cui prenderanno parte 400 figuranti in costume che attraverseranno la città fino alla sede del municipio. Qui i responsabili della confraternita dei vignaioli annunceranno ufficialmente alla popolazione e alle autorità cittadine lo svolgimento della manifestazione nei mesi successivi. Alla fine della cerimonia, si potranno ascoltare in anteprima tre canti e alcuni brani musicali della Fête des Vignerons 2019, i cui arrangiamenti sono curati da Maria Bonzanigo, che saranno interpretati dai musicisti dell’ensemble Harmonie e dai cantanti del Choeur de la Fête.
Da New York al Cile
L’attività della Compagnia Finzi Pasca spazia però ben oltre i confini del lago Lemano. Oggi a New York debutta infatti lo spettacolo Luzia, che Daniele Finzi Pasca ha scritto e diretto per il Cirque du Soleil e che in soli tre anni di rappresentazioni ha già raggiunto quasi due milioni di spettatori. Luzia, che è incentrato sulla cultura tradizionale messicana, si potrà vedere nella Grande Mela fino al prossimo 9 giugno.
Intanto, da ieri, lo spettacolo della Compagnia Finzi Pasca La Verità, che è già stato visto da 330.000 spettatori in 63 città di 24 Paesi, sarà in scena al Teatro Municipal Las Condes di Santiago del Cile, dove rimarrà in cartellone fino al 12 maggio.