Musica

È morto il cantautore Claudio Taddei

Il poliedrico artista (pittore e musicista) ticinese-uruguaiano si è spento stamattina a 53 anni dopo una lunghissima lotta con la malattia - LE FOTO E IL VIDEO
Red. Online
09.08.2019 12:41

Fino all’ultimo ha lottato con una male che da oltre 15 anni rendeva la sua vita e la sua carriera un autentico calvario. Ma alla fine ha dovuto cedere. In un ospedale luganese è morto stamattina, all’età di 53 anni Claudio Taddei. Nato a Minas (Uruguay) nel 1966, all’età di tre anni è emigrato in Svizzera, paese di origine paterna. A Lugano ha frequentato gli studi e parte del liceo, ma nel 1981 è ritornato in Uruguay per terminare il liceo umanistico. Dal 1986 al 1990 ha frequentato la scuola di Belle Arti a Montevideo e parallelamente iniziato gli studi all’Università del Lavoro come docente di disegno e pittura. Poi l’ingresso nel mondo della musica con una serie di dischi che lo hanno portato ai vertici delle classifiche in Sudamerica grazie ad un sound «meticcio» in cui le sue due anime - europea e sudamericana - si combinavano con geniale originalità e che lui accompagnava con un look scenico stravagante, di stampo quasi circense.
All’apice della carriera e del successo, il cantautore ha però dovuto affrontare il momento più duro: combattere contro una terribile malattia. Quello che sembrava un passeggero gonfiore ad una gamba viene diagnosticato come un tumore. La star dei palcoscenici di Montevideo decide a quel punto di tornare in Ticino per curarsi. Da lì un lungo calvario durante il quale, tuttavia Claudio, non si è mai fermato a livello artistico: dischi e Dvd (una dozzina), concerti anche in prestigiosi consessi (da Estival Jazz di cui è stato un grande amico ed animatore –a Montreux, dagli States al circuito prestigioso del Blues Note), importanti esposizioni pittoriche, infuocate performance in cui le due arti si fondevano mirabilmente e tante collaborazioni con artisti di grido internazionali. Il tutto guidato da una sorta di furore creativo ma anche da una solarità ed una positività che colpiva al primo contatto. E questo fino a pochi giorni fa, quando il male che lo aveva così a lungo accompagnato, si è aggravato. Ancora un paio di mesi fa aveva infatti incantato il pubblico con una performance di suono e arte visiva in cui il suo talento, ancorché minato dal male, è emerso cristallino. Poi un repentino aggravarsi del male lo ha condotto alla morte. Addio guapo!