Enrico Ruggeri, talento e classe cristallina

Il cantautore era in concerto sabato a Campione d'Italia: riconfermato il suo valore artistico - GUARDA LE FOTO E IL VIDEO
(foto Casinò Campione d'Italia)
Enrico Giorgetti
17.05.2015 20:31

CAMPIONE D'ITALIA - Un Enrico Ruggeri in forma smagliante si è presentato sabato sera al Casinò di Campione nell'ambito di una tappa del tour che lo sta portando in giro per far conoscere il suo ultimo album Pezzi di vita, il trentaquattresimo di una carriera costellata di successi. Musica rock di qualità che sa trascinare ed emozionare. Un concerto di un'ora e mezza di musica (17 canzoni) senza inutili fronzoli. Bastano una chitarra (ma è quella di un certo Luigi Schiavone  autore ed arrangiatore della musica di parte delle canzoni di Ruggeri, tra cui Quello che le donne non dicono e  Polvere), un basso, una batteria e una tastiera. E se agli strumenti ci sono dei veri musicisti alla voce, ancora valida, c'è un artista dal talento cristallino i cui brani inediti non temono il confronto con quelli storici, a dimostrazione di una creatività ed espressività niente affatto esaurite nel cantautore al quale è piaciuto interloquire con il pubblico per presentare le sue nuove canzoni. Il concerto si apre sulle note di Sono io quello per strada, una risposta neppure troppo velata a Francesco De Gregori (Guarda che non sono io) che, come ha spiegato Ruggeri in un'intervista, "io coi fan preferisco parlarci". Poi si alternano i vecchi brani come Il futuro è un'ipotesi e Polvere per lasciare spazio a un'altra infilata di inediti: La statua senza nome e Tre signori, quest'ultima ispirata a tre amici dell'artista che lui stesso ha detto di avere "immaginato in Paradiso per renderlo un posto davvero divertente". Il riferimento è a tre monumenti della cultura italiana: Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Giorgio Faletti.

Nel corso della serata sono poi arrivate tutte le canzoni che chi ama Ruggeri attendeva: Il portiere di notte, Peter Pan, Quello che le donne non dicono, Il mare d'inverno. Il bis richiesto a gran voce ha riportato l'artista e la band sul palco per chiudere con altri tre brani: Un pezzo di vita (tratto dall'ultimo album), la mitica Contessa e Mistero, cantata con il pubblico in piedi, sotto il palco, a braccia tese per ricevere strette di mano dal poliedrico Ruggeri che sicuramente appartiene a quella manciata di grandi autori italiani in attività.