La tecnologia

Droni al posto di fuochi d’artificio

Le stelle «prendono vita» e compongono coreografie mozzafiato: figure gigantesche fluttuano leggiadre in mezzo al cielo notturno - Farfalle, balene, ma anche emoji, marchi e scritte - Ecco come l’azienda britannica Celestial sostituirà i tradizionali spettacoli pirotecnici—molto inquinanti—con apparecchi volanti radiocomandati
La ditta dispone di una tecnologia che permette di controllare la coreografia di trecento piccoli aeromobili elettrici
Jona Mantovan
30.07.2021 19:50

È un uccello? È un aereo? È Superman! Anzi, no: è una faccetta che ride. Uguale uguale a quelle che ci mandiamo nei messaggini al cellulare. E sta proprio lì, sospesa lassù in mezzo al cielo notturno. E poi all’improvviso... si scompone in centinaia di puntini dalle tinte fluorescenti più disparate e diventa qualcos’altro. Una balena, una farfalla, una tartaruga,... oppure il logo dei Giochi olimpici di Tokyo. È come uno spettacolo pirotecnico, ma senza la puzza di zolfo e gli occhi che bruciano verso la fine delle deflagrazioni colorate. L’emozione è la stessa, ma molto più ecologica. Siamo forse finiti in una sorta di «Matrix»? No, anche se sempre di tecnologia si tratta: questi particolarissimi «fuochi d’artificio», infatti, sono stati realizzati utilizzando dei droni, oltretutto alimentati con elettricità proveniente da fonti rinnovabili. Il risultato? Figure mozzafiato che si muovono leggiadre a mezz’aria, niente rumori che molestano gli animali, niente inquinamento e inoltre... Questi affarini, una volta terminato il loro lavoro, tornano delicatamente a terra, pronti per una nuova prestazione. Mica esplodono!

Il cofondatore dell’azienda britannica Celestial, John Hopkins, ha un passato da cineasta e ha raccontato la sua visione alla Reuters (guarda il video allegato a quest’articolo): «Ho avuto a che fare con gli schermi per molto tempo e quando ho visto che i droni potevano essere utilizzati come se fossero delle ‘videate’, mi sono reso conto che il cielo notturno è un gigantesco ‘televisore’ tridimensionale di proporzioni epiche. Le possibilità, a livello creativo, sono illimitate. Quel che facciamo è come dare vita alle stelle. Abbiamo in mano, a tutti gli effetti, un nuovo mezzo di espressione artistica. È incredibilmente stimolante. Stiamo spingendo avanti i confini di ciò che è possibile realizzare, grazie alla tecnologia dei droni».

Intanto, proprio a questo proposito, oltre alla cerimonia olimpionica di Tokyo 2020, anche India e Cina stanno cercando di limitare il numero di fuochi d’artificio durante il Nuovo Anno Lunare. E pare che pure Sydney potrebbe usare i droni per il suo spettacolo di Capodanno, tra le altre cose anche per ridurre il rischio di incendi boschivi.

«Sì, il nostro obiettivo—conclude Hopkins—è di rimpiazzare i fuochi d’artificio. Non fraintendeteci, ci piacciono tanto, ma sono pericolosi, monouso, rischiano di attizzare incendi e spaventano gli animali. Stiamo cercando di creare qualcosa, dal punto di vista creativo, di più interessante e di più ecologico».

In questo articolo: